Capitolo 80

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I giorni passano in fretta quando si sta bene.
Delle volte è proprio questo il problema: i periodi bui sembrano non finire mai, mentre quando capita qualcosa di bello vola via come se fosse una folata di vento.
Anche per Benjamin e Federico la settimana stava volando come un razzo in quello splendido posto.
Era già mercoledì e ai ragazzi restavano soltanto tre giorni da trascorrere insieme ad Ibiza prima di tornare alla loro vita normale.
Quel giorno il moro aveva in mente di organizzare una sorpresa al minore.
Voleva fare un grande passo.
Ormai si era capito che non sono più né dei semplici conoscenti, né semplici amici.
Avevano tirato fin troppo con la storia "dell'amico speciale"...Benjamin dentro di sè sapeva benissimo di non essere solo un amico per Federico, ma aveva preferito rispettare i tempi del più piccolo.
Loro meritavano di meglio.
Meritavano di più.
Fede meritava di più.
Quella sera lo avrebbe sorpreso.

《Dai cucciolo, vai tu...ti ho già detto prima che non mi sento molto bene.》

《No Tato.》

Era più di un'ora che il maggiore stava provando a convincere Federico ad andare a fare la spesa.
Aveva bisogno di tempo per poter preparare la sorpresa e, con il più piccolo di torno, non ci sarebbe mai riuscito.
Era persino arrivato a dirgli che stava poco bene e che non poteva andare con lui.

《Dede vai o stasera resteremo senza cena.》

《E chi se ne frega della cena? Io non ti lascio qui da solo se stai male.》

《Fè ma io sono un medico. Tranquillo se mi sento male me la so cavare.》

《Non sto tranquillo proprio per niente.》

Disse serio il biondino.
A quelle parole un sorriso malizioso nacque sulle labbra di Benjamin, il quale si alzò dal divanetto e ghignò soddisfatto.

《Chi è poi quello che si preoccupa troppo?》Disse il moro.

《Ehm...b-bhe...》Balbettò divertito il biondino indietreggiando per non ritrovarsi Benji addosso.

《Ah?》

《T-tu...》Sussurrò pianissimo.

《Cosa? Non ti ho sentito. Potresti dirlo un'altra volta?》

《Tu》Urlò Fede ridacchiando.

《E allora perché non vai a fare la spesa?》

《Perché ho paura che ti senta male in mia assenza e non puoi curarti da solo.》

《Quindi hai visto che ti preoccupi più tu di me?》

《Tu di più...tutti i dottori sono dei rompipalle.》

Il moro lo bloccò tra la parete e il suo corpo e lo prese di peso, portandolo sul divano.
Il minore si dimenava in continuazione, ma Benji lo stese sul divano e si mise sopra di lui.

《Ei, mi definisci un rompipalle?》

《A volte si.》ammise sorridente il biondino mettendosi le mani sul viso.

Il moretto facendo finta di stupirsi per le parole appena pronunciate dal bianco, gli prese i polsi portandogli le braccia sopra la testa e gli alzò la maglietta.
Iniziò a fargli il solletico sui fianchi e sulla pancia facendolo ridere forte.

《Hahah Ben haha dai hahah》

《Hai detto che sono un rompipalle, ora paghi le tue conseguenze.》

《Uffa hahah non ho detto hahah nulla, basta hahah》

Alzava gambe e braccia come se fosse un bambino.
Benjamin lo adorò in quel momento.
Dopo qualche secondo fermò i suoi movimenti, dandogli la possibilità di riprendere aria.

Ho bisogno di te || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora