Il sole brilla come non mai in questa mattinata d’ottobre. Gli alberi tendono già ad avere una chioma leggermente marroncina mentre qualche piccola folata di vento spezza qualche foglia secca portandola con se. Un nuovo anno al liceo sarà la distrazione giusta dopo l’intero anno passato a casa. Troppe cose sono successe in questi 365 giorni. Troppe perdite, troppo dolore, troppe cose a cui pensare per non ripetere più sbagli così grandi. Parcheggio nel parcheggio appena fuori il grande edificio grigio, prima di raggiungere i miei vecchi amici al loro solito posto. Mi guardano un po’ sorpresi, forse per il semplice fatto che non si aspettavano sarei tornato, ma qualche istante dopo sorridono, accogliendomi calorosamente.
- Guarda un po’ chi si rivede.. Era ora che ti rifacessi vivo! – sorride il ragazzo dai capelli biondi.
- Che ci fai qui? – chiede il ricciolino.
- Cerco di tornare alla mia vita di sempre, no? – dico con nonchalance.Era quello che i miei vecchi amici mi avevano sempre consigliato di fare. Dovevo riprendere in mano la mia vita, proprio da dove l’avevo lasciata tempo fa. Dovevo riprendermi i miei vecchi amici, la mia solita routine, tutto. Dovevo solo rimontare in sella. I loro sguardi sono particolarmente comprensivi e pensierosi sulle parole che ho appena proferito. Voglio sapere cos’è successo in tutto questo tempo che sono mancato, voglio sapere tutto, anche se la sola idea di riaprire quella ferita brucia immensamente.
- E’ bello che tu sia tornato! Ci mancavi capo.. – ridacchia Liam mettendomi una mano sulla spalla.
- Che hai fatto in tutto questo tempo? – chiede il ricciolo.
- Ho portato Sophia e mamma lontano da qui. Siamo stati in Arizona per un po’.. – dico quasi facendo spallucce.Lo sguardo dei miei più cari amici è comprensivo nei miei confronti, quasi amorevole. Siamo sempre stati così uniti, così inseparabili. Siamo cresciuti con tutta quella merda insieme, e ogni avversità ci ha reso più forti, fino a quel miserabile periodo scuro che ha preso in mano la mia vita. Ma devo smetterla di pensarci. Sono tornato per vincere la mia guerra, ma soprattutto per vendicarmi. Scuoto il capo accordando i miei pensieri, focalizzandomi sul cosa sia successo in quest’anno di assenza da parte mia.
- Che è successo in quest’anno in qui non c’ero? – chiedo, prendendo la sigaretta che Zayn mi porge gentilmente.
- Niente di che a dire il vero. I figli di puttana hanno dichiarato tregua. C’è stata qualche piccola rissa, nulla di che.. – dice il moro facendo spallucce e accendendosi un’ennesima sigaretta.
- Abbiamo trovato un nuovo rifugio. Lo abbiamo sistemato e rimesso a nuovo. – aggiunge Liam.
- Nuovo rifugio? – chiedo sorpreso.
- E’ una cantina enorme posta sotto un vecchio edificio decadente nella periferia. E’ carino e decentemente vivibile in caso di necessità. Ad ogni modo è sicuramente molto più ospitale del vecchio andato in fiamme..– spiega Harry.
- Andato in fiamme? – chiedo sorpreso.
- Sam ha letteralmente dato fuoco al vecchio rifugio, quando sei partito, insieme a tutti quei coglioni che gli vanno dietro. – spiega Niall ulteriormente.
- Perché non mi avete chiamato? – chiedo confuso.
- Non si era fatto male nessuno, non volevamo darti ulteriori preoccupazioni o che.. – spiega Liam.Sono così confuso, furioso e sorpreso da tutto questo. Prendo altri due lunghi tiri dalla mia sigaretta prima di buttarla e mettere in bocca una piccola caramella alla fragola, mia vecchia abitudine.
- Ad ogni modo ora basta pensare al passato! Guardiamo al presente.. – suggerisce il moro.
- Credete che Sam sappia del mio ritorno? – chiedo ai ragazzi, che ci pensano un po’ prima di rispondere.
- Probabilmente a breve lo scoprirà, cosa che ci farà rimettere in gioco, no? – sorride il ricciolino.
- Probabilmente. – mi limito a dire, consapevole che la guerra sta per ricominciare.
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HEARTS & GUNS
Fanfiction[Dal Chapterღ 25] - Tu non puoi aiutarmi.. sono io quello forte, quello che deve aiutare te. Tu non devi fare nulla.. – mi deride scherzosamente. - Un giorno avrai bisogno del mio aiuto.. – dico scherzosamente. - Tu dici? Io non credo. Per come sei...