Capitolo 91

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《Non piangere cucciolo. Non lo meriti. Distruggere i sogni di un bambino significa essere una merda e so che magari può darti fastidio perché è tuo padre...ma purtoppo è così.
Comunque se ti può consolare...te lo comprerò io un nuovo Bunny, e questa volta potrai tenerlo per sempre.》

Il biondino rise a quella frase stringendo l'altro a sè.
Benjamin era realmente pronto a fare di tutto, anche l'azione più sciocca al mondo, pur di vederlo felice.

Eh a che mi serve adesso?
Sei tu il mio nuovo Bunny, con la piccola differenza che tu sei reale e non un semplice pupazzo.》

Il moro lo abbracciò.

《Tua nonna sarebbe stata tanto fiera di te.》

Federico alzò gli occhi al cielo e un lungo sospiro fuoriuscì dalle sue labbra.

《Com'ero stato stupido a rispondere alla sua domanda, su una cosa così importante, facendo il nome di un pupazzo.》

Affermò, ragionando ormai da adulto.

《Non fartene una colpa, eri un bambino.》

《Stanotte dopo tanto tempo ho sognato nonna.
È stato assurdo, ma bello.
Sembrava quasi reale.
Eravamo in una stanza, non sono riuscito a capire bene dove fossimo, però lei era seduta accanto a me.
C'era un divano e un tavolino di legno.
Continuava a ripetermi.
"Attento" oppure "Stai attento"
L'avrà ripetuto almeno una ventina di volte. Mi ha mostrato un pezzo di carta con sopra una lettera "L" scritta in corsivo, come se fosse una sigla.
Poi mi ha chiesto:
"Sei felice?"
E io le ho risposto che, dopo la sua morte, sono successe tante cose.
Belle e brutte.
Anzi, più brutte che belle.
La morte di mio fratello, poi papà, poi il mio incidente, poi Marco...》

Il biondino prese un grande respiro sentendo le guancie bagnate dalle lacrime.

《Benjamin io non te l'ho mai detto. È orribile, ma non posso più tenermi tutto dentro.
Quella volta che ti parlai di Marco, non ti dissi tutta la verità.》

Il moro sentì i suoi battiti accellerare e il respiro diventare sempre più irregolare.
Alzò di scatto la testa e fece incontrare i loro sguardi.
Sofferenza.
Ecco cosa leggeva nei suoi occhi.
"Ma perché ogni volta che si parla di questo Marco c'è sempre così tanta sofferenza?"
Si chiedeva ripetutamente Benji.

《Cosa intendi dire?》

《Intendo dire che sono un vigliacco Benjamin e che ti ho nascosto una cosa brutta. Molto brutta.》

《Fede mi stai spaventando. Cosa è successo?》

《Marco è morto...》

《Lo so me lo avevi già detto questo e, ti ripeto, mi dispiace così tanto per il tuo migliore amico.
Però tu devi andare avanti, devi farlo per te. La tua vita continua e...》

《L'ho ucciso io Benjamin.》

Confessò Federico scoppiando in un mare di lacrime.
Un macigno per anni pressato sul suo cuore si stava finalmente sgretolando.
Un segreto custodito per troppo tempo in solitudine.
Si era dolorosamente liberato.
Il moro si bloccò.
Una creatura così innocente come lui non avrebbe mai potuto far del male a qualcuno, e di questo il moro ne aveva la completa certezza.

《Cosa?》

Il bianco si fece forza e raccontò tutto.
Quello era il momento...doveva dirgli tutto...doveva riverlare la verità al suo fidanzato. Si strinse a lui e parlò.

《Era con me quella sera. Durante l'incidente. Ha voluto portarmi in una discoteca per farmi svagare.
Io ero sempre giù di morale e più passava il tempo e più dimagrivo.
Voleva vedermi felice.
Quella notte mi fece bere.
Non reggo per niente bene l'alcool e, arrivato ad una certa, non capivo più niente.
Non ricordo nulla di tutto quello che è successo lì dentro...
ma so solo che mi sono messo alla guida, ho schiacciato sull'acceleratore e un faro di una macchina ci è venuto addosso.
Marco era accanto a me.
Nell'ultimo istante, prima che fummo entrambi travolti dalla macchina, mi girai e incrociai i suoi occhi.
Ho sentito solo delle scuse e un "perdonami Federico" prima di vedere tutto buio.
Credimi Ben se ti dico che da quel preciso momento, non c'è stato un fottuto giorno che non abbia pensato ai suoi occhi.
Quelle immagini mi scorrono davanti in qualsiasi momento della giornata.
Marco, il mio migliore amico, è morto per colpa mia...e una parte di me è morta con lui.》

《Non è stata colpa tua.》

《Si invece. La mia coscienza ormai è frantumata da tutto questo. Non potevo più tenerlo dentro.》

《Per questo ogni volta che ti chiedevo di parlare di Marco in ospedale mi hai sempre respinto?》

《Si, per questo. Nessuno oltre te sa la verità.》

《Ora stai meglio?》

《Ora si. Mi sento un po' più leggero.》

《Adesso condividiamo in due il dolore. Basta, smettila di soffrire da solo.》

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Passò circa una mezz'oretta.
Ormai era notte fonda e Benjamin aveva proposto al suo fidanzato di rimanere lì per vedere l'alba.
La mattina seguente avrebbero riportato il pedalò in spiaggia per poi andare a fare le valigie in hotel.
Il minore ovviamente accettò.
Sosteneva che "dormire nel mare" era stata una delle idee più geniali di tutto l'universo e, per questo, felice come non mai aiutò il moro a sistemare gli asciugamani e gli zaini.
Si coprirono per bene e si stesere uno accanto all'altro.

《Tato》

《Dimmi piccolo.》

《Allora alla fine vuoi saperlo cosa ho risposto alla mia nonna?》

《Certo che voglio saperlo.》Rispose Benjamin prestandogli tutta la sua l'attenzione.

《Le ho risposto che, nonostante tutte le brutte cose che mi sono successe, la vita mi ha regalato anche un briciolo di felicità, e ciò mi basta per andare avanti.
Sai a cosa mi riferisco?》

《A cosa ti riferisci occhi blu?》

A te.
Mi riferisco a te.
Perché tu sei la mia felicità Benjamin.
Le ho risposto che sono felice se ti sono accanto.》

《Vieni qui abbracciami.》

Gli sussurrò Benji.
Federico gli passò un braccio sulla pancia e appoggiò la testa sul suo petto accoccolandosi nell'incavo del suo collo.

《Io adoro sognare.》

《Si, si è bello.
I sogni sono lo specchio della vita che vorremmo.》

《Sai cosa mi chiedo spesso?》

《Che cosa?》

《A volte, quando sono solo e rifletto, mi domando:
ma perché noi essere umani ci limitiamo a sognare quando potremmo vivere un sogno?

《Beh, forse perché il mondo reale è più cattivo, più crudele e più egoista.
Delle volte vivere fa schifo.》

《Ma non è vero questo.
Prima, tutto mi faceva schifo, volevo soltanto farla finita e non avevo più le forze di combattere per andare avanti.
Grazie a te ho imparato a ragionare diversamente.
Quante volte mi capita che chiudo gli occhi e ti immagino...ti vedo...ti sento...sei un pensiero costante, un'emozione continua...poi li riapro.
E solo allora mi rendo conto di quanto sia meglio vivere che sognare.
Tu sei reale, in questo momento ti sto abbracciando e sono sicuro di non starlo sognando.
Ti è mai capitato di pensare che probabilmente una mattina ci sveglieremo e non saremo insieme, perché tutto questo potrebbe essere solo uno stupido sogno?
Hai mai provato quella strana sensazione all'altezza dello stomaco per la paura di essere svegliato proprio sul finale più bello?
A me succede spesso, ho paura che qualcuno mi svegli proprio ora...proprio adesso che ho trovato la felicità...proprio nel momento in cui ho trovato te.
Quando eravamo in ospedale, mi dicesti che mi avresti insegnato a vivere, ricordi? Beh, ti comunico che ce la stai facendo.
Prendimi per pazzo Benjamin ma io sono stanco di sognare.
Io voglio vivere.
Ora più che mai voglio farlo.
Ho passato troppi anni a sognare, è stato bello, ma adesso voglio far avverare i miei sogni.
Voglio vederli ad uno ad uno prendere vita.》

Il biondino alzò leggermente la testa per poterlo guardare fisso negli occhi e continuò il suo discorso.

E comincerò proprio da te.
Perché tu, Benjamin, sei la realtà più bella di qualsiasi altro sogno.》

Eila ragazze come va?
Vi è piaciuto il capitolo?
Penso che le parole dette da Federico, siano molto emozionanti e significative. Dimostrano quanto effettivamente, tenga a Benjamin nonostante le mille difficoltà poste davanti al loro cammino.
Sono riuscita ad aggiornare comunque.
Fatemi sapere il vostro parere.
Se avete domande scrivetemi nei commenti e vi rispondo.
Ciao.💕💕

Ho bisogno di te || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora