Chapterღ 25

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Siamo ancora qui, dopo svariati minuti di silenzio. Siamo nella stessa posizione, nessuno dei due si è mosso. Il suo corpo rivestito solo dall’elastico tessuto dei boxer grigi, il mio, coperto solo dall’intimo bianco in pizzo. La mia schiena aderente al suo petto, e il suo viso sulla mia spalla, mentre osserva come osservo i segni sui suoi polsi. A dire il vero non è l’unica cosa che sto facendo. Diciamo pure che sono persa in alcuni pensieri, più che concentrata sui suoi polsi. Sto vedendo tutte quelle orribili immagini di me e quell’uomo svanire, frantumarsi. Che mi sta facendo quest’uomo, questo ragazzo? Mi sta forse guarendo dai miei mali? Com’è possibile? Non voglio rovinare l’atmosfera dolce creatasi attorno a noi con questi pensieri, con questi dubbi. Louis mi fa bene, punto. Louis è ciò di cui ho bisogno, ciò che può salvarmi. Sta allungando una mano per non farmi annegare nel mio mare di desolazione, lo fa per salvarmi. E’ stato decisamente fantastico sentirgli dire che si è ripromesso di salvarmi, anche se un lato del mio cervello lo prende come se gli facessi solo pietà, nient’altro. Cerco di reprimere, o meglio uccidere definitivamente quella parte, forse troppo realistica. Preferisco illudermi che sia vero che si sia affezionato a me. Mi è difficile credere molto alle sue parole, forse perché di carattere sono così, un po’ troppo diffidente, ma voglio dargli la possibilità che dica il vero e che per lui sia importante. Scuoto leggermente, quasi impercettibilmente, la testa e sbatto un paio di volte gli occhi, quasi a dovermi riprendere da un piccolo stato di trans. Osservo meglio i suoi polsi. Un segno lungo cinque o sei centimetri percorre verticalmente il suo polso, a meno di mezzo centimetro da una grande vena molto visibile ad occhio nudo. Lo percorro leggermente con un dito attirando la sua attenzione.

- Era passata solo una settimana dalla morte di JJ.. – si spiega, dandomi un bacio su una tempia.

- Non ti sto giudicando. – lo rassicuro.

- Perché non lo fai? – chiede stranito.

- Perché tu non lo hai fatto con me quella sera, quando ti ho raccontato tutto. E poi io non voglio giudicarti Lou.. voglio provare a capirti ed aiutarti.. – dico, non alzando mai lo sguardo su di lui.

- Tu non puoi aiutarmi.. sono io quello forte, quello che deve aiutare te. Tu non devi fare nulla.. – mi deride scherzosamente.

- Un giorno avrai bisogno del mio aiuto.. – dico scherzosamente.

- Tu dici? Io non credo. Per come sei ora, nemmeno una mosca avrebbe paura di te “ Bad Girl ” – ridacchia divertito.

- Sei uno stronzo.. – dico guardandolo e soffocando un sorriso.

- Mai detto il contrario piccola.. – sorride compiaciuto.

- Pensi che io non abbia il coraggio di fare quello che fai tu? Di vivere la tua vita? –

- Sei solo una ragazzina in cerca di avventure piccola, non riusciresti mai ad affrontare una qualsiasi sfumatura della mia vita.. La mia vita non è un romanzo, è pura e spietata realtà.. – ammette.

-Non è vero! Io dico che un giorno sarai tu quello da salvare.. e allora vedrai quanto sono forte.. – dico sicura voltando il capo.

- Lo vedremo.. – dice sarcastico.

Mi stringe più forte a se, portando a nascondere il viso nei miei capelli. Resta qualche minuto in silenzio, ancora.

- Ho voglia di assaporarti piccola.. di poter marchiare ogni centimetro di questo corpo con un bacio.. – soffia sul mio collo.

- E perché non lo fai? – mi lascio sfuggire mordendomi il labbro.

- E’ quello che vuoi? –

Volto capo senza rispondergli, premendo le labbra sulle sue per baciarlo. Posso sentire il braccio che mi cinge i fianchi premermi ancora di più a lui, mentre con la mano libera accarezza il mio corpo. Come posso già iniziare a sentirmi in uno strano stato confusionale? Ho i brividi, il suo tocco mi mette i brividi, il suo caldo respiro lo stesso mentre sfiora la mia pelle. Il mio corpo si rilassa del tutto quando sento la sua mano posarsi sul mio seno, coperto dal tessuto bianco, mentre mi bacia. Posso sentire un formicolio piacevole percorrermi la spina dorsale mentre tutte le immagini orribili, i pensieri sfossanti si frantumano sotto l’accrescere di piacere in quei brividi. Lo stringe delicatamente, prima di far scendere la calda e morbida mano più giù, fino all’interno della coscia. Le sue labbra non mollano la presa dalle mie. Mi scappa un gemito dalle labbra quando mi tocca da sopra il tessuto delle mutandine.

HEARTS & GUNSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora