-Fé, mi passi l'acqua?- domando al mio ragazzo con il boccone in bocca.
-Rose, ingoia prima di parlare- interviene mia madre.Mando giù tutto ciò che ho masticato e le faccio un sorriso a trentadue denti, per poi versare l'acqua nel mio bicchiere.
-Vero, hai ragione- espongo divertita.
Lei, in tutta risposta, ridacchia e riprende a mangiare la pasta al sugo che ha preparato.
-Michela, sei proprio brava a cucinare- fa notare Federico a mia madre.
-È solo pasta al sugo, non è niente di speciale- ribatte mia madre con le guance leggermente arrossite.
-È buonissima- commenta Federico, per poi bere un sorso d'acqua.***
-Che ore sono?- domando al biondo che, in questo momento, giocherella con il suo cellulare.
-Le 19:21- risponde senza togliere lo sguardo dal suo cellulare.
-Ma cosa stai facendo di così importante?- domando avvicinandomi ad egli sorridendo lievemente.
-Sto messaggiando con Ben. Mi ha scritto di andare in un ristorante qui vicino- mi spiega, subito dopo infila il cellulare in tasca.
-Pensavo restassi qui con me stasera- espongo mettendo il muso.Lui si alza, perciò mi alzo anch'io e gli vado incontro, dopo di ciò metto le mie mani sui suoi fianchi.
Successivamente mi immergo nei suoi occhioni azzurri e non riesco a non sorridere.
-Federico, non te lo dico spesso, ma... Sappi che sei la persona che più mi rende felice al mondo. Sei una persona davvero preziosa, spero di non commettere errori con te- dico con gli occhi lucidi.
Lui in tutta risposta sorride, mi prende il viso con le mani e si fionda senza preavviso, sulle mie labbra.
Inizialmente rimango fredda a questo gesto, ma poi ricambio anch'io il bacio e gli concedo all'istante l'accesso con la lingua.
Sento il suo respiro caldo addosso e anche il suo cuore. Galoppa veloce, proprio come il mio.
Quando ci baciamo, avverto sensazioni stupefacenti. È come se le mie labbra, non ne avessero mai abbastanza dei suoi baci. Del suo sapore.
Lentamente si stacca, poi aggancia il mio sguardo. Ed ecco ancora un'altra scossa. È incredibile l'effetto che ha su di me.
-Dopo passo a darti la buonanotte, va bene?- mi chiede sorridendo.
-Mh, va bene- borbotto.Mi lascia un bacio a stampo sulle labbra e si reca alla porta, così esce.
Poco fa il salone era stato invaso dalla sua dolce fragranza, ma adesso, non c'è più.
Faccio un grosso sospiro, successivamente corro in cucina, dato che un profumino buonissimo ha invaso le mie narici.
***
-Così, tu e quel cantante da quattro soldi siete ancora fidanzati?- mi domanda papà, interrompendo quel bel silenzio che si era creato in cucina.
-Caro, non mi sembra il momento- interviene mia madre appoggiando la sua mano su quella di mio padre.
-No, io non accetto che mia figlia stia con un ragazzo più grande, per giunta famoso- sbotta papà gettando bruscamente il pane sulla tovaglia bianca e pulita.I miei occhi si cristallizzano ed abbasso immediatamente la testa. Non voglio e non posso piangere davanti a lui.
Io devo lottare per il nostro amore. Noi ci amiamo e non può finire per uno sciocco capriccio.
Siamo fatti l'uno per l'altra.
-Ho già sopportato abbastanza questa cavolata!- esclama l'uomo alzando di poco la voce.
Di scatto punto gli occhi su di lui e mi placo mentalmente.
-Cosa vuoi se io e lui ci amiamo?- gli domando con gli occhi del tutto cristallizzati.
-Vi amate? Rose, davvero? Sei ancora una bambina, cosa ne vuoi sapere dell'amore?- mi domanda l'uomo ridacchiando.
-Ah, perché tu sai giustamente cosa sia l'amore, vero? Se avessi almeno un po' di cuore, non li faresti discorsi come questi. Specialmente in mia presenza- sbotto alzandomi.Faccio per andarmene, ma la sua voce autorevole mi ferma.
-Maleducata. Ritorna a tavola immediatamente- mi ordina indicando il mio posto.
Guardo mia madre, lei annuisce lievemente, così ritorno al mio posto e porto il cucchiaio alla bocca, dopo di che ingoio il brodo caldo.
-Quel ragazzo non fa per te. Scherziamo? Ha dieci anni in più. Per l'amor del cielo, Rose. Tronca tutto- espone papà.
-Ti ricordo che anche tu hai dieci in più rispetto...-
Mi interrompe, ovviamente.
-Io e tua madre non c'entriamo. Adesso si sta parlando di te e di quella specie di cantante- dice.Stavolta sono io a gettare il pane sulla tovaglia bianca.
-Mi spieghi perché non lo sopporti? È un bravissimo ragazzo, umile, dolce... Cosa c'è di male in lui, papà?- gli chiedo quasi sul punto di versare milioni di lacrime amare e salate.
-Non mi piace. Punto- afferma.
-Questa storia deve finire, okay?- continua.Alzo lo sguardo ed incrocio i suoi occhi, verdi come i miei, leggermente più chiari.
-E voi sareste quelli che commentano la nuova generazione?- espongo, per poi far uscire una lieve risatina dalla mia bocca.
-Siete voi davanti a dare il cattivo esempio- continuo.Mio padre si alza di scatto e sbraita come non mai.
-Fila in camera tua- esclama puntando la porta.
-Roberto, calmati- espone mia madre, cercando di farlo sedere un'altra volta.
-Me ne vado, sì- sbotto acida, poi esco dalla cucina.***
Sono distesa sul mio letto da circa due ore e mi annoio a morte.
Non riesco neanche a prendere sonno. Le parole amare di papà mi rimbombano nella testa, non ne posso più di tutto ciò.
Perché deve essere così complicato vivere la propria storia d'amore?
Improvvisamente sento delle urla provenire dall'ingresso della casa. Mi infilo subito le pantofole e sgattaiolo a vedere cosa sta succedendo.
Appena arrivo davanti alla porta, incrocio lo sguardo di Federico. Ha gli occhi completamente lucidi.
-Rose!- esclama venendomi incontro.
-Papà, perché urlavi?- gli chiedo stringendo la mano del mio ragazzo.
-Questo ragazzo è troppo insistente. Gli ho detto che stavi dormendo, ma voleva entrare per forza in casa e venire da te- mi spiega sbuffando l'uomo.
-E allora? Voleva venire da me. Voleva andare dalla sua amata. Il problema qual è? La smetti di intrometterti nella mia vita? È quasi un anno che va avanti questa storia, è arrivato il momento di finirla qui- espongo irritata.
-Sì, sì, hai ragione. Lascia questo cantante da quattro soldi e fila a dormire- ordina mio padre.Che?
Spazio autrice.
[21:48 16/10/17]
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UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.
FanfictionL'amore non ha età, giusto? Chi dice che due innamorati debbano essere per forza coetanei? Nessuno. Se si ama, si ama anche con, ad esempio, dieci anni di differenza. *** Rose, una ragazzina di tredici anni, è pronta ad affrontare tutto...