Chapterღ 32

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- Non fare così piccola, non vado mica in guerra.. – ci scherza su.
- Sai che più o meno è così.. –
- E’ anche questo che non voglio dover sopportare tutte le volte.. non voglio che ci sia una specie di addio tutte le volte che devo andare via. Odio gli addii.. – dice con più serietà.
- Rassegnati perché è così Lou. Non voglio avere il rimpianto di non averti detto qualcosa che avrei voluto dire, solo perché non sei tornato da.. non sei tornato. Quindi abituati agli addii. – mi correggo subito.
- Tornerei sempre da te piccola.. – mi sorride e mi schiocca un casto bacio sulle labbra.
- Loro sanno già di me e te.. Michael lo sospettava quando mi portò in quel posto. Lo hai ucciso per salvarmi Lou, lo sanno benissimo di noi.. quindi non dovresti temere di questo.. – sbuffo.

Sta assimilando pian piano le mie parole. Credo abbia capito che la sua paura che mi abbiano preso di mira sia infondata. E’ così da molto. Nel momento in cui Michael ci ha visto nella libreria della scuola già sapevano che dovevano prendermi di mira. Sono l’esca perfetta per attirarlo in un’ipotetica trappola, che lui voglia o no. 

- Facciamo che lasciamo che le cose abbiano il loro corso.. senza fretta o senza sentirci troppo spinti. Facciamo solo quello che pensiamo sia giusto fare, ok? – dico giocherellando nervosamente con la stoffa che ricopre il suo petto tatuato.
- Ok.. – si limita a dire.

Mi afferra il viso con una mano libera e lo avvicina al suo per baciarmi. Ha le labbra morbidissime, e sempre contornate da quel gusto fragola che lo caratterizza. La barba che gli incornicia il viso mi solletica il mento.

- Devo andare adesso.. – sbuffa contro voglia.
- Non ti azzardare a tornare ridotto come Niall.. – dico facendolo ridacchiare.
- Sai benissimo che me la so cavare.. – sorride.
- Si lo so, ma ho paura lo stesso. – ammetto prima che mi baci di nuovo.
- Allora fagli il culo e torna da me.. – aggiungo per eliminare un po’ di tensione.

Ridacchia divertito mentre io accenno un piccolo sorriso mordendomi il labbro inferiore. Mi lascia un altro casto bacio prima di riprendere in mano le chiavi della macchina e uscire da questo logoro scantinato. Giusto qualche istante dopo posso sentire la sua macchina sgommare via. Raggiungo Wendy e Niall in una delle camere dei ragazzi. Il biondo è a petto nudo, cosparso di lividi e sangue, derivato dalla spalla. Il viso è sfigurato e gonfio. Wendy preme delle garze ormai impregnate del tutto di sangue sulla ferita, nel vano tentativo di bloccare il sangue che ne sgorga fuori. Non sopporterei mai di dover essere così forte e di subire quella visione di Louis, ne sono sicura. La sola idea mi manda in crisi e potrebbe farmi mettere a piangere come una scema. Il biondo annaspa col respiro, facendo quasi fatica. Il petto si muove debolmente su e giù. Wendy ha gli occhi chiusi, lacrima, e sussurra fra se e se una continua cantilena mentre stringe la mano del biondo. Vorrei dirle che pregare in questo momento non le servirà, perché non esiste nessuno di così supremo da poterla aiutare, almeno questo è ciò in cui credo, ma mi sentirei un mostro senza cuore se rompessi la sua unica speranza. A distrarmi dai miei pensieri è l’incessante bussare alla porta del rifugio. Wendy si alza, mi guarda e corre ad aprire. Le mani sono imbrattate di sangue ma poco importa. La raggiungo affiancandola.

- Brandon cazzo era ora arrivassi! – dice nervosamente, trattenendo le lacrime.
- Wendy sono arrivato prima che ho potuto! Guarda che lo faccio solo per te! Di certo non va a mio favore salvare la vita di quel deficiente! Ora dimmi dov’è!? – risponde a tono alla ragazza.

Brandon è alto, dai capelli scuri è un leggero accento inglese. Non è sicuramente originario di New-York. E’ un ragazzo ben piazzato come può esserlo Zayn o Louis e un leggero accenno di barba scura gli riveste il viso. Ha un enorme dilatatore nero sull’orecchio destro e molteplici piercing sul viso. Ma in un college di medicina è permesso tenerli? La carnagione è pallida e gli occhi sono verdi molto scuri.

- Di là.. Prima porta a sinistra. – sbuffa con sarcasmo.

Il ragazzo mi lancia un’occhiata confusa e maliziosa. Più la seconda che la prima. Wendy corre in mio soccorso aggredendolo. Non capisco il perché di tutta questa ostilità tra i due.

- Ti conviene toglierle gli occhi di dosso Brandon. E’ roba di Louis.. – lo avverte freddamente.

Appena il ragazzo sente il nome di Louis abbassa lo sguardo. Sono confusa.. chi diavolo è questo Brandon? Ha paura di Louis o sono amici? Perché dalla telefonata di prima si direbbe vecchi amici, mentre ora si direbbe più la prima opzione. E cosa c’è tra lui e Wendy? Maledetta curiosità! 

- Forza, andiamo dal futuro cadavere.. –
- Brandon! – gli urla contro nervosa la mora.
- Calmati Wendy! Stavo solo scherzando! – sbuffa.
- Se non lo salvi diventi tu il futuro cadavere! – lo avvisa lei.

Non gli da il tempo di rispondere che si volta per raggiungere la stanza del suo ragazzo. Brandon mi lancia uno sguardo porgendomi la mano.

- Brandon. – si presenta sorridendo.
- Chelsie.. – dico confusa, prima che il moro si avvii nella stanza di Niall.

Gli scappa un sorriso quasi compiaciuto a vedere il biondo in quelle condizioni. Deve davvero odiarlo. Niall è bianchissimo in viso e suda freddo.

- Lui non mi mette le mani addosso Wendy! – dice il biondo con fatica.
- Sta calmo biondino! Mica ti stupro! Cerco solo di aiutarti! – ridacchia l’altro.
- Dateci un taglio.. tutti e due! – dice Wendy asciugandosi il viso.
- Porta fuori la tua amica! Sono sicuro che l’ultima cosa che vuole vedere è il suo ragazzo aperto in due! – mi guarda quel Brandon. 
- Ti amo, ok? – sussurra Wendy al biondo.
- Vieni Wendy.. lascialo lavorare in pace.. – le dico dolcemente portandola fuori e chiudendo la porta.

La ragazza corre a buttarsi sul divano scoppiando di nuovo in lacrime amare e singhiozzi. Mi affretto a seguirla e a offrirle una spalla amica su cui piangere e sfogarsi. Le urla di Niall che provengono dalla stanza non l’aiutano per niente a calmarsi.

- Bastardo! Lo sta facendo apposta! Lo sta aprendo in due senza avergli dato nessun anestetico o altro, potrei giurarci! – dice isterica.
- Si può sapere che c’è tra te e quel coglione? – chiedo confusa.

E vero, non lo conosco e non dovrei giudicarlo, ma il modo in cui sta giocando con la vita di Niall e da come mi ha guardata mi ha fatto capire subito di essere un coglione. Un coglione con una futura laurea in medicina, ma sempre un coglione. 


- Sono cose vecchie Chelsie.. Al mio primo anno di liceo lui faceva parte di questo stupido clan, e si era preso una cotta per me. Lo rifiutai perché ero già totalmente persa per Niall e lui lo sapeva. E’ solo un cazzone, un’irresponsabile idiota. Ha sempre creduto che sarei caduta fra le sue braccia perché naviga nell’oro, col giro di spaccio che ha! Lo odio. – dice fra i denti.
- L’importante è che salvi la vita a Niall, no? Su, calmati ora. – le dico abbracciandola.
- Odio sapere che prima o poi proverai tutta sta merda anche tu! Spero di cuore che non accada, ma accadrà anche a te. – mi dice lei.
- Wendy ti prego.. – sbuffo esasperata.
- Scusami Chelsie, ma sai che è così. Chiunque si metta con qualcuno di questi ragazzi è segnato a sopportare qualcosa di vagamente simile a questo. – 
- Non voglio più dover parlare di questa cosa! Se voglio correre il rischio è perché ne sono a conoscenza! Smettetela tutti di ripetermelo ogni cinque fottuti minuti! – sbotto esasperata.

Sono stanca davvero di questo discorso. Nell’ultima ora e mezza ne ho parlato fino alla nausea e ne sono stufa. So benissimo che potrei dovermi subire un qualcosa di simile a quello che prova lei in questo momento, ma voglio stare con Louis. Voglio che sia una parte importante ed essenziale della mia vita ora, così da chiudere per sempre con questa confusione che solo lui riesce a crearmi. So per certo che dovrò prendermi cura di lui. Tacere e curare tutte le sue ferite a malincuore. So di rischiare per la mia incolumità. Sam o chiunque altro cazzone potrebbe decidere di rapirmi un’altra volta, e magari stavolta riusciranno a portare a termine il lavoro prima dell’arrivo di Louis. So che rischio di chiudere il rapporto d’affetto che ho con mia madre, ma io sono fatta così. Amo l’odore dell’avventura e ancor di più l’adrenalina che porta il rischio, perché in fin dei conti questa storia di me e Louis è leggibile come un’avventura, un rischio enorme per entrambi. Ma io provo qualcosa per lui e lui ricambia questo, quindi perché non rischiare per essere felici? Io sono pronta a farlo. Dopo tutto quello che ho passato in vent’anni che vivo merito un briciolo di felicità, e so che quel ragazzo dagli occhi cristallini e le labbra di fragola possono regalarmela. So che lui ha la capacità di rendermi felice. Staremo a vedere come andranno le cose. Per il momento, nonostante il disastro di Niall e la disperazione di Wendy, mi sento come se fosse Natale e avessi appena ricevuto il regalo che tanto desideravo. Le farfalle mi divorano lo stomaco. Afferro bene i lembi del “ fine manica ” della felpa di Louis stringendola fra le dita e portandola al naso per annusarla. Odora del suo profumo, della sua colonia.

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