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Rientro in casa, le mie orecchie avvertono una melodia dolcissima ed una voce magnifica.

Chiudo la porta, sbattendola lievemente e arrivo fin davanti camera di Benjamin. Proprio da qui proviene il tutto.

La voce di Federico mi fa scogliere, per non parlare del modo in cui suona Benjamin.

D'un tratto si bloccano, noto Fede con un'espressione strana stampata in volto, subito dopo Benji sbuffa.

-Fé, ma che hai?- chiede Pudding ad Olaf.
-Nulla, Benjamin- farfuglia Fede alzandosi dal letto.
-Già dal fatto che nomini il mio intero, si capisce che c'è qualcosa non va!- esclama il moro.

Il ventitreenne sbuffa ancora una volta, mentre l'altro, posiziona una mano sulla spalla del più giovane.

-Fede, che è successo?- domanda Ben a Federico.
-Rose!- esclama quest'ultimo.
-È tutta una confusione la nostra relazione. Ci sono troppi alti e bassi- espone Federico evidentemente irritato.
-Non riesco a concentrarmi su nulla. Ho solo lei nella testa. I suoi occhi, il suo sorriso, la sua risata... Come faccio ad andare avanti in questa maniera?- borbotta Federico.

Prendo coraggio e faccio il mio ingresso, Fede appena mi nota, sgrana leggermente gli occhi, invece Benjamin, posa la sua chitarra.

-Ciao- dice il moro sorridendo leggermente.
-Ciao- ribatto con tono freddo.

Incateno il mio sguardo a quello del biondo, subito dopo lui lo distoglie e sospira. 

-Rose- borbotta Benjamin riportandomi alla realtà.
-Mh?- mugolo.
-Ti serve qualcosa?- mi domanda.
-Ehm... Ho bisogno di parlare con Fede- affermo cercando di riprendermi dalla trance.

Quest'ultimo alza lo sguardo e lo punta su di me. Poco dopo avverto il mio corpo bruciare e il mio cuore battere all'impazzata.

-Okay, vado- espone il moro, rivolge uno sguardo ad Olaf, dopo di che esce e chiude la porta.

Lui fa per parlare, ma lo precedo.  

-Ho ascoltato involontariamente il tuo discorso con Ben- farfuglio cercando di sostenere il suo sguardo profondo e magnetico.
-Sono un peso per te?- gli domando improvvisamente.

Deglutisce e si volta di spalle.

-Federico- dico.
-No- espone girandosi.
-Non lo sei- continua.

Rilascio un lieve sospiro di sollievo, subito dopo avverto i miei occhi cristallizzarsi.

-Tu sei tanto per me, Rose- sussurra sedendosi sul letto di Benjamin.
-Davvero?- gli chiedo.

Annuisce, poi mi invita a sedermi accanto a lui. Prima esito, ma infine vado accanto a lui e mi siedo.

Fisso un punto non preciso davanti a me, poco dopo prendo un bel respiro e punto i miei occhi su Federico.

-Perché dobbiamo distruggerci a vicenda?- mi chiede posizionando una mano sulla mia guancia.
-Non ha senso!- esclama.
-Ci facciamo del male e, infine, cosa concludiamo?- mi domanda poco dopo.
-Una cosa sola dovremmo concludere- affermo.

Avverto gli occhi pizzicare, ma evito di piangere.

-Cosa?- mi chiede.
-La nostra relazione- borbotto affogando nelle sue iridi.
-Una volta per tutte, Federico- sussurro.
-È inutile, ci abbiamo provato. Quante volte abbiamo tentato di stare  insieme?- gli domando con il tono di voce tremante.

Lui mi fissa, le sue iridi sono lucide.

In risposta ritira la mano ed abbassa lo sguardo. L'ho distrutto, me lo sento.

-Fede- sussurro.
-Guardami- borbotto girandolo verso di me. 
-Perdiamo solo tempo. Te lo assicuro- farfuglio cercando di non piangere.
-Ma cosa stai dicendo?- mi chiede, per poi alzarsi dal letto.
-Che senso ha chiudere la nostra relazione, Rose?- mi chiede in un sussurro.
-Perlomeno non continuiamo a farci del male a vicenda- sussurro.
-Staremo male comunque- mi fa notare.

Mi alzo, sbuffo e mi avvicino a lui, dopo di che posiziono una mano sulla sua guancia.

-Ma tutte quelle promesse?- mi chiede.
-La belle parole dette in discoteca?- borbotta, per poi deglutire.
-Sta davvero finendo?- farfuglia.

Abbasso lo sguardo e annuisco, evitando di versare lacrime su lacrime.

-Però mi fai una promessa?- mi domanda alzando il mio viso con le dita.
-C-cosa?- balbetto.   
-Avrai cura di te anche se io non ci sarò più?- mi chiede.
-Sì- sussurro, per poi far scivolare una lacrima lungo il mio viso.
-Me lo prometti?- borbotta.
-T-te lo prometto- balbetto.

Mi guarda negli occhi, ritira la mano, subito dopo esce, sbattendo forte la porta.

Punto lo sguardo sul letto vuoto, sento il mio cuore spezzarsi ancora una volta. Scoppio a piangere, mi tuffo sul materasso, stringo a me il cuscino di Benjamin e mi sfogo piangendo.

Supererò anche questa, devo essere forte. Ma come faccio, se la mia forza era lui?

Le lacrime scendono in quantità sulle mie gote, singhiozzo, chiudo gli occhi e continuo a piangere.

Spazio autrice
[23:08 17/11/17] 

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora