60

602 41 23
                                    

Sta per finire anche luglio. Il sole picchia forte su questo luogo, il venticello fresco smuove i miei capelli e il canto degli uccellini inondano le mie orecchie.

Mi convinco ogni giorno di più che, questo luogo, abbia qualcosa di magico.  

Alzo lo sguardo e fisso ciò che ho intorno. Ormai questa panchina è diventata la mia nuova casa, sono seduta da più di un'ora.

Improvvisamente il mio cellulare mi avvisa dell'arrivo di una notifica, così lo afferro e lo sblocco.

Da Francesca
Non ci sentiamo da parecchio e mi manchi. Che ne dici di venire a casa mia stasera?

Sorrido dopo aver letto il messaggio e digito rapidamente la risposta.

A Francesca:
Va bene, ci sto. A che ora?

Da Francesca:
Per le 21:00. A dopo.

Visualizzo e ripongo il cellulare in tasca, per poi alzarmi ed incamminarmi verso casa.

***

Non appena entro, noto un indumento femminile buttato a terra e i jeans inconfondibili di Federico sul divano.

Avanzo di poco e, le mie orecchie, avvertono soltanto una gran pace. Non c'è alcun rumore, dovrei preoccuparmi?

Cammino ancora un po', raggiungo la camera di Benji, apro la porta, ma lui non c'è. Avanzo il passo e noto la porta della camera di Federico semichiusa, perciò mi avvicino e la apro del tutto

La scena che mi compare davanti, fa riempire immediatamente i miei occhi di lacrime: ci sono Federico e Camilla, sdraiati nel letto, abbracciati, con solo l'intimo addosso.

Ci sono altri indumenti sparsi qui a terra e, sul collo di Fede, ci sono un paio di segni violacei. 

Cerco ci calmarmi, avvicino la mano alla bocca, però purtroppo, un singhiozzo scappa al mio controllo.  

Intanto le lacrime continuano a rigarmi le gote, lancio un ultimo sguardo ai due, dopo di che esco dalla camera e chiudo la porta.

Tolgo la mano dalla bocca, prendo un bel respiro e mi reco verso il bagno, per far scivolare insieme all'acqua, tutti i pensieri brutti lungo il mio corpo abbastanza abbronzato.

***

Esco dal bagno e mi compare davanti Fede, soltanto in boxer.

Appena incrocio il suo sguardo magnetico, avverto tanta delusione, perciò abbasso la testa, faccio per scansarlo, ma lui mi afferra per il polso.

Mi volto e mollo subito la presa.

Dopo di che fa per parlare ma lo blocco all'istante: non voglio più avere a che fare con lui.

-No, non voglio più sentire la tua voce- espongo con rabbia trattenendo le lacrime.
-Cosa ti ho fatto?- mi chiede.
-Hai anche il coraggio di chiedermelo?- sbotto acida.
-Sì, perché non ho fatto niente di male- si difende.
-Ah, fare quello non è niente di male?- gli domando.

Alza un sopracciglio e mi osserva spaesato, poi, abbassa la sguardo. Solo ora si è ricordato di ciò che ha fatto, sicuramente.

-Rose...- dice, ma lo blocco subito dopo.
-No, Federico. Va bene così, non voglio sapere più niente. Fai finta che non ci siamo mai conosciuti, okay? Fai finta che non siamo mai stati nulla- gli dico.

Alza lo sguardo, mentre io lo distolgo immediatamente.

-Far finta?- mi chiede.
-Sì- affermo.
-Posso anche lasciarmi tutto alle spalle, Rose, ma non potrò mai far finta che non sia successo nulla tra di noi, perché è successo, fidati- espone.

Deglutisco dopo questa frase e sento il mio cuore andare in frantumi.

-Un'ultima domanda- dice.

Incrocio il suo sguardo e per un attimo smetto di respirare.

-Rose, questo è un addio o solo un arrivederci?- mi chiede fissandomi con le sue iridi azzurre e profonde.
-È decisamente un addio- lo informo, per poi distogliere lo sguardo e allontanarmi da lui.

Spazio autrice
[22:36 27/11/17] 

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora