- Sai tesoro, Sammie è un festaiolo proprio come te! – sorride mia madre.
- Davvero? – chiedo, mantenendo lo sguardo sul mio piatto.
Mamma si è davvero applicata molto intensamente per questa cena. E’ un’ottima cuoca davvero. Sammie è di fronte a noi. I piatti di tutti e tre sono praticamente vuoti. Lascio un sospiro di sollievo quando mamma si alza per sparecchiare.. questa condanna sembra essere quasi finita grazie a Dio! Mamma e Sammie non hanno fatto altro di parlare di lui, mamma poneva le domande per me e lui rispondeva. Come se mi interessasse davvero se ha animali, quante ragazze ha avuto, che film preferisce, il suo colore preferito.
- Vengo spesso qui in zona.. ho degli amici che vivono qui e ogni tanto, qualche week-end vengo a far baldoria. – sorride finendo il sorso del suo vino.
- Qualche week-end? Forse intendevi tutti i week-end! – ridacchia mia madre.
- Eppure ho come la sensazione di averti già vista.. – dice fissandomi e sorridendo.
Allora non sono l’unica idiota a pensare di aver già interagito con questo ragazzo, direttamente o indirettamente che sia.
- Forse.. non lo so. – dico vaga distogliendo lo sguardo.
- Oh ora mi ricordo! Ti ho vista a quella festa nel seminterrato.. quello vicino alla vecchia stazione ferroviaria.. – sorride colpevole.
Ci metto qualche istante a mettere a fuoco le idee, qualche istante a riordinare i pezzi. Non c’è mai stata nessuna festa in nessun fottuto seminterrato, e quello di cui parla lui è dov’è praticamente sepolto il cadavere di Michael. Sbianco all’istante irrigidendomi quando capisco chi ho davanti. E’ mia madre a chiamarlo Sammie allora, non è di certo il suo fottuto nome..
- Sam? – chiedo in un sussurro.
- In carne ed ossa Chelsie.. – scherza, per mia madre credo, ma so che sotto sotto è serio.
Nella piccola sala da pranzo cala il silenzio. Mamma è intenta a passare lo sguardo da me a Sam, che mi guarda compiaciuto mentre io sono leggermente scossa. Che ci fa qui? Che vuole da me? Sa di me e Louis? Sicuramente si.
- Sentite, vi posso abbandonare qui per giusto cinque minuti? Voglio andare in cantina a prendere il servizio bello di tazzine da caffè.. non lo usiamo quasi mai! Intanto Chelsie, porta Sammie in salotto! – sorride.
Lo sta davvero facendo? Davvero non riesce a capire che me la sto facendo addosso sapendo di avere un pazzo ventitreenne in casa che vuole uccidere il mio ragazzo e ciò che lo circonda? Non ci credo! Provo a fermarla con banali scuse, ma lei riesce comunque a svignarsela dopo averci “ spinti ” in quel dannato salotto! Mi siedo sul divano, Sam fa lo stesso al lato opposto.
- Che cosa vuoi? – chiedo schietta.
Cerco di fingermi forte e coraggiosa, è ciò che mi riesce meglio. Questo stronzo non mi vedrà debole, non ora.
STAI LEGGENDO
HEARTS & GUNS
Fanfiction[Dal Chapterღ 25] - Tu non puoi aiutarmi.. sono io quello forte, quello che deve aiutare te. Tu non devi fare nulla.. – mi deride scherzosamente. - Un giorno avrai bisogno del mio aiuto.. – dico scherzosamente. - Tu dici? Io non credo. Per come sei...