Capitolo 18

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《Ciao Fede...》

Federico spalancò la bocca.

《C-che c'è ti sei scordato di me?》

Federico indietreggiò sempre di più fino ad arrivare al bordo della parete.

《Non sai neanche più parlare adesso?》

Fede non disse una parola.

《Il gatto ti ha mangiato la lingua per caso?》 Rise.

《Sei proprio uno stupido. Più stupido di quanto pensassi. Sai feci proprio bene a non cagarti quel giorno.
Stava proprio fregato il tuo amico madonna santa.》

《Y-Yuri ma c-cosa v-vuoi da m-me? P-perchè s-sei ve-venuto qui do-dopo se-sette mesi?》 Sussurrò impaurito Fede.

《Ah, vedo con piacere che sai ancora parlare. Complimenti.》 Disse Yuri avvicinandosi pericolosamente al biondino.

《Sono venuto qui per dirti che veramente mi fai schifo. Per colpa tua ho perso uno dei miei migliori amici. Io gli volevo un mondo di bene.
L'avevo anche avvertito di allontanarsi da una persona orrenda come te però lui non ha mai voluto ascoltarmi e alla fine se l'è presa a quel posto.
Non sono venuto prima perché se l'avessi fatto, molto probabilmente ti avrei ucciso dalla rabbia e a quest'ora saresti nelle stesse condizioni di Marco.》

Federico scoppiò a piangere.

《Ahhh, adesso piangi. Ahahah caro Federico mi fai ridere davvero. Ormai il danno è fatto.
Hai ucciso Marco. Sei contento?
Adesso ti senti in colpa? Benissimo allora continua pure a farlo perché tutto ciò che è successo è solo e soltanto colpa tua.》

Federico piangeva ogni secondo più forte.

《Y-Yuri ti p-prego b-ba-sta》Singhiozzò

《Sei stato tu quella sera a costringere Marco a portarti in discoteca per farti svagare, sei stato tu ad ubriacarti come lo schifo in quel posto e sei stato sempre tu a guidare quella stramaledetta macchina durante quella cristo di notte. È tutta colpa tua.》Urlò

《Y-Y-ur-ri》Il più piccolo respirava male, stava per avere un attacco di panico. Si rannicchiò su sè stesso sul pavimento e singhiozzò fortissimo.

《Sei una merda Federico. Mi fai schifo》Sputò Yuri con tutta la rabbia e la cattiveria che possedeva e se ne andò.

Per fortuna, uscendo dalla stanza sbattè forte la porta attirando l'attenzione di alcuni medici.

《Ei, ma che sta succedendo?》

Disse Carlo correndo nella stanza.
Bussò alla porta.

《Fede...Federico tutto ok?》 Urlò.

Sentì dei singhiozzi, così entrò velocemente.
Trovò Fede rannicchiato nell'angolo in preda ad un attacco di panico.

《Fede, chi era quel ragazzo?》Urlò ancora.

《Fede...ei Fede》disse scuotendolo e prendendogli il polso in modo tale da poter sentire il battito del suo cuore, troppo accellerato.

《Oddio tu stai avendo un attacco di panico, stai fermo vado a chiamare i medici.》

Carlo corse nel corridoio.

《Aiutooo. Federico ha bisogno di aiuto.》

Subito si precipitarono una decina di medici con siringhe o tranquillanti in mano per far calmare Federico.

《L-lasciatemi in pace》

《Fede dai, adesso ti aiuteremo》
Dissero e lo afferrarono forte per le braccia.
Il biondino alla vista delle siringhe si agitò e pianse ancora più forte.

Ho bisogno di te || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora