Attenzione: preparatevi perché in questo capitolo si svelerà gran parte del passato di Benjamin. Un colpo di scena, un segreto nascosto e una verità trattenuta per troppo tempo.
Fatemi sapere dopo se ve lo sareste mai aspetto.
Detto questo buona lettura.《Ma guarda chi abbiamo qui. Sono contento di rivederti.》 Disse una voce conosciuta alle sue orecchie: il padre.
《Buonasera》 Rispose freddo.
《Che c'è Benjamin? Perché sei tornato da Milano? Hai per caso bisogno di altri soldi?》
Ecco, quello era il motivo per il quale non sarebbe mai dovuto tornare in quella casa.
《Spero tu stai scherzando?》
《Ei ei, giovanotto. Hai già dimenticato le buone maniere? Io sono il Signore si casa. Devi darmi del lei; ricordi? O per caso stare lontano da qui ti ha fatto scordare l'educazione?》
Benji sospirò esasperato.
《Ascolti, non ho voglia di parlarle. Resterò qui solo per una notte. Domattina presto me ne andrò e non farò più ritorno.》
《Oh che peccato, così presto》Rise fingendosi triste l'uomo.
Il moro stava per rispondergli quando il campanello interruppe la loro conversazione, un'altra domestica andò ad aprire e Benji credette di poter svenire soltanto guardando il volto della persona che stava varcando la porta.
《E lui che ci fa qui?》
《Oh, ma guarda chi si rivede》 Disse l'uomo appena entrato con un ghigno divertito sul volto.
《Mamma, papà... cosa ci fa lui qui?》
Rivolse lo sguardo sui suoi genitori.
La madre era sbiancata e il padre teneva la mascella serrata.
Nessuno parlava.《Che cazzo ci fai qui?》Disse il moro urlando pronto a scagliare un pugno.
《Benjamin sta fermo》Gridò il padre afferrandolo per un braccio.
《Lasciami.》 Disse Benji dimenandosi dalla presa del padre.
Il padre lo fece sedere sul divano.
《Siediti per favore...cerca di stare calmo》Gli disse la madre.
《Calmo? Scherzate? Adesso voi mi rispondete...cosa cristo ci fa quest'uomo qui?》
I tre adulti presenti in quella stanza si guardarono negli occhi, come per scambiarsi idee...idee che volevano tenere solamente per loro.
Segreti che non sarebbero mai dovuti uscire da quella stanza.《Cosa dovete dirmi?》Chiese ingenuamente il ragazzo, non sapendo però del grande segreto che nascondevano i suoi genitori.
《Niente Benji.》
《Andiamo mamma, mi avete sempre trattato come un bambino, come una persona incapace di capire tutti i problemi di famiglia che avete avuto in questi anni.
Avete fatto finta che vada tutto bene, ma in realtà tutto era una merda.
Non ho mai ottenuto una dimostrazione di affetto nei vostri confronti nonostante tutti i miei sforzi per provarci. Ci ho provato credetemi. Ci ho provato durante ogni giorno della mia adolescenza. Adesso basta.
Fatemi quello che volete. Picchiatemi, urlatemi contro, uccidetemi...ma io non posso più tenermi tutto dentro. Mi sono rotto.
Sono arcistufo del vostro comportamento.》《Benjamin adesso basta.》 Urlò suo padre dandogli uno schiaffo sulla guancia.
Il moro lo guardò con tutta la rabbia che possedeva in corpo.
《Quanto sei maleducato? Sei la vergogna della famiglia》 Continuò.
《Sempre se ne faccia veramente parte.》
Il moro sgranò gli occhi e alzò di scatto la testa.
《Cosa?》
《Uh, già. Tu non sai nulla. Povero ragazzino.》 Rise.
《Che cosa dovrei sapere?》
《Jackson basta.》
《No, basta un cazzo. Adesso parlate.》
《No》 Urlò il padre.
《Avanti, ormai è grande. Diteglielo》 Ghignò.
《Cosa mi state nascondendo?》
《Benjamin》 Disse la donna iniziando a piangere.
《Parlate cavolo》Gridò esasperato il moro.
Non ne poteva più di quella situazione.
《Ascolta ragazzino, tu non sei mio figlio.》 Sputò fuori il padre con poca delicatezza.
La vista di Benji si offuscò, il suo cuore prese a battere più velocemente e il respiro si faceva via via sempre più irregolare.
Una scossa si fece sempre più forte nel suo corpo. Gli attraversava le vene fino ad arrivare a tutti gli organi, a tutti i tessuti e a tutte le zone del suo cervello...forse quella scossa potrebbe essere definita...rabbia?
Penso proprio di si.
Benjamin in quel momento era pieno di rabbia...le sue origini, la sua casa, la sua vita, stavano crollando in soli pochi secondi. Tutte le sue certezze si stavano trasformando in incubi.
Certo non gli è mai piaciuta la famiglia che ha avuto, si è sempre lamentato...però almeno sapeva di averla. Adesso si sentiva come un uccellino che desiderava tanto imparare a volare, ma poi diventato grande, si accorge di non avere le ali come tutti gli altri.《Benjamin, tu sei mio figlio》 Disse Jack.
Il ragazzo si mise le mani sulla testa, come per proteggersi da tutta quella cattiveria che lo stava lentamente distruggendo.
《No no no...non può essere. È solo un incubo. Non può essere.》
Continuava a sussurrare il biondino.《Mi dispiace, ma è la verità. Per questo ti ho seguito fino a Milano. Dovevo tenerti d'occhio.
Successe tutto in una notte.
Una notte travolgente, una notte di passione, una di quelle notti che non scordi facilmente nonostante il troppo alcol che ti scorre nelle vene.
La testa gira, la memoria cala e le preoccupazioni svaniscono.
La tua cara mammina era innamorata tanto di quello che oggi chiami "padre", ma quella notte decise di fare uno strappo alla regola e di andare a letto con un ragazzo che si prostituiva.
Bhe, carissimo Benjamin...penso che il resto lo abbia capito da solo.
Sei stato uno sbaglio, ma tua madre non voleva abortire, ha voluto farti nascere...ed eccoci qua.
Il figlio che doveva essere mio, adesso è in questa casa.》Faceva male, malissimo.
Tutto stava cascando.
Decise di esplodere.
Troppe cose insieme.
Troppo violente.
Troppo cattive.
Crudeli.
Senza sentimento.
Benjamin voleva dire tutto.《Mi fate schifo.
Fate veramente schifo.
Tutti e tre mi avete preso in giro per tutti questi anni.
FATE SCHIFO》 Urlò forte piangendo Benji.《Sappiate che siete stati degli orrendi genitori. Orrendi.
Ho sempre desiderato da piccolo andare in vacanza insieme, come una famiglia...ma non è mai successo. Infondo cosa poteva capire un piccolo bimbo innocente. Ve ne siete sempre approfittato. Mi avete trattato come un oggetto e....oddio e...
E Alex?》《Alex è nostro figlio legittimo.》 Rispose la madre.
《Lui lo sapeva...》
《E non mi ha mai detto nulla》 lacrime amare rigarono sulle guancie di Benji.
《Voleva proteggerti》 Sussurrò la donna.
Benjamin si alzò spazientito.
《Basta. Basta non voglio vedervi mai più. Sparite dalla mia vita. Tutti quanti.》
Il moro si diresse verso la porta.
《Ei, ma dove stai andando?》 Chiese suo "padre".
《Via di qua, ho un aereo da prendere》
... direzione, Milano.
《Sto arrivando amore mio.》 Sussurrò tra le lacrime.
《Arrivo mio piccolo Federico》
Eiii ragazze. Scusate per l'orario ma oggi sono uscita e non ho avuto tempo di scrivere.
Ve lo sareste aspettato un capitolo così?
Fatemi sapere nei commenti.
A domani, buonanotte😘💕
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Ho bisogno di te || Fenji
FanficMolte volte la vita causa brutti scherzi, ti fa crollare il mondo addosso facendoti perdere ogni briciolo di speranza. Spesso ci sentiamo persi, non riusciamo più a trovare la strada di casa, non riusciamo più a capire niente di ciò che è giusto e d...