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Mi sveglio, stropiccio i miei occhi ancora mezzi chiusi, dopo di che mi alzo e indosso i primi vestiti afferrati.

Sembro uno zombie appena uscito da un film spaventoso, sono in condizioni pietose, ma poco mi importa.

Con le poche forze che ho, mi dirigo in bagno e mi ci chiudo all'interno, per non essere disturbata da altri esseri umani.

***

La mia pancia richiede assolutamente del cibo, perciò mi alzo dal divano, infilo il cellulare in tasca e mi reco in cucina.

Appena faccio il mio ingresso, incrocio lo sguardo perso di Federico ed una scossa mi provoca un rossore evidente sulle gote.

Respiro profondamente, dopo di che mi riprendo dalla trance e spalanco l'anta di un mobile.

Afferro un pacco di biscotti, lo apro e comincio a mangiare.

Improvvisamente mi volto, mentre tengo stretta a me il pacco e noto che Fede già mi stava fissando.

Faccio per parlare, ma l'arrivo della rossa, mi blocca.

-Fede, scendiamo in spiaggia?- domanda Camilla a Federico.
-No, sono stanco- ribatte il ragazzo mentre continua a fissarmi.

Lei si avvicina a lui, si siede a cavalcioni sul suo corpo e si sposta i capelli solo da un lato.

Deglutisco il boccone masticato con ira e brucio la tipetta con i miei occhi verdi.

-Dai, scendi con me- sussurra quella vipera sottovoce.
-Ci divertiamo- insiste.

Fingo di tossire, poso i biscotti, poco dopo faccio per uscire, ma la voce calda di Fede mi blocca.

-Rose- dice con tono sicuro.

Mi volto e sento il mio cuore battere fin troppo forte.

Sposta la rossa, si alza e si avvicina a me, per poi afferrarmi per la mano. Io, in tutta risposta, stringo lievemente la presa e avverto un intero zoo nella mia povera pancia.

Mi fissa e sul suo viso nasce un piccolo sorriso.

***

Stiamo camminando da circa mezz'ora sotto il sole giallo e bollente, nessuno dei due ancora ha detto una parola, ma va bene così.

Fede sfiora la mia mano con la sua e mille brividi prendono a fare una gara sulla mia schiena.

Il mio cuore vorrebbe sbucare fuori e il mio respiro aumenta secondo dopo secondo.

Mi afferra per il mignolo e lo lega al suo, lentamente gli rivolgo uno sguardo e sento un uragano dentro, non appena incrocia il mio sguardo.

-Non ho mai smesso di pensarti- mi informa.

Distolgo lo sguardo e continuo a stringergli il dito, giusto per avere un contatto fisico con lui.

-Possiamo parlare di altro?- sussurro fissando l'asfalto.
-Conoscerti è stata una cosa meravigliosa- ribatte pochi istanti dopo.

Mi immergo nelle sue iridi e ci fermiamo nel bel mezzo della strada. Continuo a godermi i suoi due pozzi azzurri, poco dopo sospiro e scuoto lievemente la testa.

-Sai meglio di me che non funziona tra di noi- gli spiego.
-Magari siamo noi che non facciamo funzionare la nostra relazione come si deve- si giustifica.
-Non penso sia così- ribatto.
-Semplicemente non siamo fatti per stare insieme- dico alzando lo sguardo.
-Tu sei fatta per me- sussurra posizionando una mano sulla mia guancia.
-È solo un'ossessione- bisbiglio.
-Ti assicuro che non è così- insiste.
-Invece sì- borbotto.

Gli abbasso la mano e prendo un bel respiro profondo.

-Dici così solo perché ho sbagliato- si ribella.
-Ti sembra poco quello che hai fatto?- sbotto acida.
-No- sussurra abbassando lo sguardo.
-Ma ciò non deve condizionare i nostri sentimenti- continua immergendosi nelle mie iridi.
-Fede- dico cercando di apparire il più naturale possibile.
-Ti prego di non insistere, è vero che ho bisogno di te, ma preferisco molto di più starti lontano- sussurro.
-Devo dimenticare te, i tuoi baci e le tue parole dolci- confesso.

Scuote la testa e afferra il mio viso molto delicatamente tra le mani.

-Io sto lottando- mi informa.
-Smettila di lottare- bisbiglio.
-Non ne uscirai vincitore. Ormai mi hai presa- borbotto cercando di non piangere.
-Stai delirando- dice ritirando le mani.
-Sono lucidissima- ribatto.
-A me non sembra- si ribella.
-Non può funzionare tra di noi. C'è di mezzo l'età, spesso la distanza, i nostri litigi quotidiani...- farfuglio.
-Mi dispiace, ma non me la sento di affidarti di nuovo il mio cuore- continuo.
-Ha già troppe crepe- bisbiglio morendomi il labbro inferiore.

Mi fissa con le sue iridi lucide e deglutisce un attimo dopo. Credo proprio di averlo distrutto.
Lui ha distrutto me già tante volte, so che non è piacevole.

-Mi stai facendo del male- bisbiglia guardandomi.
-Non fare la vittima- dico infilando le mani in tasca.
-Perché non le sei- sussurro.

Faccio per andarmene, ma lui mi afferra per il polso e le scosse mi invadono ancora una volta.

-Sei sicura di ciò che stai facendo?- mi domanda.

Lo guardo spiazzata, poi mi riprendo dalla trance e annuisco appena.

-Va bene, come vuoi- espone guardandomi un'ultima volta negli occhi.

Molla la presa, incrocia le braccia al petto e mi supera. Il suo profumo vaga ancora per qualche secondo nelle mie narici, poi scompare, proprio come lui.

Spazio autrice
[20:25 02/12/17]

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora