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Bello vedere la persona di cui sei perdutamente innamorata, fare certe cose con un'altra, eh?  

Sono in lacrime accanto al bancone e sento il cuore sempre più a pezzi.

-Ben, accompagnami a casa, te lo chiedo per favore!- esclamo facendo uscire qualche volta, dei singhiozzi dalla mia bocca.
-È sbronzo, non è lucido, Rose. Inutile reagire così, ha bevuto un bel po' stasera- lo difende Benjamin.
-Non mi interessa- ribatto asciugandomi le lacrime salate.
-Voglio tornare a casa- mi ribello come se fossi una bimba di due anni.

Faccio per fare un passo, ma puntualmente, vado a sbattere contro qualcuno.

Alzo lo sguardo e mi ritrovo Riccardo Marcuzzo davanti.

-Scusami, tesoro. Mi hanno spinto- mi spiega sfoggiando un sorriso.
-Non ti preoccupare, fa nulla- ribatto io, per poi rimuovere tutte le lacrime dalle mie gote.
-Benji!- esclama, subito dopo gli dà il cinque.

Stavano parlando, ma io, li ho interrotti.

-Ben, io torno a casa- ripeto per l'ennesima volta, stringendo lievemente il suo braccio tatuato.

-Già vuoi scappare?- mi domanda Riccardo accennando un sorriso sincero.
-Già!- esclamo portando lo sguardo su Federico.

Ha le mani appoggiate sui fianchi di quell'oca, le sorride, le lascia baci sul collo e fanno movimenti sconci entrambi.

Lascio perdere questa visione orribile e mi concentro su Riccardo.

-Come mai?- mi chiede ridacchiando.
-Non fa per me questo posto!- ribatto.
-Ah... Se vuoi posso accompagnarti. Mi sta venendo un mal di testa tremendo con questa musica troppo alta!- esclama lui scrutando i miei occhi verdi.
-Quindi vai tu con lei?- gli domanda Benji guardandolo.
-Se tu vuoi rimanere qui... Sì!- esclama Riccardo.
-Va bene- ribatte Pudding, con espressione seria.
-Ciao Rose- mi dice, poi mi stringe forte a lui per qualche secondo.
-Ciao Ben- espongo una volta sciolto l'abbraccio.

In compagnia di Riccardo, mi allontano dal bancone e ci rechiamo all'uscita, così abbandoniamo quel luogo.

***

-Fa freddo, eh!- esclama improvvisamente riuscendo a rompere il ghiaccio.
-Mica tanto! Si sta bene!- esclamo guardando a terra.
-Allora sono strano io- ribatte ridendo.
-O forse io- espongo ridacchiando.

Mi ritornano in mente quelle scene che ho visto poco fa in quella specie di locale e mi sale nuovamente l'angoscia, perciò, scompare il sorriso dal mio volto e ritorno del tutto seria.

Lentamente mi volto verso il ragazzo in mia compagnia e scorgo i suoi occhi su di me.

-Come mai questo cambio d'umore?- mi chiede alquanto incuriosito.
-Sei lunatica?- mi domanda successivamente.
-Può darsi- espongo con gli occhi lucidi.
-Va bene- dice appena.

***

Siamo appena arrivati davanti casa mia, mi ha fatto piacere trascorrere questo breve tempo in compagnia di Riccardo. È un bravo ragazzo e anche molto simpatico.

-Notte- dice sorridendomi affettuosamente.
-Buonanotte- dico, dopo di che gli batto il cinque ed entro in casa.

***

Stavo per prendere sonno, visto che sono le 5:21 di mattina, quando improvvisamente, il mio cellulare, mi ha avvisata dell'arrivo di una notifica.

Sbuffo sonoramente perché stavo finalmente riuscendo a chiudere occhio, poi prendo il cellulare dal comodino e lo sblocco.

Da Ben:
Rose, Fede ed un tizio si sono picchiati circa mezz'ora fa. Federico è quello che ne ha avute di più, perché era ubriaco e non riusciva a ragionare lucidamente. Poco fa è arrivata l'ambulanza e l'hanno caricato su una barella. Adesso sono qui in ospedale.

Dopo aver letto questo messaggio, scatto subito in piedi ed accendo la luce.

Sento il mio cuore battere molto  velocemente e sento il mio respiro diventare irregolare secondo dopo secondo.

A Ben:
Adesso dove è Federico?

Da Ben:
È in un letto, insieme a dei dottori. Dopo aver ricevuto un duro colpo, è svenuto, ha completamente perso i sensi.

Sento una fitta al cuore e, in un attimo, i miei occhi si riempiono di lacrime.

A Ben:
Aspetta qualche minuto, arrivo subito.

Visualizza all'istante, poi si scollega.

Apro l'armadio, afferro i primi vestiti, li indosso in una rapidità assoluta e, prima di uscire, spengo la luce.

***

Finalmente faccio il mio ingresso in ospedale, mi guardano tutti in modo strano, ma poco mi importa.

Cammino per qualche metro sotto lo sguardo attento di tutti i presenti, dopo di ciò raggiungo Benjamin e mi tuffo tra le sue braccia.

Una volta sciolto l'abbraccio, incateno il mio sguardo al suo e scorgo tanta preoccupazione nelle sue iridi cristalline.

-Si è ripreso?- gli domando con gli occhi lucidi.
-Ancora non ricevo notizie- mi informa con espressione più che preoccupata.
-Chi l'ha picchiato, eh? Se prendo il tizio che gli ha messo le mani addosso, lo strangolo!- esclamo arrabbiata trattenendo le lacrime.

Lui, in tutta risposta, mi rivolge uno sguardo ricco di ansia.

Spazio autrice
[23:53 28/10/17]  

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora