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Tiro fuori il mio pacchetto di sigarette, ne sfilo una e l'accendo. Lascio che il fumo mi invadi e cerco di scacciare i pensieri negativi.

Benjamin mi aveva chiesto se avessi voluto dormire lì, ma ho rifiutato. Vedere Federico mi avrebbe fatto soffrire ancora di più.

Sono circa le 05:00 ed io sono ancora in giro per Milano. La testa mi scoppia e il mio cuore prova a non sgretolarsi, ma è difficile trattenersi in certi casi.

In lontananza scorgo una panchina di legno, mi avvicino e mi siedo.

Aspiro ancora una volta il tabacco, dopo di che alzo la testa e punto lo sguardo al cielo. È ancora stellato, è magico.

Soffio il fumo, intanto il vento fresco soffia sul mio viso, trascinandosi con sé le lacrime che stanno scivolando lungo il mio volto. 

Poco dopo faccio l'ultimo tiro, soffio il fumo e getto la cicca a terra, subito dopo la schiaccio col piede.

Mi alzo dalla panchina e riprendo a camminare sotto questo cielo ricco di stelle. Ho la testa piena di pensieri e gli occhi colmi di lacrime.

Improvvisamente vado a sbattere contro qualcuno, alzo lo sguardo e, con mio stupore, incontro gli occhi di Federico.

Rimaniamo a fissarci per qualche secondo, poi lui prende parola.

-Cosa ci fai ancora sveglia a quest'ora?- mi domanda.
-Ti interessa? Non credo- sbotto acida incrociando le braccia al petto.

Rimane muto. Faccio per andarmene, ma lui mi blocca e si fionda sulle mie labbra.

-No- dico staccandolo.
-Sono un giocattolo, eh?- gli domando distogliendo lo sguardo.

Scuote la testa, dopo di ciò distolto lo sguardo.

-Guardami- sussurra girandomi il volto verso di lui.
-Andiamo a casa- continua.

Mi afferra per il polso, ma io mollo la presa subito dopo.

-Andiamo- ripete.

Mi afferra nuovamente per il polso e mi trascina con sé verso l'appartamento che condivide con Pudding.

***

-Sei insistente- dico varcando la soglia della porta.
-Mica tanto- espone chiudendola.

Avanzo e mi siedo sul divano, subito dopo lui mi raggiunge e punta le sue iridi su di me.

-Perché mi guardi?- gli domando.
-Perché sei bella. Cose più belle di te non ne ho mai viste- sussurra abbozzando un sorriso sincero.

Sospiro ed un mucchio di brividi mi percorre l'intero corpo, dopo di ciò punto lo sguardo sul pavimento.    

-Ehi- borbotta prendendo il mio viso tra le mani.

Sospira e diventa serio d'un colpo.

-Ero arrabbiato- mormora.
-Non avrei mai voluto farti stare male- continua.

I miei occhi si illuminano e avverto il mio cuore galoppare velocemente.

Gli abbasso le mani e mi alzo dal divano.

-Lasciamo stare questo argomento- sussurro agganciando il suo sguardo magnetico.

L'orgoglio è capace di far perdere persone ad altre persone, ma io sono fatta così.

-Okay- mormora sconfitto.

Scatta in piedi, invece io mi siedo e mi sdraio sul divano.

-Dormi qui?- mi chiede.
-Sì- rispondo semplicemente.
-Come vuoi- farfuglia.

Mi lascia sola, andandosene via.

Chiudo gli occhi ed un pizzico di delusione mi invade: credevo rimanesse a dormire con me.

Improvvisamente mi compare la sua immagine davanti, perciò riapro gli occhi e sospiro pesantemente.

Sento dei passi dietro di me, poi Federico compare nel mio campo  visivo: ha un cuscino in mano.

Lo posiziona a terra, accanto al divano, si stende sul pavimento e incrocia il mio sguardo.

-So che sei contenta del fatto che io dorma con te- espone ridacchiando.
-Contaci- ribatto.
-Notte- borbotta rivolgendomi uno sguardo che mi provoca un'infinità di scosse.
-Notte- bisbiglio voltandomi dall'altro lato.

D'improvviso sul mio volto si dipinge un sorrisetto ebete.

***

Apro gli occhi e mi ritrovo spiaccicata contro il petto di Federico. Come è possibile ciò?

Faccio per alzarmi, ma una mano mi tiene.

Improvvisamente mi compaiono davanti gli occhi azzurri di Fede, gli fisso le labbra, ma distolgo lo sguardo un attimo dopo.

-Sono comodo, eh?- mi domanda ridacchiando.
-Per niente- ribatto con lo stesso tono.

Lui scoppia a ridere, giuro che ascoltare la sua risata è una cosa meravigliosa.

Solo Dio sa quanto meraviglioso sia anche appena sveglio.

-Cosa c'è da ridere?- domanda Benjamin entrando nel mio campo visivo.

Mi alzo, Federico mi imita poco dopo, poi mi avvicino a Ben e lo abbraccio forte.

-Buongiorno- dico in un sussurro.
-Giorno- dice accarezzandomi i capelli mentre sorride teneramente.

Fede si avvicina a noi e punta lo sguardo su di me.

-Vado a fare la doccia e, dato che è un momento sacro per me, non voglio essere disturbato!- esclama dirigendosi verso il bagno.

Lascio che entri, dopo di che guardo Benjamin con espressione divertita.

-Cos'è quella faccia?- mi domanda il moro.

Sciolgo l'abbraccio e lo afferro immediatamente per il polso. Il mio cervello astuto ha elaborato uno scherzetto da fare a Fede.

Spazio autrice
[17:28 14/12/17] 

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora