Capitolo 46

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Benjamin dopo venti minuti finalmente arrivò in ospedale.
Lasciò la macchina, senza neanche badare al modo in cui l'aveva parcheggiata, e corse verso l'entrata.

《Mascolo, cosa ci fa qui? Lei è stato licenziato》Disse un agente.

《Senta la prego mi ha chiamato il direttore. Devo muovermi, non c'è tempo. La prego mi lasci andare》

Gli spiegò il moro respirando affannosamente per la lunga corsa.
L'agente lo guardò negli occhi e lesse solo sincerità. Quel ragazzo era davvero disperato. Si addolcì a quella vista.

《Forza vada.》 Gli disse mettendogli una mano sulla spalla.

《Oh grazie infinite. Grazie davvero》

Benji raggiunse la stanza di Federico ma venne bloccato dal direttore.

《Dottor Mascolo aspetti...devo dirle delle cose》

《Mi dica, ma per piacere faccia in fretta. Voglio vedere Federico》

《Senta dottore, io non so a che gioco sta giocando, però la avverto che tutto ciò potrebbe avere conseguenze molto gravi》

《Cosa sta insinuando mi scusi?》

《Lo sa benissimo, non sono stupido fino a questo punto. Prima era il suo amico che era rimasto tutta la notte a casa sua, adesso troviamo Federico svenuto in un vicolo vicino il suo quartiere. Ci sono un po' troppe coincidenze non crede?》

《Cosa? Svenuto?》

《Esatto, svenuto》

《Ommioddio c-che c-cosa? S-sta b-bene? D-dovè adesso? I-io lo voglio vedere subito》

《Si calmi perfavore》

《Ma scusi come faccio a calmarmi? Mi ha appena detto che lo avete trovato svenuto.》

《Dottore ma non capisco perché le importi così tanto》

《Perché a lei non gli importa?》

《Certo. Però è un paziente come tutti gli altri.》

《Bhe, per me non lo è. Per favore adesso mi dica come sta?》Urlò il ragazzo.

《Si sieda Mascolo, la vedo troppo teso.》Gli consigliò il suo capo facendolo sedere su una sedia della sala d'aspetto.

《Parli》

《Allora la polizia era, fino a poche ore fa, ancora alla ricerca di Federico. L'hanno trovato per terra privo di sensi in un vialetto vicino al suo quartiere. Io non ho detto nulla di lei alla polizia perché non mi è sembrato il caso di far avviare un'accusa per questo. Ho notato che lei è profondamente preoccupato per Federico quindi non penso gli abbia fatto del male》

《Ma sta scherzando? Ma come può aver minimamente pensato una follia del genere? Io non alzerei un dito su quel ragazzo》

《Lo so, ho notato che gli vuole bene e so che è sincero. Proprio per questo non dirò niente alla polizia...sta di fatto che quel ragazzo l'abbiamo trovato a terra svenuto.》

《Ma sta bene?》Urlò Benji.

《Adesso non è ancora cosciente, non possiamo dire con certezza le sue condizioni perché non lo abbiamo ancora visitato...ho preferito chiamare lei. Ha dei lividi sul volto, ma finché non si sveglia, non possiamo procedere con le visite》

《Posso vederlo?》Chiese Benjamin disperato.

《Io in realtà ho pensato che sarebbe meglio che a visitarlo sarebbe stato lei.》

《Dovrei visitarlo io? Direttore Federico si fida di me, non voglio che mi veda per poi andarmene di nuovo. Quindi se mi deve licenziare me ne vado adesso stesso.》

《No Mascolo, non lo faccia.》

《Si invece, non voglio vederlo soffrire. Sarà peggio se mi faccio vedere per poi dirgli che me ne andrò per sempre. Non voglio vederlo piangere, mi creda non è il caso.
Se le cose stanno così, sarà meglio sia per me sia per lui allontanarci da subito.》

《E se la riassumessi?》

Il moro spalancò gli occhi incredulo.

《Dice davvero?》

《Dottore lei è l'unica speranza per quel ragazzo. Lei è l'unico che potrebbe provare a dargli un futuro.
Se Federico continuerà a vomitare, a non mangiare e ad avere continui attacchi di panico...sa meglio di me che morirebbe. Quindi si, quello che conta è il bene dei miei pazienti. Mascolo, lei è riassunto e le affido il caso di Federico.》

《Grazie mille. Non la deluderò. Ci tengo davvero a Federico.》

《Lo vedo. Considerando come si è agitato qualche minuto fa》Ridacchiò il suo capo.

《Già》 sorrise Benji.

《Adesso si sbrighi e vada a fare il suo lavoro. Quel ragazzo ha bisogno di lei.》

《Vado subito. Grazie ancora direttore.》

Benjamin si avvicinò alla porta della stanza di Fede.
In quel momento pensò a come era stato stupido a lasciarlo solo.
Pensò che se solo gli sarebbe stato accanto adesso non si troverebbe nel luogo che più odia al mondo.
E pensò anche che se fosse tornato in tempo avrebbe potuto aiutarlo.
È assurdo ma, per un istante, Benjamin si stava dando la colpa di tutto.
Stava uccidendo sè stesso, piuttosto che Federico.
Si fece coraggio ed entrò nella stanza richiudendo poi la porta alle sue spalle. Alzò lo sguardo e vide Federico, il suo Federico.
Cavolo erano passate solo poche ore dall'ultima volta che lo aveva visto, eppure per il più grande sembrarono passati anni.
Prese una sedia e si sedette accanto al suo letto prendendogli le mani.
Aveva le mani gelide, come il ghiaccio. Il suo viso era pallido quasi come la neve in inverno.
Federico si stava spegnendo giorno dopo giorno sempre di più e Benjamin non poteva far nulla per impedirlo.

《Cosa mi stai facendo Dede?》
Gli sussurrò all'orecchio dandogli subito dopo un bacio sulla fronte fredda.

Si risedette e appoggiò la testa sul suo ventre.
Restò così per intere ore, ad occhi chiusi.
Adorava ascoltare il suo respiro regolare e, se si concentrava bene, poteva anche avvertire il battito del suo cuore.
Per il moro tutto questo era una speranza.
Una speranza perché il suo Federico era ancora vivo.
Poteva ancora aiutarlo.
Non tutto era perduto.
Un colpo di tosse lo fece scattare in piedi sulla sedia.
Guardò verso il viso di Federico e, finalmente, incontrò i suoi splendidi occhi azzurri.
Benjamin sorrise, sorrise come mai aveva fatto nella sua vita.
Quel piccolo biondino era ancora lì, a lottare con lui, nonostante tutto.
Il moro si perse nell'azzurro di quegli occhi, poi decise a parlare.

《È assurdo come, ogni volta che guardo i tuoi occhi, mi ci perdo dentro come se fosse la prima volta》

Eilaaaa! Lo so! Mi odierete profondamente😂😂
Sappiate però che vi voglio bene.
Vi è piaciuto il capitolo?
Domani continuo💕

Ho bisogno di te || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora