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Apro lentamente gli occhi, la prima cosa che le mie orecchie avvertono, è il suono delle onde. Con le mani mi stropiccio gli occhi ancora mezzi chiusi per il troppo sonno, mi giro dall'altro lato e noto Benji dormire ancora.

Sul mio volto si dipinge immediatamente un sorriso. Allungo poco dopo la mano, gli accarezzo il viso e i suoi occhi si aprono lentamente, Benjamin mi fissa per pochi secondi, dopo di che mi sorride teneramente e posiziona una mano sulla mia guancia.

-Buongiorno- dice sorridendomi dolcemente.
-Buongiorno- farfuglio con la voce ancora impastata dal sonno.

Si alza e avvicina il suo volto al mio, poi sorride ancora di più.

-Anche appena sveglia sei bellissima- sussurra.
-Esagerato!- esclamo dandogli un lieve pugno sul braccio.
-Sarà- commenta ridacchiando.

Lo guardo, subito dopo una voce fin troppo conosciuta mi riporta alla realtà.

-Piccioncini- dice Federico con tono sarcastico.

Benji alza lo sguardo e lo incatena al suo, subito dopo si alza.

-Ciao Fede- borbotta il moro.
Io distolgo lo sguardo, fisso la sabbia ed evito lo sguardo di Federico.

-Bella coppia, davvero- commenta Olaf.
-Non è come pensi- ribatte Pudding.

C'è un attimo infinito di silenzio, mi alzo ed incrocio lo sguardo di Federico, con il poco coraggio che mi rimane.

-Cosa vuoi? Fino a ieri sei stato con quella gallina, adesso vieni a fare la morale qui? A noi?- domando a raffica cercando di tenere lo sguardo fisso nelle sue iridi, ma è una cosa alquanto difficile.

Lui abbassa immediatamente la testa, fissa i miei piedi e, da ciò, deduco che è successo qualcosa tra di loro.

Il mio cuore inizia a battere in una maniera assurda e i miei occhi si illuminano poco dopo.

Fede rialza il capo, invece Benji interviene nella nostra "discussione".

-Vi lascio soli- dice il moro.

Fa per andarsene, ma lo fermo immediatamente ed incrocio il suo sguardo.

-No, rimani qui- espongo guardandolo.

Scuote la testa e sospira un attimo dopo.

-No, torno a casa- insiste.
Mollo la presa, mi rivolge un ultimo sguardo, dopo di ciò si allontana da noi due, rimanendoci soli, su questa spiaggia ancora deserta.

Affondo nelle iridi del ragazzo qui presente e avverto non una, ma un milione di scosse.

-L'hai baciata?- gli chiedo distogliendo lo sguardo, per poi deglutire.

Mormora qualcosa di incomprensibile, riporto gli occhi su di lui e noto i suoi brillare.

-Come?- gli domando.
-Sì- ammette.

Ed ecco un'altra forte fitta al cuore.

-L'ho baciata!- esclama.
-Va bene- sussurro puntando lo sguardo altrove.
-È tutto chiaro- continuo.

Si avvicina a me, fa per posizionarmi una mano sulla guancia, ma lo respingo immediatamente.

-No, Fede- borbotto, subito dopo avverto i miei occhi cristallizzarsi.
-Non ti avvicinare più a me- farfuglio.

Una lacrima riga il mio volto e tiro su col naso un attimo dopo.

-Vorresti dirmi che tu, non hai baciato Benjamin?- mi domanda con tono insicuro.   

Sgrano leggermente gli occhi e mi immergo nei suoi, cercando anche di evitare queste maledette lacrime: sono fin troppo fragile, me ne rendo conto.

-C-chi te l'ha detto?- balbetto tirando su col naso per l'ennesima volta.
-Non importa- bisbiglia.
-Quindi è vero?- mi domanda.

Sospiro e mi calmo mentalmente.

-Chi te l'ha detto?- insisto.
-Non ha importanza- ribatte lui abbastanza seccato.
-Camilla? Vero?- farfuglio sorridendo nervosamente.

Deglutisce e distoglie lo sguardo.

-Stupido serpente velenoso!- esclamo sottovoce abbastanza frustrata.

Ho sbagliato a baciare Benjamin, lo so, ma mi è venuto spontaneo. È stato un istinto. Sono troppo confusa, c'è un miscuglio di pensieri nella mia testa, che non mi lascia riflettere bene sulle cose, diamine!

-Okay, è vero- confesso.
-Ho baciato Ben, sono stati due baci leggeri, è stato un istinto. È stato una specie di ringraziamento- borbotto.

Federico chiude le mani in due pugni e sospira.

-È tutto così confuso!- esclama mettendosi una mano sulla fronte.
-Troppo- ribatto.
-Non avrei mai dovuto accettare di venire qui. Sapevo che alla fine sarebbe andata a finire così, me l'aspettavo, ma non sono comunque pronta ad affrontare questo uragano- dico velocemente tirando su col naso.

Rimaniamo a fissarci per qualche secondo, sbuffiamo insieme e abbassiamo lo sguardo.  

-Rose- dice dopo pochi secondi.

Alzo la testa e incrocio i suoi occhi, poi avverto le palpitazioni accelerate.

-Abbiamo sbagliato entrambi, okay?- mi domanda posizionandomi una mano sulla guancia.
-Ma se riprovassimo a tornare insieme?- mi domanda con gli occhi lucidi.
-Vedi cosa succede se restiamo lontani per molto? Alla fine ci incontriamo di nuovo e non vogliamo più toglierci gli occhi di dosso- sussurra stando a pochi centimetri dal mio viso.

Scruto i suoi occhi azzurri e lucidi, dopo di che mi avvicino di nuovo a lui. È come se le sue labbra fossero una calamita per le mie.

Chiude gli occhi, sento il suo respiro caldo e irregolare scivolare su di me, riesco quasi ad avvertire il suo cuore, chiudo gli occhi, siamo molto vicini, i nostri respiri si incrociano, formandone uno solo.

Improvvisamente le mie labbra e le sue si uniscono, insieme danno vita ad un bacio pieno d'amore. Le porte del Paradiso si spalancano, afferro l'anima di Federico e facciamo il nostro ingresso.

Mi accarezza la schiena, continua ad assaporare le mie labbra bisognose delle sue, poco dopo si stacca senza fiato ed incrocia il mio sguardo.

-F-Fede- balbetto.
-I baci non possono riparare delle situazioni così difficili- gli spiego.
-Un contatto fisico non può risolvere i problemi- continuo.

Faccio per ribattere, ma lui si fionda di nuovo sulle mie labbra e riprende a baciarmi.

Spazio autrice
[18:45 13/11/17]

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora