E’ stato il viaggio di ritorno più lungo della mia vita. Troppo silenzio, troppa tensione.. Che giornata assurda. Nulla, fottutamente nulla è andato per il verso giusto. Prima stupide voci sul mio conto, poi la lite con mia madre, Wendy che di punto in bianco vuole partire per la Georgia.. ci mancava solo un incontro ravvicinato con Sam! Non ne posso più, ho la testa che è pronta ad esplodere, un po’ per la sbronza completamente estintasi con l’arrivo di Sam, un po’ per tutto il resto. Devo a Louis delle spiegazioni sul litigio di mia madre lo so. Prendo qualche istante per riflettere, per trovare le giuste parole mentre lui parcheggia la macchina sul lato opposto della strada da dov’è casa mia. Non parla, spegne solo il motore prima di mettersi a guardare fuori dal finestrino. Prendo un bel respiro prima di iniziare, come se questo potesse in qualche modo infondermi forza.
- Da un po’ mia madre si è messa in testa che io debba avere il ragazzo. Quando aveva la mia età lei era già sposata e vorrebbe almeno che io avessi qualcuno al mio fianco. Ecco il perché della cena con Sam, e del perché si ostini a farlo entrare nella nostra vita. Sam le ha fatto credere di essere un bravo ragazzo, che lavora per pagarsi l’università di medicina.. insomma, un ragazzo ok. – comincio sospirando.
Sento i suoi occhi su di me, ma non ho il coraggio di guardarlo. Mi sento male, perché tutto questo non doveva accadere, non oggi almeno. Mi sento come se stessi per camminare su una corda sospesa nel vuoto. Ho così tanta paura di perdere l’equilibrio, di perdere lui..
- Caroline non è cattiva.. solo crede in determinate cose che la nostra relazione non ha rispettato.. – dico più nervosa.
- Tipo? – chiede, e il tono suona freddo e arrabbiato.
- Il sesso prima del matrimonio ad esempio..–
Riesco a lanciargli solo un breve sguardo, prima di tornare a guardare fuori il finestrino. Mi asciugo una lacrima alla svelta prima di continuare.
- Non so cosa le abbia detto Sam, ma di certo ti ha fatto sembrare ciò che non sei ai suoi occhi. Per non parlare che oggi, quando mi hai portato a casa, ci ha visti.. e abbiamo litigato. – sospiro alzando al cielo gli occhi per non crollare e piangere per l’ennesima volta in questa schifosa giornata.
- L’ho supplicata di darti una possibilità.. ma quando le ho detto che sono innamorata di te e ciò che abbiamo fatto lei si è arrabbiata di più. Vuole che io tagli ogni tipo di rapporto con te, ma io non voglio farlo. – piagnucolo.
- Chels.. – sbuffa esausto.
- Quello che stava dicendo Sam è che se semplicemente lei venisse a sapere che sono uscita stasera, che ti ho rivisto, mi odierebbe.. anche se non credo che possa odiarmi più di così.. –
- Vieni qui.. – dice, slacciandosi la cintura.
Lo guardo per qualche istante prima di slacciarmela anche io e raggiungerlo. Mi siedo a cavalcioni sulle sue gambe e appoggio il viso sulla sua spalla.
- Scommetto che lei non ti odia. Infondo non sono così buono, così bravo come dici tu piccola. Sta cercando di proteggerti, perché ti ama non perché ti odia. – dice accarezzandomi i capelli.
- Come puoi difenderla? Ti sto dicendo che lei ti odia, che non ti conosce ma ti sta etichettando come un delinquente buono a nulla e tu difendi questo suo odiarti! – chiedo allucinata alzando il viso dalla sua spalla.
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HEARTS & GUNS
Fanfiction[Dal Chapterღ 25] - Tu non puoi aiutarmi.. sono io quello forte, quello che deve aiutare te. Tu non devi fare nulla.. – mi deride scherzosamente. - Un giorno avrai bisogno del mio aiuto.. – dico scherzosamente. - Tu dici? Io non credo. Per come sei...