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Mi stendo sul mio letto e sospiro pesantemente. Poco dopo qualcuno bussa alla porta, giro la testa verso quest'ultima, mi metto a sedere e sbuffo.

-Chi è?- domando ad alta voce.
-Rosellina- esclama la rossa dall'altro lato della porta.
-Cosa vuoi?- sbotto acida.
-Stiamo uscendo, ti aggiungi a noi?-  mi domanda con quella voce da oca.

Fa per parlare, ma io la blocco. Mi avvicino alla porta, la apro e scontro gli occhi verdi della papera.

Le rivolgo un sorriso falso, lei fa lo stesso, poi mi reco verso il salone, dove incontro Stella, Federico e Benjamin.

-Rose- dice Fede vedendomi incontro.

Mi posiziona una mano sul fianco e mi regala un breve bacio.

Sento lo sguardo della rossa su di noi, ma la evito e mi godo il sorriso del mio fidanzato.

-Andiamo?- domanda il moro alla banda.

Annuisco insieme agli altri, poi ci rechiamo fuori.

***

Ci avviciniamo all'Audi di Federico, Camilla si siede avanti, sbuffo ed evito di discutere.

Fede sale, poi sale Ben, Stella e infine salgo io.

La rossa punta gli occhi su Fede, lo guarda con aria sognante, invece lui le rivolge solo qualche sguardo.

Stella appoggia la testa sul petto del moro, poi quest'ultimo le accarezza i capelli con delicatezza.

Improvvisamente Camilla posiziona una mano su quella di Fede.

Sento il sangue ribollire, ma cerco di calmarmi.

Fede la guarda, abbozza un mezzo sorriso e il mio cuore si placa lentamente.

Camilla sposta la sua mano sulla coscia di Federico, lei sorride maliziosamente, poi Fede mi rivolge un mezzo sguardo, ma io lo distolgo all'istante e lo punto fuori dal finestrino.

Guardo tutto scorrere con rapidità, sospiro e punto lo sguardo su Fede.

-Basta- bisbiglia quest'ultimo spostandole la mano.
-Ti piaccio, non puoi negarlo- borbotta la papera con espressione maliziosa.

Federico mi rivolge ancora un altro sguardo, io punto gli occhi sulle mie scarpe e lo evito.

***

Finalmente scendiamo, non ce la facevo più a stare rinchiusa lì dentro. Comincio a camminare, ma una mano mi ferma. Mi giro e incrocio lo sguardo di Federico.

-Dimmi- ironizzo.
-Perché non ci aspetti?- mi domanda.

Mollo la presa e sospiro.

-Perché non voglio- sbotto acida.
-Ah, poi sarei io quello lunatico tra i due?- si lamenta ridacchiando in modo nervoso.
-Bello farsi toccare da quella poco di buono, eh?- gli domando con il tono di voce tremante.
-Le ho subito spostato la mano- mi spiega.
-Non sono cieca per tua sfortuna- dico spostando lo sguardo.

Lui mi alza il viso e punta le sue iridi azzurre su di me.

-Ehi- mormora.
-Sai che sono innamorato di te-continua.

Gli abbasso la mano e affronto il suo sguardo magnetico.

-Meglio entrare. Sai, mi sono stancata di ascoltare parole inutili- ironizzo.

Gli rivolgo un ultimo sguardo e faccio il mio ingresso.

***

Sono seduta su queste poltroncine di pelle nera e mi sto letteralmente annoiando.

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora