Capitolo 89

753 60 5
                                    

Fede lo stava guardando con gli occhi iniettati dalla paura di perderlo.
Abbassò lo sguardo e la sua attenzione venne attratta da un piccolo foglietto blu attaccato con un nastrino colorato alla chitarra.
Lo prese e lesse il contenuto.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Ti svelo un altro dei miei sogni... Ho sempre sempre pensato a quanto
potesse essere bello vederti suonare quella chitarra. Lo faresti per me?

×Tato.
                                      da Dede♡

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

In quell'istante Benjamin si sentì una merda.
Si sentì uno schifo per come aveva trattato il suo fidanzato pochi minuti prima.
"Non sei nessuno"
Aveva pronunciato quelle parole senza neanche pesarne il significato.
Federico era ancora completamente nudo piegato su sè stesso sulla fredda plastica di quel pedalò mentre urlava di essere uno sbaglio e di non meritare questa vita.
Un'altra lacrima più amara rispetto alle altre rigò sul volto di Benjamin.
Come ha potuto farlo?
Lui che doveva proteggerlo, è stato il primo a farlo piangere.
Non se lo sarebbe mai perdonato.
Velocemente si alzò sfilandosi la calda felpa che si era portato da Milano e corse incontro al minore.

《Fede.》

Gli mise le mani sulle spalle per cercare di sollevarlo...il ghiaccio.

《N-Non to-toccarmi p-per f-favore.》Urlò.

La sua pelle era piena di brividi mentre il suo corpo continuava ad essere scosso dai sonori singhiozzi, senza sosta.

《Fede, la tua pelle è gelata.》

《N-Non i-importa. N-Non m'i-importa più n-nulla o-ormai.》

《Fede ti prego scusami. Sono un coglione, un emerito coglione. Non ho mantenuto la promessa.》

《L-Lasciami》Pianse ancora più forte il biondino.

Il moro non gli diede ascolto e lo sollevò dal pavimento.
Il biondino si dimenava, ma Benjamin era più forte di lui.
Lo portò dove erano seduti prima e lo strinse forte tra le sue braccia, sperando in qualche modo di riuscire a riscaldarlo.
Dopo qualche minuto passato ad agitarsi e a dimenarsi, Fede si rassegnò e si lasciò andare sul corpo di Benji respirando a mala pena.

《L-Lasciami B-Benjamin》

《Shh, ti prego cerca di calmarti. Non ti fa bene agitarti in questo modo.》

《B-Benjamin p-porca puttana l-lasciami.》

Ma il moretto continuò ad ignorarlo.
Lo strinse ancora più forte provando a trasmettergli quanto fosse dispiaciuto per tutte le cazzate che aveva detto.

《Mettiti questa per favore. Se continui a stare senza niente con questo freddo ti ammalerai.》

Disse infilandogli delicatamente le due maniche della felpa, per poi fargli indossare un paio di boxer e un pantalone della tuta.

《Voglio realizzare il tuo sogno.》

Gli sussurrò nell'orecchio.

《C-Cosa?》Singhiozzò il minore credendo di aver capito male.

《Voglio suonare qui, adesso, per te. Solo per te.》

《È n-notte fo-fonda. Sono le 22:30 p-passate e noi siamo m-molto lontani dalla costa. Fo-forse sarebbe meglio t-tornare.》

《Tranquillo piccolo, fin quando ci sarò io starai sempre al sicuro. Non devi temere niente e nessuno.》

Il biondino ricominciò di nuovo a piangere forte.

Ho bisogno di te || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora