Cammino da sola per queste strade buie. Ho le mani in tasca e la testa completamente altrove. Il mio cuore ormai è abituato a sgretolarsi, ma io, non mi aibituerò mai.
Sono uscita di casa all'incirca tre ore fa, e adesso sono le 23:40.
Poco dopo delle voci confuse, inondano le mie orecchie. Provengono da dietro, così, mi giro.
Uno di loro ha la torcia del cellulare attiva che, poco dopo mi punta contro.
-Che paura!- esclama una tipetta, più o meno della mia età, o almeno credo.
Ci sono due ragazzi ed un ragazza. Dovrei aver paura?
-Scusate, non era mia intenzione spaventarvi- sussurro osservandoli.
-Scuse accettate- esclama uno dei due tipetti facendomi un occhiolino.
-Ti aggiungi a noi?- mi chiede il secondo.
-Così fai anche compagnia a Fran, dato che è l'unica femmina del gruppetto- continua.Esito un pochino, ma poi, infine, accetto.
***
-Dai, veramente?- mi domanda la tipetta.
-Sì, ho tredici anni, sul serio- ripeto.
-Ah, sembri molto più grande- esclama Francesca scrutandomi con i suoi occhioni verdi.
-Tu quanti anni hai?- le domando sorridendo.
-Quindici- risponde pacata.
-Gli altri due invece?- le chiedo ridacchiando.
-Giulio quattordici- dice indicando il moretto dagli occhi verdi.
-Invece Giacomo sedici- borbotta indicando quello dagli occhi castani, quasi neri e i capelli castani.
-Ah, afferrato!- esclamo ridendo, dopo di che i due si avvicinano a noi.Comunque questo bar è fighissimo, è molto moderno.
-Piacere, Giacomo- espone il sedicenne.
-Rose- sussurro stringendogli la mano.
-Giulio- dice il moretto porgendomi la mano che, poco dopo stringo sorridendo sinceramente.***
Sono veramente dei bravi ragazzi, sono di ottima compagnia e sono anche molto simpatici.
-Vuoi provare?- mi domanda Giacomo porgendomi una sigaretta.
Guardo Giulio e Fran, poi prendo la sigaretta titubante dalle dita di Giacomo e l'avvicino alla bocca.
Aspiro, stavo per soffocare ma, fortunatamente, ho soffiato fuori il fumo. Mi ha rilassato questo gesto.
Gliela porgo nuovamente a Giacomo, subito dopo scuote la testa e mi sorride.
-Se vuoi, puoi anche finirla- sussurra indicando l'oggetto che ho in mano.
-Va bene- mormoro appena, per poi fare un altro paio di tiri.Il sapore del tabacco non è uno dei migliori, però, aspirarlo, mi fa bene: non avevo mai provato prima d'ora.
-Io vi abbandono miei cari- esclama Giulio, il moretto.
Dopo di ciò dà un pugno leggero a Giacomo, il sedicenne. Batte il cinque a Francesca, ovvero la tipetta dagli occhi verdi e i capelli castani, poi a me, dona un dolcissimo abbraccio.
Ah, così lui abbraccia le sconosciute?
Mi compare un sorrisetto sul volto e ricambio questo gesto tanto tenero, poi mi stacco, buttando la sigaretta dalla finestra qui accanto.
-Notte- dice sorridendo, infine esce dal bar.
Noto subito dopo gli occhi di Francesca chiudersi, così la scuoto un po' ed un sorriso mi compare sul volto, non appena assume quell'espressione da "Cosa volete? Ero più sveglia di voi".
-Stavi per addormentarti- esclamo tra una risata e l'altra.
Lo smentisce subito dopo con la stessa espressione di qualche secondo fa e la risata contagiosa di Giacomo, inonda le mie orecchie.Io e il tipetto ci scambiamo uno sguardo, successivamente puntiamo gli occhi su Fran, che sta di nuovo per chiudere gli occhi.
-Va bene, ho capito, notte- sbotta alzandosi, dopo di ciò io e il tipo qui presente, scoppiamo ancora una volta a ridere.
-Notte- diciamo poi in coro mentre lei si reca all'uscita.Sono rimasta da sola con una persona che neanche conosco: bene.
Guardo l'orario per evitare lo sguardo attento di Giacomo e noto che è davvero molto tardi: sono le 03:58.
Sgrano leggermente gli occhi e ripongo nuovamente il cellulare in tasca.
-È tardissimo!- esclamo alzandomi.
-Davvero? Che ore sono?- mi chiede subito alzandosi di scatto.
-Praticamente le quattro- borbotto.
-Wow, il tempo è volato- commenta stupefatto.
-Già- ribatto io.Ma adesso come ci torno a casa? Non che abbia paura di camminare da sola a quest'ora della notte ma... Okay, ho paura.
Incrocio lo sguardo del ragazzo in mia compagnia e abbozzo un sorriso lievemente imbarazzato.
-Vuoi che ti accompagni?- mi domanda dopo qualche secondo.
I miei occhi si illuminano e le labbra si allargano un po' di più.
-Certo, se non ti crea disturbo- borbotto ridacchiando.
-Nessun disturbo!- esclama con un sorrisone a trentadue denti.
-Andiamo- continua.Ci avviciniamo al bancone, paga il conto suo, mio e degli altri due, dopo di ciò usciamo.
***
Per questo breve tragitto, non abbiamo proferito parola. Non so che dire, non so nemmeno cosa domandargli.
-È questa casa tua?- mi domanda indicandola.
-Convivo con altre tre persone- gli spiego con tono calmo.
-Afferrato- esclama sorridendo.Ci guardiamo per un nano secondo, poi ci sorridiamo a vicenda.
-Grazie per la compagnia- borbotto.
-Grazie a te. Sei una ragazza particolare- commenta.
-Notte- aggiunge poi.
-Buonanotte Giacomo-Mi sorride un'ultima volta, poi si gira di spalle e sparisce nel buio che questa notte offre.
Dopo pochi attimi mi giro ed entro in casa, facendo più poco rumore possibile.
Non appena chiudo la porta di ingresso, noto Federico davanti a me. Che paura!
-Oddio- farfuglio mettendo una mano sul petto.
-Dove diamine sei stata fino alle quattro di mattina?- mi domanda diretto.
-Fatti tuoi? Non penso- sbotto acida, per poi sorpassarlo di qualche passo.Mi afferra subito dopo per il polso e fa una smorfia strana con il naso.
-Cosa è questa puzza di fumo?- mi chiede serio.
-Ehm...- sussurro con gli occhi lucidi.
-N-non sono fatti che ti riguardano, Federico- sbotto acida.Faccio per andarmene ancora una volta, ma lui, mi ferma di nuovo e punta le sue iridi azzurre su di me.
-Hai fumato?- mi domanda quasi deluso.
-Ma cosa ti importa? Non deve interessarti ciò che faccio, Fede. Basta- sussurro con un nodo grosso quanto un pallina di ping-pong in gola.Mi volto, però il tipetto, mi ferma ancora una volta.
-Con chi sei stata?- insiste.
Lo guardo negli occhi, dopo di che sbuffo sonoramente.
-Buonanotte!- esclamo esausta e mi dirigo in camera mia, lasciando Federico lì impalato.
Spazio autrice
[19:34 03/11/17]
STAI LEGGENDO
UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.
FanfictionL'amore non ha età, giusto? Chi dice che due innamorati debbano essere per forza coetanei? Nessuno. Se si ama, si ama anche con, ad esempio, dieci anni di differenza. *** Rose, una ragazzina di tredici anni, è pronta ad affrontare tutto...