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Il temporale sta finendo poco a poco, Federico è disteso sul mio letto, si è addormentato poco fa, io invece, sono alzata, accanto alla finestra, con l'unghia del pollice in bocca.

Lo osservo, respira beatamente, spesso si muove e borbotta qualcosa mentre dorme: è adorabile.

Un lampo illumina il cielo, mi volto verso la finestra e noto quest'ultimo tornare come prima piano piano.

Infilo le mani in tasca e chiudo gli occhi per qualche secondo, ricordo ciò che è successo poco fa con Fede e sento lo stomaco attorcigliarsi.

Prendo un bel respiro, riapro gli occhi e mi volto di nuovo verso Federico.

Continuo ad osservarlo, poco dopo mi avvicino al mio letto, mi siedo delicatamente senza farlo svegliare e noto la sua fronte sudata.

Avvicino la mia mano molto lentamente al suo viso, lo sfioro e scorgo che scotta più del dovuto.

Improvvisamente comincia ad agitarsi nel sonno, mormora cose incomprensibili. Cerco di calmarlo, ma continua a delirare.

-Federico- borbotto tenendo il suo viso tra le mani.

Gira il volro a destra e a sinistra molto velocemente, sento il mio cuore  battere sempre più forte e il respiro accelerarsi.

-R-Rose- balbetta continuando a dimenarsi.
-R-rimani con me- continua.

Avvicino il mio volto al suo e avverto il suo respiro irregolare, scontrarsi sulla mia pelle

-Sono qui, tranquillo- bisbiglio accarezzandogli la guancia.

Finalmente si tranquillizza, mi stringe teneramente la mano e riprende a respirare normalmente.

Noto una lacrimuccia scivolare lungo il suo volto angelico, l'asciugo col pollice e appoggio la testa sul suo petto.

Lo stringo lievemente a me e gli stampo un bacio sulla guancia.

***

Federico riprende ad agitarsi, mi ha svegliato con una spinta involontaria circa due minuti fa.

-Ehi, calamti- sussurro prendendo il suo viso tra le mani e mi tuffo immediatamente sulle sue labbra.

Gli regalo un bacio delicato, assoporo le sue labbra e lo sento calmarsi.

Continuo a baciarlo, d'un tratto apre gli occhi, mi stacco lentamente e noto il suo volto rilassarsi.

-Rose- mormora.
-Dimmi- borbotto agganciando il suo sguardo magnetico.

Abbasso gli occhi subito dopo, ma lui mi rialza il volto con la mano  leggermente tremante, così mi immergo nuovamente nelle sue iridi azzurre.

-Io...- bisbiglia.
Distoglie lo sguardo, prende un respiro e posiziona due mani sul mio volto leggermente rosso.
-Io ti voglio con me per il resto dei miei giorni. Perdona tutti i miei errori- bisbiglia.
-Non puoi guardare ogni difetto, sono solo umano- mi spiega.

I miei occhi si illuminano, mi mordo il labbro inferiore e aggancio pochi istanti dopo i suoi occhioni azzurri più profondi dell'Atlantico.

-Federico- farfuglio con il tono indebolito.
-Devi farmi una promessa- continuo.
-Farò qualunque cose per te, lo sai- ribatte.
-Promettimi che non mi farai più del male, promettimi che mi crescerai e che noi cresceremo insieme, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno- dico in un sussurro.

Mi accarezza la guancia scrutando i miei occhi verdi e punto lo sguardo sulle sue labbra.

-Prometto tutto ciò che vuoi- mormora.
-Sei pronto a trascorrere la tua esistenza con me?- sussurro.
-Sarei pronto a tutto, pur di vivere il resto della mia vita al tuo fianco- dice abbozzando un sorriso.

Il mio cuore esplode dalla gioia in un solo secondo e mi tuffo immediatamente sulle sue labbra calde e morbide. Chiede l'accesso con la lingua, glielo concedo e mi godo il suo sapore: il mio sapore preferito.

-Ti prego, portami nel tuo mondo e fammi capire cosa sia il vero amore- dico una volta finito il bacio.
-Ti porterò dove vorrai, persino sulla Luna se sarà necessario- sussurra fissandomi le labbra.
-Giusto, sei appassionato di astronomia- mormoro sorridendo mentre fisso la sua bocca.
-La mia passione preferita rimani tu- borbotta.
-Insieme alla musica e all'astronomia- continua.

Un sorriso splendente si dipinge sul mio volto e, senza pensarci due volte, mi tuffo sulle sue labbra.

***

Federico si sta preparando, io sono sul divano nel suo salone ad aspettarlo.

Contemplo la fotografia che c'è su questo tavolino di vetro, mi avvicino, l'afferro e ritorno composta.

La guardo e sorrido subito dopo. Praticamente questo scatto, ritrae me e lui insieme, con il viso ricoperto di panna. Mi ricordo, quel giorno erano esattamente due mesi che era nato il nostro amore. Facemmo una lotta di torte, alla fine vinsi io... Come dimenticare quella giornata.

La voce calda del mio Olaf  mi riporta alla realtà, poso la fotografia, mi alzo e vado verso di lui.

-Ben ci sta aspettando, andiamo?- mi domanda.
-Con te andrei ovunque- ribatto subito dopo sorridendo.

Sorridiamo, incrociamo le nostre mani ed usciamo.

Spazio autrice
[23:17 11/12/17]

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora