Capitolo 51

1.2K 88 9
                                    

《Sai Benjamin, a volte davanti ai tuoi occhi mi sento trasparente e non so se questa sarà in futuro una cosa positiva o negativa.》

Queste furono le parole pronunciate dal biondino dopo quel bacio travolgente.
Chiunque li avrebbe visti in quel momento, avrebbe pensato di trovarsi in un sogno oppure in un film drammatico...purtroppo però quella era la vita reale, non ci si poteva svegliare o spegnere la tv a proprio piacimento.

《Sai Dede, ognuno di noi ha una favola dentro, che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l'incanto negli occhi, la legga e gliela racconti.
E io sono sicuro di poter leggere la tua favola e di potertela anche raccontare un giorno, mi serve solo del tempo per comprendere l'intera trama》

~○~○~○~○~○~○~○~○~○~○~○~○~○~○~

Dopo la visita Benjamin si farmò a parlare con il direttore.
Gli spiegò tutta la situazione di Federico, parlandogli delle sue condizioni fisiche nel dettaglio.

《Non voglio assolutamente che gli date alcun tipo di farmaco. Ci penso io a lui》

Aveva raccomandato il moro, prima di essere sommerso di domande:
-Come stuprato?
-Dobbiamo fargli altri esami?
-Ha bisogno di cure particolari?
-Pensa di mandarlo da uno psicologo?
-Chi è stato a stuprarlo?

《Ho detto che ci penserò io, per favore lo avete torturato per sette mesi. Ora si faccia da parte.》

Cessarono tutte le domande. Medici, infermieri, segretari, il direttore stesso dall'ospedale lo fecero tornare a casa senza più pronunciare una parola.
Con quelle due frasi, Benji aveva fatto centro. Era riuscito a zittire tutti i dubbi e le prediche, allo stesso tempo però si era scaricato su di sè un peso forse troppo forte da poter gestire da solo.
Si era autonomamente preso la custodia di Federico.
Il suo cervello stava impazzendo dalla gioia. Finalmente era riuscito a prendere le redini della situazione, mostrando a tutti quanto valga.
Ma, dall'altra parte c'era il suo cuore.
Il suo cuore che gli urlava di stare con Federico, di stringerlo, di baciarlo, di toccarlo senza lasciarlo mai.

《Perché deve essere tutto così complicato?》 Urlò il moro cercando di sfogare la sua rabbia.

Non si poteva definire "rabbia" ciò che provava.
Federico non era rabbia.
Lui voleva bene a quel biondino.
Gli voleva forse fin troppo bene.
Si erano baciati e per lui fu uno dei momenti più belli della sua vita.
Cenò e dopodiché andò a letto.
Guardò l'orologio: 23:46.
In quel momento pensò a lui.
"Chissà se starà già dormendo? Chissà se starà sognando qualcosa di bello?"
Si domandò il moro.
Osservò il soffito e scorse ogni dettaglio della sua camera.
"Si sentirà solo in quella triste stanza di ospedale, tutta bianca"
Un'idea attraversò la sua mente.
Avrebbe fatto una pazzia, una delle tante...per Federico.

~○~○~○~○~○~○~○~○~○~○~○~○~○~○~

L'indomani mattina si alzò presto, scese nel garage del suo appartamento e prese tutto il necessario.
Caricò tutto in macchina e si diresse verso l'ospedale.
Appena arrivò coprì tutto in una busta e corse verso la camera di Federico.
Aprì la porta e vide il biondino ancora dormiente sotto al lenzuolo bianco.
Sul viso del moro spuntò un leggero sorriso, si avvicinò al suo letto e si sedette sulla parte vuota del materasso.
Dopo qualche coccola, il più piccolo sembrò avvertire la presenza di Benjamin accanto al suo corpo, e per questo allungò le braccia circondandogli la pancia per abbracciarlo costringendolo a sdraiarsi con lui.

《Ciao Tato》 Sussurrò con la voce impastata di sonno accocolandosi al suo petto.

《Ma buongiorno occhi blu》

Ho bisogno di te || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora