- Cazzo quante volte ti abbiamo detto di non coinvolgere nessuno in questa cosa? Lo facevi ancora prima che partissi! Devi tenere la bocca chiusa! – ringhio irritato.
- E’ la mia migliore amica e voleva sapere.. – si giustifica.
- E vuoi così bene alla tua migliore amica da assicurargli una bellissime fine, giusto? Vuoi farla affogare nella merda come noi tutti vero? –
- Non è colpa mia se sei finito in questa merda e ci hai trascinato tutti gli altri! – ribatte infastidita.
- Ehi, ragazzi basta.. – interviene il biondo.
- Stai facendo la stessa cosa Wendy, la stessa fottuta cosa. Ora ho solo una persona in più a cui dover pensare, prima che la facciano fuori! – ribatto.
- So badare a me stessa da sola.. – interviene Chelsie.
Abbasso lo sguardo su di lei. Il suo viso esprime collera, rabbia, non so se nei miei confronti o in quelli di Wendy. Forse più nei miei che nei suoi. Dev’essere arrabbiata con me ancora per ieri, per quel bacio. Cerco di scrollarmi via il pensiero di ieri, prima che il ricordo del suo viso spaventato mi faccia indebolire. Ieri è tornata la Chelsie della sera della festa. Quella ragazza bellissima, ma impaurita e addolorata, quasi inseguita da qualcosa che non le da pace. Quella ragazza che ho promesso a me stesso di proteggere, dopo aver visto i suoi occhi verdi a pagliuzze castane pieni di dolore e paura. Ma questa mattina sembra essere tornata la solita Chelsie, quella audace che non mi da tregua.
- Non farmi ridere.. – dico malamente, soffocando una risata nervosa.
- Le ho detto io di portarmi al rifugio.. e le ho detto che volevo esserci anche io con voi.. non è colpa sua! – dice in difesa dell’amica.
La cosa che più mi fa arrabbiare è la possibilità che Wendy le abbia detto qualcosa del mio passato, qualcosa che non si è fatta scrupoli di raccontare a John. Non voglio che Chelsie sia in mezzo a questa storia, e non voglio nemmeno che sappia qualcosa di me e del mio passato. Penso ai suoi occhi impauriti e a come ho promesso di proteggerla. Ma come posso farlo se lei acconsente a mettersi in questi casini? Insomma, cazzo, perché deve rendere sempre tutto più difficile?! Tutta colpa di Wendy. Non mi infastidisce più di tanto che lo abbia detto a John, se devo essere sincero, so che non muoverei un dito se qualcuno gli volesse fracassare una pallottola in testa, ma farei un casino se succedesse qualcosa a Chelsie. Non perché mi importi di lei, credo, ma perché semplicemente lei non è parte di tutto questo male che mi circonda, che ci circonda. E’ una cosa stupida detta così, perché, ora che ci penso, anche John non c’entra un cazzo, ma per quel poco che lo è, è un uomo e mi sarà utile, sempre non sia davvero una mezza checca, anche se non si direbbe.
- Che cazzo di problemi mentali hai per chiederle una cosa del genere? Non si parla di semplici risse Chelsie, ma di armi e gente che muore.. – dico allucinato dalla sua confessione.
- Lo so.. – dice incurante, mentre il resto del gruppo è scioccato quanto me.
- No, non credo tu te ne renda conto.. – ammetto ridendo nervosamente.
- Sono più forte di quello che credi.. – dice guardando i basso, le sue mani chiuse in pugni.
- Da quello che ho potuto vedere non si direbbe.. – dico, guardandola con aria di sfida.
- Sei uno stronzo Louis! – ringhia prima di correre all’interno dell’edificio.
Mi porto una mano alla fronte scuotendo il capo. Perché a me?
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HEARTS & GUNS
Fanfiction[Dal Chapterღ 25] - Tu non puoi aiutarmi.. sono io quello forte, quello che deve aiutare te. Tu non devi fare nulla.. – mi deride scherzosamente. - Un giorno avrai bisogno del mio aiuto.. – dico scherzosamente. - Tu dici? Io non credo. Per come sei...