Capitolo 49

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Attenzione: ragazze questo capitolo è un po' più lungo rispetto a tutti gli altri. Ci ho messo tanto impegno per scriverlo ed è essenziale per comprendere il continuo della storia. Ci terrei tanto alla fine a sapere la vostra opinione, ovviamente se vi va.
Buona lettura.

Benjamin si infilò il suo camicie bianco e preparò i suoi attrezzi, mentre il più piccolo stava fermo a guardarlo impaurito.
Lo guardava, lo osservava studiando ogni suo movimento con la massima attenzione.
Con il moro era riuscito a sciogliersi, non aveva paura. Però, dopo ciò che era successo, Federico non riusciva più a fidarsi di nessuno.
Non riusciva più a camminare a testa alta, incontrare qualcuno senza abbassare lo sguardo.

《Fè》La voce di Benji lo risvegliò dai suoi pensieri.

《D-Dimmi》

《Siediti sul lettino forza. Sono pronto.》

Il biondino annuì e si sedette a testa bassa.
Il moro notò la sua espressione triste ed impaurita, si avvicinò a lui e con due dita gli alzò il mento facendo incontrare i loro occhi.

《Che hai piccolo?》

Fede alzò le spalle.

《Perché sei triste?》

Il minore riabbassò la testa interropendo il contatto visivo tra i loro occhi.
A quel punto Benjamin si piegò con le ginocchia in modo tale da abbassarsi alla sua altezza e da poterlo guardare.

《Perché non mi parli più come prima?》

Federico alzò ancora le spalle.

《Hai paura di me?》

Scosse la testa in segno di negazione.

《Hai paura che ti faccia del male?》

Il minore a quella domanda alzò di poco la testa indeciso su cosa rispondergli.
Al moro bastava soltanto guardare i suoi occhi per capire cosa stava provando. Gli occhi di Fede erano lo specchio dei suoi pensieri, erano azzurri ma dentro quell'azzurro si nascondeva una trasparenza e una purezza inimagginabile.

《So che hai paura di me perché temi che ti faccia del male...》

In quell'istante Benjamin provò a dire una frase, forse un po' azzardata,
nella speranza di far sentire meglio quel ragazzino che aveva di fronte.

《...Ma tu lo sai che io ti voglio tanto bene, vero?》

Federico rimase sorpreso da quelle parole dette dal moro, un leggero, quasi trasparente, sorriso invase il suo volto facendo sorridere a sua volta anche Benji.

《Waw, sono riuscito a farti sorridere! Fallo più spesso perché sei bellissimo!》 Disse il maggiore alzandosi.

Federico con una mossa abbastanza veloce, essendo seduto sul lettino, gli mise un braccio dietro al collo bloccando i suoi movimenti.
Benjamin ridacchiò.

《Che c'è? Cosa vuoi fare?》 Gli chiese.

Il biondino non rispose. Avvicinò delicatamente la testa del moro alla sua continuando a guardare quei pozzi verdi che aveva davanti. Guardandolo capì che tutto ciò che aveva detto fino a quel momento lo pensava davvero.
Benjamin ci teneva davvero a lui.
Gli voleva davvero bene.
Con l'altra mano gli girò delicatamente la testa e dopodiché fece poggiare le sue labbra morbide sulla sua guancia.
Riusciva a sentire l'odore del dopobarba ancora fresco sulla sua pelle, il respiro caldo sul suo collo e la mano sul suo fianco. Quel contatto fu dolce e veloce.
Il moro rimase sorpreso, ma allo stesso tempo felice dell'iniziativa presa dal più piccolo.
Era contento del fatto che avesse apprezzato le sue parole, per lui valevano tanto.

Ho bisogno di te || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora