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Sono davanti all'appartamento di Fede, che condivide con Pudding. Sono qui, davanti alla porta, il respiro è accelerato, il cuore non è da meno. Galoppa come se fosse un cavallo.

Mia madre è andata via pochi secondi fa, da un lato ha fatto bene, ma dall'altro no. 

Un'ansia incredibile mi sta invadendo, non so se bussare oppure tornare a casa e dimenticare Federico.

Prendo un bel respiro, faccio per bussare, ma la porta si apre di scatto.

Il mio cuore perde un battito e i miei occhi si illuminano, non appena mi compare Fede davanti.

Ha un'espressione a dir poco sorpresa, forse più della mia. Non mi aspettavo minimamente di vederlo spuntare in questo modo dal suo appartamento.

-Tu cosa ci fai qua?- mi domanda con espressione stranita e gli occhi lucidi.
Lo guardo per un secondo, dopo di  che abbasso lo sguardo e lo punto sulle sue scarpe rosse, che spiccano in questa sera fresca di giugno.

-Cosa ci fai qui, Rose?- insiste con tono deciso, così mi decido ed alzo lo  sguardo, per poi immergermi nei suoi due pozzi profondi azzurri.

Mi perdo un attimo nei suoi occhi, ripercorro tutti i bei momenti trascorsi con lui, poi sospiro pesantemente.

-Sono venuta qui da te per...-
Una voce maschile mi interrompe.

-Oi, Fé, dove hai messo il mio cellulare?-

Questa è la voce di Benjamin. Come si fa a non riconoscerla?

Fede si mette di lato e punta i suoi occhi su di lui. Invece Benji, notandomi, sorride sinceramente.

-Rose!- esclama sorridendo.
-Ciao- sussurro sottovoce abbozzando un mezzo sorriso.
-Cosa ci fai qui a quest'ora?- mi domanda avvicinandosi all'ingresso, senza far scomparire quel bellissimo sorriso.
-Nulla, sono venuta qui per vedere Fede- mormoro.
-Bene. Mi hai visto, ora puoi anche andare via. Grazie- espone il biondo con gli occhi lucidi, subito dopo serra la mascella.

Il mio sorriso scompare immediatamente, dando spazio ad un'espressione amareggiata.

Come può, il mio Fede, dire una cosa del genere?

I miei occhi si cristallizzano immediatamente, invece Benjamin, guarda Fede.

-Fé, che è successo?- gli domanda.
-Niente- risponde nervoso il biondo.
-Sì, Federico, hai ragione. Meglio se vado- espongo arrabbiata.

Ma dove vado se mamma è andata via?

Fortunatamente Benji mi ferma.

-Rose- dice.
Mi volto verso di lui e sento un attimo dopo Fede sbuffare.

-Puoi rimanere- mi informa Pudding.
Federico sbuffa ancora una volta e mi dà le spalle, dopo di che prende a camminare.

Mi sento vuota in questo momento, il mio cuore si sta spezzando, ancora.

-Rose, entra- mormora Ben per non farsi sentire dal suo amico.
-No, Ben. Torno a casa. Notte- sussurro senza forze.

Faccio per andare via, ma subito dopo una mano calda mi blocca.

Mi volto ed incrocio lo sguardo di Ben.

-Davvero, rimani. Sai come è Fede, è lunatico, tra un po' gli passa- mi informa con un mezzo sorriso stampato sul volto.
-No, preferisco tornare a casa, veramente- insisto debolmente trattenendo le lacrime.
-Sicura?- mi domanda con gli occhi lucidi.

Annuisco titubante, così il moro mi lascia il polso e mette in mostra la sua dentatura perfetta, poi esco.

La porta la chiude e, forse, si è chiuso un po' anche il mio cuore.

Faccio un passo, ma poi, quasi per istinto, mi volto. Noto subito Fede affacciato alla finestra, ha gli occhi lucidi e la mascella serrata. 

Dopo alcuni secondi, distoglie lo sguardo e si gira di spalle, per poi passare la sua mano che tanto adoro, tra i capelli.

Una lacrima mi riga il volto, avverto una fitta al cuore e ancora un'altra lacrima, mi bagna il viso.

È decisamente finita.

Mi allontano leggermente dall'appartamento, avverto due gocce fredde sulla fronte, alzo lo sguardo e altre gocce d'acqua fredde prendono a bagnarmi il volto, poi la testa, infine l'intero corpo.

Non posso ritirarmi, si sta scatenando un vero e proprio temporale. Mi volto verso la porta, faccio un passo verso quest'ultima, ma poi mi blocco.

Non voglio bussare, non voglio chiedere aiuto a Federico, sono troppo orgogliosa, ma non posso neanche tornare a casa.

Intanto l'acqua prende a scendere ancora più aggressiva su di me, una scia di brividi riempie la mia schiena, così, mi avvicino alla porta, mi accascio a terra e cerco di ripararmi.

Voglio rimanere accanto a Federico, non mi interessa se prenderò un mucchio d'acqua, perlomeno sono consapevole di stare dove è lui.

Lentamente chiudo gli occhi, sento il mio corpo sempre più freddo, ma non mi importa. Devo lottare per quel noi, che è stato buttato all'aria per una cavolata.

Spazio autrice
[20:21 19/10/17]

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora