CHELSIE’S POV
Il viaggio in macchina è silenzioso, forse troppo, ma non sono ancora dell’umore giusto per avviare una conversazione. Gli ultimi due giorni, dove di nascosto abbiamo saltato scuola, sono stati fantastici. I giri in centro con Sophia, lo shopping, il luna-park.. come può tutto questo svanire per delle semplici chiacchere di corridoio? Come posso sentirmi così schifosamente male per questo? So che quello che si dice non è vero. Ovviamente non ho fatto nessuna liposuzione, men che meno mi sono rifatta il seno, eppure tutto questo mi ferisce in una maniera assurda. Non ho voglia della compagnia di nessuno per le prossime ore.. credo mi metterò a leggere una mia vecchia copia di qualche bel romanzo che ho già letto e strariletto vicino ad una finestra, con una calda tazza di thè al limone fumante. Ma a quanto sembra Louis non è nella stessa idea dei miei piani..
- Stasera usciamo. – dice, in un vano tentativo di farmi sorridere.
- Lou.. – mi lamento.
- So che preferiresti stare a casa da sola a fare chissà cosa.. ma non ti permetterò di chiuderti in te stessa per delle stupide voci senza senso! Quindi preparati.. alle nove sono da te. – dice, concentrandosi sulla strada.
- E dov’è che andiamo? – sbuffo.
- Ad una festa.. a patto che tu non scappi via in lacrime principessa.. – ridacchia.
Mi lascio scappare uno sbuffo divertito anche io a questa sua affermazione. Due feste, siamo stati insieme solo a due feste e sono state le più drammatiche della mia vita. Il gioco della bottiglia, la passeggiata dopo il suo ritorno.. scuoto il capo sorridendo al pensiero di quanto potevamo sembrare patetici e drammatici, quasi vivessimo in un romanzo. Accosta la macchina sul marciapiede di fronte a casa mia, spegnendo il motore. Scende ancor prima di me raggiungendomi. Una volta che sono fuori blocca il mio corpo tra il suo suv nero e il suo corpo. Istintivamente gli cingo i fianchi con le braccia e lo stringo a me, appoggiando la testa sul suo petto. Lui mi stringe a se, ricambiando il mio abbraccio e lasciandomi un bacio sui capelli.
- Cos’è successo prima con Zayn.. – chiedo, prima che lui possa ritirare in mezzo questa storia delle voci.
- Si è messo a parlare di me e te davanti agli altri e l’ho praticamente lavato spingendolo sotto la doccia. – ridacchia.
- Di me e te? – chiedo incitandolo con un sorriso.
- Stronzate per prendermi per il culo.. – ride ancora.
Si avvicina per baciarmi, posando le labbra sulle mie. Fragola, allora o ha fumato o è nervoso. Amo quel gusto sulle sue labbra, amo il modo in cui le muove contro le mie e come la sua lingua rincorra la mia perfettamente, quasi si completassero a vicenda. Ma più di tutto, amo il leggero pizzicorio sul mento che mi causa il contatto con la sua barba e i brividi che mi percuotono ogni volta che mi sfiora così.
- Devo andare adesso.. vengo stasera. – sorride.
- Devo aspettare così tanto!? – ridacchio baciandolo di nuovo.
Sorride divertito sulle mie labbra, e io sono sollevata che per un momento si aggiri la pace attorno a noi. Forse l’idea di andare alla festa non è così male quanto pensassi. Di certo non starei troppo a rimuginare su tutto, non avrei il tempo di pensare. E poi starei con lui tutta la sera a ballare e divertirmi.. credo proprio che andrò.
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HEARTS & GUNS
Fanfiction[Dal Chapterღ 25] - Tu non puoi aiutarmi.. sono io quello forte, quello che deve aiutare te. Tu non devi fare nulla.. – mi deride scherzosamente. - Un giorno avrai bisogno del mio aiuto.. – dico scherzosamente. - Tu dici? Io non credo. Per come sei...