Capitolo 17

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Dei leggeri raggi di sole incominciarono ad oltrepassare le tapparelle dell'ospedale, illuminando così le varie stanze.
La giornata era appena iniziata, ma in giro c'erano già medici che, esausti dopo il turno di notte, aspettavano di tornare alle loro abitazioni per godersi il meritato riposo.
Quella mattina era abbastanza tranquilla, nei corridoi regnava il silenzio.
Tutti pensavano a svolgere le loro commissioni e molti pazienti erano ancora nel mondo dei sogni.
Ognuno era impegnato in qualcosa, ignari però che dentro una delle tante stanze, precisamente nella stanza 423, c'erano due ragazzi stretti l'uno all'altro che dopo un'intera notte passata a sfuggire dai rumori del temporale si stavano godendo quegli ultimi momenti di tranquillità.
Il primo ad aprire gli occhi fu Benji.
Guardò l'orario: le 6:00.
Era ancora abbastanza presto. Il suo turno quella mattina sarebbe iniziato alle 7:30.
Osservò le pareti di quella stanza.
"Ma quanto è triste?" Pensò.
Già, in effetti aveva ragione!
Quella stanza era interamente dipinta di bianco, con una finestra, un letto e un semplicissimo comodino.
In quel momento pensò a Federico.
"Ma quanto si può sentire solo in questa stanza?" Si chiese tra sè e sè.
Poi il suo sguardo ricadde sul ragazzo che teneva stretto tra le braccia.
Aveva la testa poggiata sul suo petto, una mano che stringeva la sua maglietta e l'altra che gli circondava il bacino. Era bellissimo!
Se osservavi più attentamente potevi persino notare le lacrime della sera precedente ancora secche sulle sue guancie.
Gli mise delicatamente una mano nei capelli e iniziò ad accarezzarglieli.
Erano morbidi, leggeri e profumati.
Benjamin avvertì delle sensazioni strane.
Ogni volta che stava con Federico sentiva lo stomaco sottosopra, il cuore a mille e non riusciva a ragionare.
"Non ci sto capendo più niente. Io non posso essere attratto da lui. E un mio paziente e poi...da quando sono gay?"
Aveva la testa in completa confusione.
Aveva anche paura di Jack. Quell'uomo avrebbe potuto fargli di tutto...non sapeva come conportarsi con lui.
Alla fine decise di svegliare Fede, doveva medicargli la ferita e poi doveva uscire dalla sua stanza per evitare di essere sgamato.

《Fede》 lo scosse leggermente.

《Ei piccolo》 Disse dolcemente.

《Mhh》 mugulò Fede.

"È proprio un bimbo" pensò il moro sorridendo.
Provò ad alzarsi leggermente ma il più piccolo lo tirò giù con un braccio.

《Noooo Ben. Fa freddo adesso che ti sei alzato. Resta qua un altro po'》sussurrò Fede stringendo più forte la stretta sul bacino dell'altro.

Benjamin in quell'istante sentì un brivido salirgli dalla spina dorsale in tutto il corpo.

《Ma Fede siamo a Giugno, com'è possibile che hai freddo?》 Disse ridacchiando il dottore.

《Non lo so》rispose Fede.

《Non è che hai la febbre?》 Chiese preoccupato Benji, mettendogli una mano sulla fronte.

Federico scoppiò a ridere.

《Ma perché voi medici dovete sempre pensare al peggio? No, non ho la febbre...e se proprio lo vuoi sapere non avevo neanche freddo. Ti ho detto una bugia perchè i-io h-ho so-solo voglia di s-stare ancora c-con te》Balbettò Fede.

《Cucciolo, non si dicono le bugie》

Disse Benji incominciando a fargli il solletico sui fianchi.

《Hahaha B-Ben Ben hahaha...Bastaaaa hahaha》

Il moro smise ridendo anche lui

《E per tua informazione anch'io vorrei stare con te, però Fè devo muovermi. Se vengo sgamato mi licenziano.》

Il più piccolo abbassò la testa.

《Stai rischiando grosso?》 Disse

《Si, però non devi sentirti in colpa. Io sono felice di farlo》 Gli sorrise.

《Io però non voglio rimanere da solo in questa stanza.》

Benjamin in quel momento sorrise.
"Cavolo ho azzeccato prima"
Aveva proprio ragione.

《Lo so piccolo, cercheremo di rimediare, te lo prometto. Adesso però fammi medicare la ferita.》

《O-ok p-però ti prego s-stai attento...non fa-farmi male

Ancora quella frase.

《Ti ho fatto male ieri?》

《N-No》

《Ok, allora tranquillo. Non sono qui per farti male...Fede di me ti puoi fidare. Se hai qualche problema, se vuoi parlare o se vuoi sfogarti puoi venire da me. Ti scongiuro però non fidarti di nessuno. Non farti toccare da altri medici》

Il moro gli alzò la maglietta e iniziò a passare l'ovatta con sopra il disinfettante su tutto l'ematoma.

《Ben, chi era quel medico che mi ha fatto male ieri?》 Disse all'improvviso Fede.

Benjamin sospirò pesantemente.

《Una persona della quale non ti devi mai fidare Federico》

《È cattivo?》

《Si, è cattivo. Devi stare attento》

《Ma Benji. Mamma mi diceva sempre che tutti i dottori sono bravi. Come può essere cattivo?》Chiese ingenuamente il più piccolo.

"Il punto è che non è un vero medico" pensò il più grande.
Benji lo guardò negli occhi, prendendogli una mano.

《Ascoltami piccolo, tua mamma ha ragione quando dice che i medici sono brave persone. Si diventa un dottore con l'intento di aiutare i malati a guarire. Però, purtroppo, in questo mondo non tutte le persone sono uguali.
Ricordati che, anche quando andrà tutto bene, potrai incontrare persone cattive o semplicemente invidiose della tua vita ad ostacolarti.
Ti prego, ti scongiuro, qualsiasi cosa possa dirti quel medico...tu non devi fidarti. Capito?》

《S-si ho capito》

《Non devi aver paura. Non ti farà più niente, ci sono io ora》disse continuando a medicare la ferita.

Appena finì Benjamin salutò il più piccolo costretto ad iniziare il suo turno.

《Torna presto però Benji》

《Si, appena finisco di lavorare vengo subito. 》

《Ok》 disse Fede dandogli un piccolo bacino sulla guancia.

Dopodiché Benjamin uscì dalla stanza dirigendosi verso le macchinette per fare colazione.

《Buongiorno dottor Mascolo》 era il direttore.

《Oh, salve capo》 sorrise Benji.

《Bhe, come procede la sua permanenza a Milano?》

《Abbastanza bene, non sono ancora riuscito a girare la città però per il resto mi trovo davvero benissimo》

"Quanto vorrei girare la città con Fede" pensò.
Ma decise immediatamente di mettere da parte quell'assurdo pensiero.

《Ok, le auguro buona giornata dottore》

《Grazie, buona giornata anche a lei》 rispose.

Il giovane medico si prese una semplice merendina e si diresse subito nel suo studio pronto ad iniziare le visite.

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Qualcuno bussò alla porta della stanza 423.

《A-avanti》 rispose Fede un po' titubante.

"Possibile che Benji è già qui?" Si chiese.

《Ciao Fede...》

Il più piccolo sgranò la bocca.

Eilà! Lo so lo so...mi odierete profondamente 😂😁
Allora? Chi sarà questa persona?
Ehehe lo scoprirete domani💕

Ho bisogno di te || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora