L'Audi di Fede cammina su questa stradina di Milano, ci stiamo dirigendo al ristorante del padre di James.
Non ho rivolto nessuno sguardo al biondo, perché deve imparare a gestirsi: non sono la sua bambola.
Anch'io ho dei sentimenti, anch'io ho un cuore.
-Non potevo andare da sola da James?- gli domando guardando fuori dal finestrino.
-Ti dà così tanto fastidio la mia presenza?- ribatte lui con tono freddo.Sbuffo sonoramente e posiziono gli occhi su di lui, senza dire niente.
Improvvisamente, immerge i suoi occhi nei miei che, in questo momento, brillano più del solito, così, dostolgo immediatamente lo sguardo.
-Comunque, no. Non mi dà fastidio la tua presenza- gli spiego.
-Mi dà fastidio ciò che è successo ai nostri cuori- continuo, per poi fare un piccolo sorriso sforzato.
-Il male che mi hai fatto quella sera è indescrivibile, Fé. Ha vinto mio padre alla fine, non me lo sarei mai immaginato. Io ti ho donato il mio cuore, ed ho soltanto tredici anni. Ho preso un "impegno" con te, ti ho donato la mia felicità, ma tu l'hai distrutta. E con essa, hai distrutto anche il mio cuore, che batteva solo ed esclusivamente per te- borbotto mentre sento gli occhi pizzicare.Sento rallentare la macchina, vedo tutto scorrere sempre più piano, dopo di ciò si ferma completamente.
-Perché ti sei fermato?- gli domando incrociando il suo sguardo magnetico.
Quello di cui mi sono innamorata.
-Potrà sembrare stupido, ma sappi che non ho mai smesso di tenerci a te. È solo qualche giorno che il mio cuore ha lasciato andare il tuo, ma a me sembra un'eternità- inizia il suo discorso.
-A tuo padre non vado per niente giù, lo notai dalla prima volta che lo vidi. Non so perché. Probabilmente sarà per l'età, perché sono famoso, perché faccio il cantante nella vita, oppure... Non so- borbotta.Stava per continuare, ma lo fermo.
-Mio padre non c'entra, Fé. Qui si tratta di me e te. Si tratta di Rose e Federico, non di Roberto- sussurro con gli occhi completamente cristallizzati.
Sbuffa, poi abbassa lo sguardo, ma lo rialza poco dopo.
-So che non c'entra, il fatto è che mi sono sentito sotto pressione quando ha parlato in quel modo davanti a me, perciò, la cosa più semplice in quel momento era lasciarti. So che ho sbagliato, ho commesso un errore gigante, ma ricordati che, anch'io, prima di essere un cantante, sono un umano. Sono un ventitreenne come gli altri e, anch'io, posso sbagliare. Non sono Dio- continua.
I nostri sguardi si mischiano, il mio cuore batte ogni secondo di più e le mie labbra, desiderano fortemente le sue.
Rimaniamo per qualche secondo a fissarci, ma poi interrompo tutto.
-Andiamo?- gli domando, per poi distogliere completamente lo sguardo da lui.
-Prima di andare...- lascia in sospeso la frase.
-Non vorresti sapere cosa vuole il mio cuore in questo momento?- mi chiede con un mezzo sorriso stampato sul volto.
-Cosa vorrebbe?- gli domando immergendomi nei suoi due pozzi azzurri.Lentamente si avvicina a me, sento il suo respiro caldo invadermi, poi posiziona una mano sulla mia guancia.
Il mio cuore inizia a galoppare molto velocemente, non vuole fermarsi per nessuna ragione al mondo.
Intanto Fede si avvicina ancora di più, il suo respiro caldo continua ad invadermi e il mio cuore non vuole proprio saperne di placarsi.
I suoi occhi ricadono sulle mie labbra, le osserva per qualche secondo, dopo di che prende a parlare.
-Il mio cuore vorrebbe...- lascia la frase in sospeso e, con un il pollice, mi accarezza le labbra, provocandomi una marea di scosse elettriche lungo la schiena.
-Te- termina la frase, per poi azzerare le distanze.Spalanco gli occhi, faccio per respingerlo, ma lui mi tiene, così ricambio il suo dolce bacio senza dire nulla.
Mi erano mancate le sue labbra, mi era mancato il suo sapore.
Questo è un bacio ricco di emozioni, è un bacio pieno d'amore.
Chiede immediatamente accesso con la lingua, glielo concedo all'istante e continuo a godermi le sue labbra, o meglio, il suo sapore.
Ci desideriamo, e questo già si era capito.
Poco dopo ci stacchiamo senza fiato e aggancio il suo sguardo tanto magnetico, successivamente scorgo un piccolo sorriso sul suo volto, intanto io, rimango in silenzio.
Spazio autrice
[16:30 21/10/17]
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UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.
FanfictionL'amore non ha età, giusto? Chi dice che due innamorati debbano essere per forza coetanei? Nessuno. Se si ama, si ama anche con, ad esempio, dieci anni di differenza. *** Rose, una ragazzina di tredici anni, è pronta ad affrontare tutto...