Capitolo 98

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《Che cosa li avete fatto?》

Poi il buio.

Il silenzio.

La pace.

Due calde braccia che lo avvolsero.

Un altro corpo gettato sul suo.

Lacrime amare che cadevano sulla sua maglietta che si mischiavano al suo sangue.

....

Benjamin era lì.

Era ancora una volta lì per lui.

Forse, però, questa volta era arrivato un po' troppo tardi.

Il moro vide tutta vita crollare davanti ai suoi occhi in un millesimo di secondo.
Il corpo di Federico martoriato steso per terra, mentre Gordon cercava di reggerlo minimamente.
Non ci pensò due volte.
Corse e si buttò per terra, allontanando tutti da loro, per stringere tra le braccia il ragazzo che, con tutta la sua bontà e generosità, era riuscito a rendergli la vita migliore.
Appoggiò la testa sul suo petto mischiando le sue calde lacrime al sangue di Federico, esternando tutto il suo dolore.
Leonardo nel mentre scappò via, soddisfatto del suo lavoro.
Tante urla si udirono quella notte accanto ad una delle più famose discoteche della zona.
Le urla di un ragazzo disperato dalla paura di perdere l'unica persona che è stata capace di fargli capire il vero significato della parola "Amore".
Federico era l'unico ragazzo per il quale avrebbe dato tutto, pur di non vederlo soffrire.
Dopo qualche minuto si avvicinarono Gordon e Tommaso.

《Benjamin.》

Lo chiamò Gordon.

《Andatevene via da qui brutti animali che non siete altro.》

Urlò il maggiore con tutta la voce che possedeva.

《Benjam...》

Provò anche Tommaso.

《Bastardi...siete solo dei bastardi. 
Vi state divertendo? Vi sta piacendo lo spettacolo?
Luridi, ma come si fa a far del male a questo angelo?
Mi fate solamente schifo.
Andatevene a fanculo.
Vi auguro che la vita vi ripaghi con tutto il male che avete fatto subire agli altri.
Crepate bastardi.》

Disse tra i singhiozzi Benji.
Gordon si avvicinò a lui e gli mise un braccio intorno alle spalle.

《Benjamin ascoltami. So che in questo momento l'unica cosa che vorresti fare è picchiarmi fino alla morte, però ti prego stammi a sentire perché qui c'è di mezzo la vita del tuo ragazzo.
Federico è stato colpito più volte da un frustino pesante che ha provocato molte lesioni sul suo corpo.
Ha subito quattro colpi.
Alle gambe, ad un braccio, in faccia e al petto.
Ha perso tantissimo sangue e ha urgentemente bisogno di un medico.
La ferita al petto penso sia la più grave, fai presto se vuoi salvarlo.》

《Qual è la ragione per la quale avete fatto tutto ciò?》

Sussurrò tra le lacrime il castano.

《Te la racconteremo dopo, pensiamo a Federico adesso.》

Rispose Tommaso.
Benjamin alzò la testa e li guardò negli occhi.

《Perché mi state aiutando?》

《Abbiamo un'anima anche noi, non siamo tutti come Leonardo.》

Il moro se soltanto si fosse trovato in un'altra occasione gli avrebbe entrambi sbattuti al muro picchiandoli così forte da fargli perdere il conto delle ferite che avevano provocato sul corpo del suo ragazzo, eppure nei loro occhi leggeva sincerità.
Leggeva pentimento.
Non ebbe scelta, accettò di farsi aiutare.

Ho bisogno di te || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora