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I miei occhi si aprono con fatica, perché ho dormito poco e niente stanotte.

Mi volto verso destra, credendo di trovare Federico sdraiato al mio fianco, ma invece, non c'è più. E se fosse stato solo un sogno?

Avvicino il naso alla parte del cuscino sulla cui ha dormito lui e la sniffo. Ormai questo guanciale è impossessato dal suo profumo dolce.

Dopo alcuni secondi, prendo l'occorrente e mi reco al bagno, per fare una doccia fredda, giusto per far scivolare via i brutti pensieri.

***

Aspiro ancora una volta a pieni polmoni la mia Marlboro. Avevo proprio bisogno di fumare, di sentire il sapore del tabacco.    

Sono seduta su questa panchina ed osservo un punto impreciso davanti a me, mentre fumo.

Faccio l'ennesimo tiro, dopo di che mi alzo e mi reco ad un bar nelle vicinanze, giusto per prendere un bicchiere d'acqua, dato che oggi fa un caldo incredibile.

***

Appena faccio il mio rientro in casa, noto Federico e Camilla seduti sul divano, a guardare la televisione.

Non appena sbatto la porta d'ingresso, Fede sobbalza e posiziona lo sguardo su di me.

-Ciao- borbotta, per poi riportare lo sguardo sullo schermo.

Sento il sangue ribollire nelle vene ed una grande forma di rabbia mi sta invadendo piano piano. Ho voglia di piangere e non smettere più: ma perché cambia così tante volte le sue idee? Così mi confonde, infatti non sto capendo più nulla.

La rossa si gira, ridacchia silenziosamente e si avvicina a Federico, mi lancia uno sguardo e lo stringe a sé.

Sembrano una di quelle coppie di Hollywood, oppure una di quelle italiane, quelle super felici.

Stringo le mani in due pugni e senza dire una parola, mi reco verso il corridoio.

Senza neanche bussare, entro in camera di Benjamin. Sta accordando la sua amata chitarra.

Alza lo sguardo e lo punta su di me dopo di ciò posa il suo strumento musicale.

-Ciao- dice.

Chiudo gli occhi ed una lacrima bagna il mio viso: cosa ho fatto per meritare tutto questo?

Mi avvicino a Benji e mi tuffo tra le sue braccia tatuate.

-Cosa ho fatto di male?- farfuglio stringendolo a me, come forse, non ho mai fatto.
-Non lo sopporto!- esclamo dopo aver singhiozzato.

Lui non parla, mi stringe solo e mi accarezza i capelli con delicatezza.

-Tranquilla- sussurra al mio orecchio.
-Pensa positovo- mi suggerisce, per poi sciogliere l'abbraccio.

Posiziona una mano sul mio viso, si immerge nelle mie iridi e mi asciuga le lacrime, in modo dolce e leggero.

-Lo devo dimenticare, Ben- mi ribello cercando di tenere a freno le lacrime.
-Dai, non dire così- mormora.
-Come dovrei dire, eh?- sbotto abbastanza acida.

Fa un sospiro e mette da parte il suo lato permaloso.

-Chiarisci con lui e vedi cosa ti dice- mi suggerisce convinto.
-Ma è lunatico, Benjamin. Prima dice una cosa, poi ne fa un'altra- gli spiego tirando su col naso.
-Forse è confuso, non credi?- mi domanda tenendo il mio viso tra le mani.

Abbasso lo sguardo e deglutisco.

-Non mi interessa, Benji. Mi sta facendo molto male così- sussurro con la voce tremante.

Deglutisco ancora, subito dopo mi tuffo di nuovo tra le sue braccia e sospiro, per evitare di piangere.

-Grazie- bisbiglio stringendolo forte.
-Tu ci sei sempre per me e te ne sono veramente molto grata- continuo.

Improvvisamente Federico entra, appena incrocio i suoi occhi, scatto in piedi e rimuovo tutte le lacrime con le mani.

-Ci lasci in p-pace?- sbotto acida fissandolo intensamente.
-Ho sentito dei singhiozzi e sono venuto a controllare- si difende.
-Non deve interessarti ciò che mi succede. Okay?- gli domando evitando di far uscire queste maledettissime lacrime dai miei occhi.
-Mi sono solo preoccupato!- esclama, per poi buttare gli occhi al cielo.
-Preoccupati per Camilla- dico con tono freddo distogliendo lo sguardo.

Benji si alza e rivolge un'occhiata ad entrambi, dopo di che abbandona la sua stessa camera, chiudendo la porta alle sue spalle.

-Ancora?- sbotta ormai arrabbiato.
-Ho ammesso solo che è una bella ragazza- continua.
-Ti ricordo che hai anche detto che veramente non ne vale la pena stare insieme!- esclamo stringendo le mani in due pugni.
-Ero arrabbiato- confessa, subito dopo serra la mascella e mi fissa.
-Basta con queste cavolate, Federico- sbotto alzando una mano in aria.
-Sai che c'è?- gli domando avvicinandomi lievemente a lui, poi abbasso la mano e continuo a scrutarlo con attenzione.

-Mi sono stancata, soffro in continuazione... Basta, non ce la faccio più- dico ormai esausta di tutto.

Deglutisce e i suoi occhi diventano lucidi d'un tratto.

Con le sua mani mi afferra per i fianchi e mi avvicina sé, posiziona le sue labbra sulle mie e chiede accesso con la lingua, ma non glielo concedo e mi stacco.  

-Smettila!- esclamo evitando di piangere.
-Io non sono un giocattolino, va bene?- sbotto acida tirando su col naso.
-Ma infatti non lo sei, Rose- mormora.
-Non ti credo più, non ho fiducia in te, non più ormai. Ti prego di tornare dalla tua nuova fidanzata, perché con me hai chiuso- espongo con dell'evidente rabbia dentro.
-Stavolta è definitiva la cosa- borbotto, puntandogli il dito contro.
-Rose- sussurra, per poi posizionare una mano sul mio viso.

Mi guarda negli occhi, si avvicina, ma lo respingo immediatamente.

-No, è finita- dico.
-Per sempre- concludo.

Gli lancio un ultimo sguardo ed esco frettolosamente dalla camera del moro.

Cammino velocemente, subito dopo una mano enorme mi afferra per il polso, perciò mi giro e faccio scontrare i miei occhi, con quelli di Federico.

-Lasciami, ti prego- sussurro distrutta.
-Non continuare a farmi del male- borbotto quasi sul punto di piangere.
-Non sono un mostro, non ti farei mai del male!- esclama accarezzandomi il viso.
-Già mi hai ferito, troppo tardi- affermo.

Mollo la presa e mi rinchiudo in camera mia, dopo di che mi tuffo sul mio letto.

Spazio autrice
[20:30 24/11/17]

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora