-Chi è Camilla?- gli chiedo fissandogli le scarpe: non riesco a fissarlo negli occhi.
Crollerei, mi conosco.
-Una ragazza- risponde.Sento una parte del mio corpo bruciare, alzo lo sguardo e scorgo i suoi occhi azzurri e profondi su di me.
Subito dopo distolgo lo sguardo, non riuscendo più a gestire le sue iridi così belle e profonde.
-Ti piace?- gli chiedo, per poi deglutire.
Sento un sospiro da parte sua, poi la sua voce melodiosa.
-Non la conosco da molto, ma è davvero molto carina e dolce- risponde.Io, dopo queste parole, mi alzo dal letto e mi dirigo verso la porta.
Provo ad abbassare la maniglia, ma ancora non si apre. Perché Ben mi ha fatto questo?
-Cavolo, Benjamin! Apri questa cavolo di porta- sbotto acida dando un pugno a quest'ultima.
-Ancora non vi ho sentito fare pace. Comunque adesso vado a fare un giro, ciao!- esclama lui, dopo di che sento la porta d'ingresso sbattere forte.Sbuffo immediatamente e mi volto.
-Non avevi un appuntamento con Camilla?- gli chiedo guardando il pavimento.
-Be', ormai è saltato. Sono le 17:15- mi informa.È come se quel peso tanto brutto, si fosse tolto dal petto.
-Ah, okay- rispondo appena alzando lo sguardo.
Mi immergo nei suoi occhi brillanti e avverto le farfalle allo stomaco. Sento le guance andare a fuoco e il cuore battere velocemente contro la cassa toracica.
Improvvisamente si avvicina a me. Già è tutto abbastanza complicato, perché vuole complicare ancora di più la situazione?
-Non ti avvicinare, potresti far ingelosire la tua nuova amichetta- sbotto mettendo una mano sul suo petto per allontanarlo.
D'un tratto avverto i battiti del suo cuore: sono velocissimi. Cosa significa?
-Senti?- mi domanda sorridendo.
-No, non sento nulla- mento, dopo di ciò ritiro la mano.
-Batterà in questo modo sempre e soltanto per te, anche se sarà di un'altra- sussurra.Alzo gli occhi e fisso le sue iridi che brillano come non hanno mai brillato.
-Federico- dico con gli occhi lucidi.
-Cosa?- mi domanda sedendosi sul letto squadrandomi con aria completamente seria.
-Una volta che Ben avrà aperto quella porta...- lascio in sospeso la frase, prendo un bel respiro e riprendo a parlare.
-Io e te, non avremmo più nulla a che fare- continuo, subito dopo avverto un dolore forte al petto.Noto gli occhi di Federico oscurarsi e i miei occhi prendono a bruciare in una maniera a me del tutto sconosciuta.
-Cosa?- mi domanda sorpreso alzandosi, per poi avvicinarsi a me.
-Quello che hai sentito- borbotto, dopo di ciò deglutisco e sento il mio cuore battere ancora più veloce per l'ansia.-È ciò che vuoi?- mi chiede stando a pochi centimetri dal mio viso.
-Non fare domande- sbotto acida guardando il pavimento.
-Rispondimi- espone costringendomi ad avere un contatto visivo.
-Non importa ciò che voglio. Deve essere così e basta, abbiamo sperimentato a legare i nostri cuori, ma non ha funzionato- sussurro affrontando i suoi occhi azzurri.Mi lascia delicatamente il volto e chiudo gli occhi per evitare di piangere.
-Ci eravamo promessi quel "per sempr e"- mi ricorda.
-Le cose cambiano- affermo.
-Non i sentimenti. Quelli rimangono gli stessi- dice.
-Potrai provare a modificarli, potrai soffocarli ma, ricorda: prima o poi ogni cosa risalirà in superficie. Potrà metterci tempo, ma in superficie sempre tornerà. Te lo assicuro, Rose- continua scrutando i miei occhi verdi.D'un tratto una lacrima salata, mi scivola sulla guancia, finendo poi sulle mie labbra.
L'asciugo all'istante con il dito e prendo un bel respiro.
-È vero che ho messo io un punto alla nostra relazione, ma è anche vero ciò che ho appena detto- mi fa notare.
Io intanto, affogo nei suoi occhi.
-Basta, non mi interessa più, Federico. Se è andata così, un motivo ci sarà. A tutto c'è una ragione, nulla succede per caso. A tutto c'è una spiegazione- borbotto con le poche forze che mi rimangono.
-Apri gli occhi, Rose- insiste.Lo guardo per qualche secondo, subito dopo distolgo lo sguardo.
-Rose- dice dolcemente.
Alzo lo sguardo immediatamente e lo incateno al suo.
-Tu mi ami?- mi domanda.Noto un luccichio particolare nei suoi occhi, un luccichio mai notato nelle sue iridi.
-Ti ho detto di non fare domande- sbotto acida.
Faccio per allontanarmi da egli, ma mi tiene il polso stretto, perciò mi giro verso di lui e sospiro.
-Ed io ti ho detto di rispondermi: mi ami?- insiste.
Distolgo lo sguardo e sento il mio cuore accelerare.
-No!- esclamo guardando altrove.Spazio autrice
[22:37 26/10/17]
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UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.
FanfictionL'amore non ha età, giusto? Chi dice che due innamorati debbano essere per forza coetanei? Nessuno. Se si ama, si ama anche con, ad esempio, dieci anni di differenza. *** Rose, una ragazzina di tredici anni, è pronta ad affrontare tutto...