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Sento un mormorio, mi sento confusa, ma non apro gli occhi. Poco dopo, mi sento sollevare.

Queste sono le braccia di Fede, come si fa a non riconoscerle?

Continuo a far finta di dormire e intanto mi godo la sua fragranza che tanto adoro, è quel profumo che ho stampato in mente. 

Apre la porta, entra, la richiude e prende di nuovo a camminare.

Solo ora mi sono accorta di avere tutto il corpo bagnato, solo ora ho ricordato di aver dormito sotto la pioggia.

Sento improvvisamente qualcosa di morbido sotto la mia schiena, continuo a tenere gli occhi chiusi, dopo di che sento una mano sulla mia guancia.

Un brivido mi percorre la schiena, il mio cuore prende a battere molto    forte, faccio finta di muovermi per uno strano sogno, poi afferro la mano di Fede.

Sento immediatamente la sua presa, diventare un po' più forte.

Intanto l'altra mano che poco prima mi aveva appoggiato sulla guancia, la ritira e afferra la mia mano con  entrambi le mani, poi stampa un bacio sulla mia.

Avverto tremila scosse lungo il corpo, scuoto leggermente il capo e sospiro.

Ancora parecchio confusa, realizzo che tra qualche ora mi tocca andare a scuola e mi sale ancor di più l'ansia.

È l'ultimo giorno, ma lo stesso ho un'ansia pazzesca.

-Amore- sussurra Fede.
La sua voce, mi ha riportato alla realtà.

Quel nomignolo mi ha fatto un certo effetto, dato che, mi ha sempre chiamata così.    

-Ti chiedo scusa, io non volevo comportarmi in quel modo, sai come sono, ti chiedo soltanto di perdonarmi. Mi sono sentito sotto pressione, non avrei mai voluto farti stare male- borbotta stringendomi la mano.

Per un momento smette di parlare e sento un calore vagare nel mio corpo.

È evidente che si è avvicinato al mio viso, infatti, poco dopo posiziona le sue labbra sulle mie e mi stampa un bacio di lunga durata su queste ultime.

Subito dopo mi lascia la mano ed esce dalla stanza, evidentemente sua.

Lentamente apro gli occhi, fisso il soffitto bianco su di me e, sospiro pesantemente, mi giro di lato e noto che la sveglia sul comodino, segna le 5:50.

Mi volto verso l'altro lato e noto Benjamin dormire come un bambino piccolo.

Soltanto ora mi sono accorta della sua presenza.

Sul mio volto si forma un piccolo sorriso, doopo di ciò chiudo gli occhi e cerco di prendere di nuovo sonno.

***

Mi sveglio da sola, senza alcun urlo o altro, strano ma vero. Guardo la sveglia e noto l'orario. Sono le 6:50.

Di scatto mi alzo dal letto, Benjamin non c'è più, evidentemente si è svegliato.

Imbarazzata, esco dalla camera dei due e mi reco in cucina.

Appena entro, un profumo di caffè invade le mie narici, sospiro, poi sorrido.

C'è Fede accanto alla macchinetta del caffè intento a prepararne uno.

-Perché non funzioni, eh?- borbotta tra sé e sé per poi dare un paio di colpetti all'aggeggio.

-Vuoi una mano?- gli domando ridacchiando.

Si gira verso di me di scatto, ridacchio per la sua reazione, poi si gratta la nuca imbarazzato.

Per un po' rimaniamo a fissarci, dopo poco sento il mio cuore accelerare istante dopo istante.

-Ciao- sussurro imbarazzata.
-Ciao- ribatte lui arrossendo lievemente.

È alquanto lunatico, ma a me piace così come è. È un ragazzo magnifico ed io me ne sono innamorata.

-Sei il solito pasticcione- commento sorridendo guardandolo imbarazzata.
-E tu sei la solita persona stupenda- mi dice con gli occhi lucidi.

Abbasso lo sguardo e sorrido involontariamente.

È incredibile che riesca ad essere così dolce, poi di prima mattina, è raro.

-Mi accompagni a scuola?- gli domando alzando lo sguardo.
Fa per ribattere, ma lo blocco.
-Come amico, non ci sto riprovando- borbotto, per poi abbassare la mano che avevo alzato poco prima.

Sospira, poi annuisce.

-Va bene, andiamo- borbotta.

Dobbiamo andare a casa mia, devo prendere lo zaino, devo lavarmi e tutto il resto.

Pronta per vivere l'ultimo giorno scolastico.

Spazio autrice
[22:39 19/1017]

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora