Chapterღ 56

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- Salve Caroline, cercavo Chelsie.. è qui, vero? – sento dal piano di sopra.

- Oh Wendy, tesoro. E’ in camera sua. Raggiungila pure.. – le dice cordialmente mia madre.

- Ah, quasi dimenticavo. Questi sono per lei Caroline. So che è la sua marca di cioccolatini preferita. Mio fratello è stato fuori città con degli amici ieri e me li ha portati, così ho pensato subito a lei. – sembra sorriderle Wendy.

- Oh tesoro non dovevi disturbarti! Avanti, entra pure e va da Chelsie.. – dice felice mia madre, credo sia felice per la prima volta in tutto oggi.

Sento i passi di Wendy salire le scale, li sbatte apposta per farmi sentire che arriva, esattamente come fa sempre. Chiudo il libro di biologia dal quale stavo ripassando, alzandomi per riporlo sulla mensola. Da quando mi sono svegliata stamattina mia madre non mi ha nemmeno rivolto mezzo sguardo. Si è preparata la colazione e il pranzo da sola, come se io non dovessi essere in casa e ha passato tutto il resto del giorno al telefono. Io sono rimasta in camera mia, non ho mangiato ne le ho rivolto la parola, sono scesa solo per prendere una bottiglia d’acqua e portarla qui. Infondo nemmeno vorrebbe che fossi qui, perché infastidirla con la mia presenza di sotto? Non ho mai visto i suoi bellissimi occhi azzurri così freddi e arrabbiati come ieri, come oggi. Wendy apre la porta della mia stanza mentre io sono persa a pensare davanti a una vecchia fotografia che tengo fra le mani. La riposo subito sulla scrivania e mi siedo al centro del letto mentre la mora chiude la porta.

- Che succede in questa casa? – chiede subito, posando sulla scrivania la borsa e il cappotto e sedendosi su una sedia li vicino.

- Cioccolatini tattici? – le sorrido.

- Tua madre stravede per me ed è sempre così gentile.. e poi Louis mi ha detto che c’è molta tensione tra voi in questo momento.. un po’ di cioccolato aiuta sempre! –

- Hai parlato con Louis? – chiedo.

- La vera domanda è: Louis ha parlato con me? – ridacchia dando un tocco drammatico alla frase.

- Che ti ha detto? – ridacchio con lei.

- Mi ha chiesto di fare un salto da te per parlare.. gli ho detto che era già nei miei piani pomeridiani parlare con te! Devo parlarti di una cosa e tu hai bisogno di sfogarti con me! – sorride.

Sbuffo mentre lei ridacchia ancora. In un certo senso sono felice che lei sia qui, senza che io abbia dovuto chiederglielo, solo per parlare, per sfogarci l’un l’altra. Forse è questo il vero significato dell’amicizia, quella vera. Esserci senza il bisogno che sia l’altro a chiedertelo. Esserci per qualsiasi cosa, bella o brutta che sia. Decido che è giusto  e che è quello che voglio fare, dare libero sfogo ai miei pensieri, cercare consigli e aiuto da Wendy. Troppe cose si fanno spazio nella mia mente e hanno bisogno di uscire prima che la mia scatola cranica esploda. La lite con mamma, Sam, Louis.. Wendy e quella fottuta Georgia!!

- Quindi da cosa vuoi che cominciamo, dai miei problemi con mia madre o dal tuo viaggetto in prima classe per la Georgia? – chiedo sarcastica, lasciandola senza parole.

- Chi te lo ha detto? – chiede spontaneamente, anche perché infondo conosce la risposta.

- Come diavolo ti permetti di anche solo pensare di andartene senza dirlo a me!? Alla tua migliore amica!? – sbotto, ignorando la sua precedente domanda.

HEARTS & GUNSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora