《Che bell'effetto che ti faccio piccolo》
《Ben》Lo chiamò subito dopo Federico.
《Cosa c'è?》
《Ma tu sei mio amico. Non dovresti baciarmi》
《Si, siamo amici. Amici speciali》
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Sono passati diversi giorni da quella sera, quasi due settimane.
Purtoppo le cose non precedevano molto bene tra i due ragazzi.
Dopo quella notte il più piccolo continuava a desiderare delle attenzioni dal moro, che andavano ben oltre il confine d'amicizia.
Aveva costantemente la voglia di stare a contatto con il suo corpo, voleva baciarlo e desiderava stringerlo durante la notte.
Per i primi giorni il maggiore non gli diede molto peso, ormai non poteva negare nemmeno lui di provare qualcosa per quel biondino.
Ma col passare del tempo le cose si complicarono.
Benjamin si accorse che la situazione gli stava sfuggendo di mano.
Ogni secondo, ogni minuto che passava rischiava sempre di più la sua carriera da medico.
I medici dell'ospedale iniziarono ad insospettirsi perché ormai erano più di due settimane che non avevano ancora trovato Federico.
Più volte il suo ex-capo lo aveva chiamato chiedendogli delle informazioni.
Gli chiedeva se lui, avendo fatto amicizia con il paziente, sapesse per caso i suoi posti preferiti oppure qualsiasi cosa che possa portarli a trovarlo.
Tutto stava diventanto un vero e proprio casino.
Benjamin sapeva di star sbagliando. Iniziò a pensare di essere egoista.
Si, egoista per volerlo tenere con sè.
Egoista perché aveva paura che la gente gli faccia del male.
Egoista per non volerlo perdere ancora una volta dopo dieci anni.
Magari un bravo medico lo avrebbe riportato in ospedale per curarlo, ma lui non riuscì a compiere quella mossa.
Si scioglieva ogni volta davanti a quegli occhi azzurri, non sarebbe mai riuscito a reggere il suo sguardo mentre lo riportava in ospedale.
Non poteva farlo, perderebbe tutto.
Crollerebbe tutto il loro rapporto.
La polizia però era ancora in giro nelle strade di Milano in cerca di Federico e il moro gli impedì categoricamente di uscire.《Fede, io sto andando a fare la spesa. Torno tra poco, miracomando non distriggermi casa》
Il minore ridacchiò per la frase appena detta da Benji.
《Va bene Tato》
《Torno presto》
Gli corse incontro dandogli un bacio a stampo e tornò a sdraiarsi sul divano mentre osservava il moro uscire.
Quanto gli sarebbe piaciuto poter essere come lui.
Già, Benjamin era libero di vivere.
Non era malato, aveva un lavoro, una casa e poteva svolgere una vita in libertà.
Guardò fuori dalla finestra: le rondini volavano nel cielo, i palazzi dominavano il paesaggio, alcuni alberi spiccavano tra il troppo cemento e le persone percorrevano quella strada trafficata.
Alcune erano felici, chiacchieravano e ridevano tra loro. Altre litigavano al telefono oppure correvano verso qualsiasi meta.
Ci sono poi alcune che preferivano estranearsi dal mondo, indossando pe cuffiette e facendo partire una canzone a caso.
Federico riflettè sulla bellezza del mondo in cui viveva e, in quell'istante, si sentì un vero e proprio cretino a restarsene seduto su un divano.
Aveva un mondo fuori da scoprire e tanti sogni irrealizzabili."Cosa mai potrà succederà se esco fuori solo per qualche minuto"
Pensò. Benjamin non sarebbe tornato prima di un'ora, gli avrebbe fatto bene distrarsi un po'.
Erano giorni interi che non usciva di casa, si sentiva quasi soffocare.
Più convinto che mai si mise delle robe decenti, una camicia a quadri blu e rossa con sotto dei jeans corti chiari, presi dall'armadio del moro e si spruzzò un po' di profumo sul collo, dopodiché uscì di casa.Grave errore!
Respirò profondamente l'aria di quel caldo pomeriggio e, nonostante l'umidità causata dalle alte temperature in estate, si sentì subito meglio.
Iniziò a camminare per le strade vicino alla via di casa, poi all'improvviso vide un cagnolino correre in un'altra direzione.
Era tutto nero, o meglio grigio.
Il biondino lo seguì per parecchio tempo finché non si fermò in un vicolo cieco.
Guardò il cane soddisfatto.
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Ho bisogno di te || Fenji
FanficMolte volte la vita causa brutti scherzi, ti fa crollare il mondo addosso facendoti perdere ogni briciolo di speranza. Spesso ci sentiamo persi, non riusciamo più a trovare la strada di casa, non riusciamo più a capire niente di ciò che è giusto e d...