Chapterღ 80

364 18 4
                                    

- Brucia cazzo! Toglimi questo coso di dosso! – quasi mi ringhia contro.

- Smettila e stai zitto, okay!? – ribatto seccata continuando a disinfettare le sue nocche.

Riesco a zittirlo per pochi minuti, dopo tutto il tempo che ha passato a lamentarsi come un bambino. Quante volte ho visto, descritto, rivissuto questa scena? Lui seduto sulla tazza chiusa del water, io in piedi davanti a lui a disinfettarlo e a prendermi cura di lui. Ormai ho perso il conto e ciò fatto l’abitudine.. ma soprattutto, inspiegabilmente, è stata una delle cose che mi è più mancata, prendermi cura di lui.

- Perché non sei col tuo ragazzo? Dovevi essere al ballo con lui ora.. – si lamenta malinconicamente.

- Luke non è più il mio ragazzo.. – spiego con semplicità, un po’ dispiaciuta per il biondo occhi azzurri e per come deve soffrire per colpa mia.

- Perché? –

- Perché di si Lou.. – sospiro.

- Perché?! – insiste.

- Perché tu non ti arrenderai e continuerai a provare a farmi tornare da te e lui l’ha capito, come ha capito che io prima o poi cederò. – ammetto sbuffando.

- Tornerai da me? – sorride speranzoso.

- Forse.. dipende.. – sbuffo divertita.

- Chels? – sbadiglia.

- Mmh? –

- Sei ancora mia vero? Intendo.. si io intendo.. mia? – chiede speranzoso.

- Non mi ha mai toccato in quel modo Lou.. – dico accennando un sorriso

- Lo avrei ucciso altrimenti! – dice serio.

- Lou! – lo sgrido divertita.

- Sono un assassino Chelsie.. Ho ucciso un uomo nemmeno venti minuti fa.. sono un pericolo! – ride.

- Tu hai bisogno di dormire ora.. e ne ho bisogno anche io.. – sbuffo, sistemando tutto l’occorrente per medicarlo e uscendo dal bagno aiutandolo.

- Dormi con me? – chiede quando lo faccio sedere sul letto.

- No Lou.. – sospiro.

Mi accuccio per terra per slacciargli le scarpe, mettendole di fianco al comodino con i calzini. E’ troppo ubriaco per potersi spogliare da solo. Mi sta fissando come se non stesse capendo nulla di quello che faccio o che diciamo. Mi alzo appena iniziando a slacciargli il primo bottone dei pantaloni.

- Mi sposerai Chels? – chiede afferrando le mie mani con le sue.

- Smettila Louis. E’ tardi, sei ubriaco e non voglio più parlare di questa stronzata del matrimonio! – ribadisco seccata e stanca.

- Quel è il problema? Perché no!? Mi ami, io ti amo.. dobbiamo sposarci! – dice in un tono offeso dettato dall’alcol, anzi, quasi tutto ciò che dice è dettato dall’alcol.

- Smettila, io non ti sposerò Louis.. o almeno non finché continuerai a chiedermelo da ubriaco o come ultima risorsa.. quindi piantala, la mia risposta sarà sempre e solo no. – dico cercando di trattenermi dal non ridere per la sua espressione.

HEARTS & GUNSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora