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Mi giro e mi rigiro in questo danatissimo letto, ho il lenzuolo addosso per paura che un personaggio di quel film, venga qui ad uccidermi.

Ho un'ansia pazzesca e non riesco a chiudere occhio. Ci saranno minimo 20° sotto queste lenzuola, ma a me non interessa: meglio morire di caldo che essere uccisa da un pazzo senza testa.

Mi rigiro ancora una volta verso la porta e sbuffo sonoramente: per quale motivo non prendo sonno? È così straziante stare nel letto e non dormire. È una cosa che proprio non sopporto, specialmente quando fa caldo.

Ho la gola secca, ho bisogno di un po' d'acqua fresca, però non voglio alzarmi da qui sotto.

Prendo un bel respiro, tolgo il lenzuolo dal mio corpo e mi reco verso la porta, dopo di che la apro ed esco. 

È quasi tutto buio, si vede poco e niente. Lentamente mi avvicino al frigorifero, lo apro e avverto quella freschezza piacevole.

Chiudo un attimo gli occhi e prendo un bel respiro, poi li riapro.  

Afferro la bottiglia d'acqua e verso quest'ultima in un bicchiere, dopo di ciò la mando giù d'un colpo.

Ripongo tutto al proprio posto e sospiro. Ora sì che va meglio!

Esco dalla cucina cercando di non fare alcun rumore e sobbalzo, non appena mi compare Benjamin davanti.

-Mi hai spaventata- sussurro togliendo la mano dal petto. 
-Non era mia intenzione- borbotta il mio amico con tono serio.

Qualcosa non va, ha assunto quest'atteggiamento al cinema, nel bel mezzo del film. Gli avrò fatto qualche torto senza rendermene conto? Eppure a me non sembra.

Fa per superarmi, ma lo blocco praticamente subito. Lui si gira verso di me e sbuffa.

-Ben, cos'hai?- gli domando con espressione seria stringendogli lievemente il polso.
-Nulla. Sono stanco- ribatte con tono normale.

Certo, come no, ci credo.

-Non sei stanco. Hai qualcosa che non va. Puoi dirmi tutto, lo sai- sussurro per non far svegliare gli altri due.

Abbassa lo sguardo, ma lo rialza un attimo dopo.

-Non ho nulla, veramente- insiste.
Scruto con attenzione i suoi occhi, lui molla la presa con un semplice gesto e si reca in cucina.

Il suo comportamento mi ha rimasto perplessa, perché adesso fa così? Non era Fede quello lunatico?

Scuoto la testa e mi volto, per ritornare in camera mia.

Passo davanti la camera di Federico e lo scorgo a pancia in su, con un  braccio sul petto e l'altro che penzola fuori dal letto. Perché non chiude la porta quando dorme? È proprio pigro.

Nella mia mente si ricompone una  scena di quel film, così prendo un bel respiro e faccio il mio ingresso nella camera di Federico. La mia è un po' più distante e non mi va di arrivarci.

Mi avvicino a Fede e lo osservo. Ha dei lineamenti a dir poco stupendi, ha un viso particolare. È tanto tenero quando dorme, sembra un angioletto.

Poco dopo lo sposto, ricavando un po' di spazio per me e mi stendo accanto a lui.

Lo sento mugolare, prego tutti i Santi, spero che non si sia svegliato ma, detto fatto, mi compaiono le sue iridi azzurre davanti agli occhi. Cavolo!

-Cosa ci fai nel mio letto?- mi domanda stropicciandosi gli occhi come se fosse un tenero bambino di tre anni.

Punta nuovamente lo sguardo su di me e arrossisco: meno male che è buio e non si vede granché.

-Be'... La mia stanza è abbastanza calda, penso che la tua sia più fresca- dico.

Le cazzate che invento sono stupende, oh. Una scusa più credibile non potevo trovarla? Vabbè, in fin dei conti è notte e non ho chiuso occhio, quindi, cosa voglio pretendere dalla mia testolina? 

-Ah, okay- sussurra con la voce impastata dal sonno.
-Puoi rimanere qui tranquillamente- mi spiega abbozzando un sorriso.
-Grazie- sussurro.

Rimane girato verso di me, posiziona un braccio sul mio fianco e avverto il mio cuore battere sempre più forte.

Prendo un bel respiro e chiudo gli occhi, ma li riapro e sorprendo Fede a guardarmi. Subito dopo mi sorride e sento il mio cuore impazzire.  

-Perché mi guardi?- mi chiede avvicinandosi ancora un po' al mio viso.

Mi fissa le labbra, dopo immerge il suo sguardo nei miei occhi verdi.    

-Nulla, così- mento.
-Buonanotte- dico girandomi dall'altro lato, dandogli le spalle.

Avverto il suo respiro sul collo e sento il mio cuore accelerare sempre di più.

Federico posiziona il suo braccio intorno alla mia vita e fa scatenare nel mio stomaco, una vera e propria guerra: le farfalle svolazzano contente, gli elefanti danzano e le scimmie saltano di qua e di là.

È attaccato a me, stranamente non sento caldo, è come se questo momento fosse magico.

-Spero di poter dormire così insieme a te, per il resto della mia vita- sussurra al mio orecchio stringendomi ancora di più a sé.

Prendo un bel respiro e chiudo gli occhi, ma li riapro, non appena Fede mi stampa un bacio umido sul collo.

Spazio autrice
[17:23 05/11/17]

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora