Chapterღ 2

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L’ultima ora è dedicata a letteratura, ed è l’ultima cosa che mi rimane prima di uscire da quell’edificio. Un po’ mi pento di aver preso la decisione di tornare dietro i banchi di scuola, ma è un pentimento dato da una minuscola parte del mio cervello. L’altra parte, decisamente più grande, sa che ho fatto la cosa giusta. Diplomarmi è l’unica soluzione per poter avere un lavoro migliore di quello che ho in questo momento. Non voglio dipendere da mia madre per sempre, voglio essere indipendente ma anche aiutarla con le bollette e l’affitto della casa, ma soprattutto aiutarla a prendersi cura di Sophia. Mi faccio strada con Harry nell’aula di letteratura, andando a sedermi in seconda fila con lui, visto che sono gli unici posti liberi. In prima fila, nella colonna a fianco a noi, noto la carnagione ambrata di Wendy, e la treccia dorata dell’audace Doppia X. Sono tutt’ora sorpreso dai suoi cambiamenti così, chiedo ad Harry qualche informazione in più. 

- Non l’avevamo riconosciuta nemmeno noi all’inizio dell’anno scorso. Durante l’estate in cui tu te ne sei andato a stretto amicizia con John ed infine con Wendy, che ce l’ha presentata in seguito. C’è chi dice che si sia fatta aiutare da un chirurgo.. Sai liposuzione e altre stronzate simili. C’è anche chi dice si sia fatta rifare anche le tette.. – dice incurante.

- E tu ci credi? – chiedo quasi divertito.

- No.. Non lo so.. Ma ha due belle tette.. – dice maliziosamente.

- E tu come fai a saperlo? Te la sei.. – provo a dire trattenendo un ghigno divertito, visto che con Harry è quasi impossibile avere una conversazione che non riguardi discorsi simili.

- Oh no, magari! Quella non si fa toccare da nessuno. L’unico ragazzo che si sia mai avvicinato a Chelsie è stato praticamente John.. – dice ridacchiando.

- Stanno insieme? – chiedo curioso.

- A John non piace molto.. beh.. diciamo che non ha i nostri gusti.. – dice nervosamente.

Sono ancora più divertito dal suo strofinarsi il collo con una mano nervosamente. Vorrei ridergli in faccia ma cerco di trattenermi, soprattutto quando sento la voce della ragazza dalla treccia dorata che mi rivolge qualche parola. 

- John è gay.. e ah, Styles, togli pure il magari da quella frase, perché non mi sono rifatta le tette e non lascerei che un morto di fighe come te o il tuo amico mi toccassero.. – sorride sarcastica.

Dopo essersi girata e aver cancellato quella smorfia sarcastica dal suo viso rivolgo ad Harry uno sguardo divertito.

- Che caratterino.. – dico a voce alta, anche se non credo la ragazza interessata mi abbia sentito.

- Eh già.. – sospira divertito.

Spostiamo lo sguardo sulla cattedra, una volta che un professore vi posa sopra una valigetta in pelle nera e si affretta a presentarsi. 

- Bene ragazzi, io sono il professor White, il docente di letteratura. Nella mia ora studieremo e affronteremo i grandi classici della nostra letteratura.. Qualche nome di qualche grande letterato? Miss Morris? – dice, chiamando poi la ragazza dalla treccia dorata che ha prontamente alzato la mano.

- Shakespeare.. – suggerisce la ragazza.

- Sicuramente.. Altri? – gli sorride il professore.

- Wilde.. – suggerisco a bassa voce, ma il professore riesce a sentirmi.

- Wilde, certo! Poi? – chiede ancora.

- Mary Shelley.. – dice quella ragazza squadrandomi in uno sguardo di sfida.

- Jonathan Swift.. – dico guardandola fissa negli occhi con divertimento.

Mi sta forse sfidando per provare a sputtanarmi? Pensa veramente sia uno scimmione senza un briciolo di cultura? Ridacchio mentalmente a quest’ultima affermazione. Se è questo che pensa le darò del filo da torcere. Il resto della minuta classe del corso di letteratura ci guarda in silenzio, osservando e aspettando ansiosamente ogni minima mossa di uno e dell’altra.

HEARTS & GUNSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora