HEARTS & GUNS

Chapterღ 74

L’aria della fine dell’inverno si sente prima del previsto quest’anno. Un ultimo freddo mese e poi sarà primavera. I fiori cresceranno colorati e profumati, insieme al verde dei prati e delle chiome degli alberi. Nonostante la luminosità e la rara presenza del sole non fa così caldo come si pensa.

A scuola sono iniziati i preparativi per il ballo di San Valentino. L’intera scuola è tappezzata di nauseanti cuoricini rossi. Qualche ragazza del primo anno ha pure proposto un iscrizione per decretare il re e la regina dei cuori a scuola. Una cosa totalmente ridicola. Se vado? Certo, ma non con chi pensate voi. Lui è sparito dalla mia vita due mesi fa, o meglio mi ha allontanato. Ero disposta a perdonarlo per quelle stronzate dette a quel Ranch, lo amavo, è normale che volessi averlo al mio fianco e che lo avrei perdonato. Ma lui non mi ha voluto. Ha ucciso Sam, è svenuto dopo tutti quei colpi subiti e dopo aver perso tutto quel sangue, e quando si è risvegliato in ospedale mi ha fatto mandare via. Ha detto che non merito una vita così, che non si rimangiava niente di quelle fredde parole benché fossero la sola verità. Non ha voluto integrarmi nella sua vita, e io non potevo obbligarlo a farlo.

Se ho sofferto? Tantissimo, il che è totalmente ridicolo. Siamo stati insieme tre fottute settimane. So che sembra di più, ma sono solo tre settimane, ventuno giorni, cinquecento quattro ore, trentamila duecentoquaranta secondi, sempre che la matematica non voglia sfottermi. E’ ridicolo il solo fatto che abbia passato lo stesso lasso di tempo in camera mia, a piangere. Mi ci è voluto un po’ per mandare giù il nodo, per capire che forse potevo andare avanti anche senza di lui.

Ora? Ora sto bene. Non sono sola e non andrò a quel ballo da sola. Luke mi porterà a quel ballo. Lui è stato l’unico ad esserci per me al mio ritorno. Mi ha ascoltato, capito, consigliato.. ora stiamo insieme da quasi un mese. Dice di amarmi. Mi ha fatto conoscere i suoi genitori, persone deliziose. Mia madre è contentissima di Luke. Lo trova un bellissimo e intelligentissimo ragazzo, l’ideale per sua figlia.. ovviamente lo ha visto senza piercing, altrimenti Luke non sarebbe tutto questo, chiariamolo. Abbiamo una relazione normale, come quella che hanno quasi tutte le ragazze della mia età. Luke è premuroso, dolce e affettuoso. Mi piace stare con lui, anche se non è Louis. Non c’è quell’intesa da continuare a sfottersi a vicenda, non c’è aroma dolce di fragola, non c’è quella folle paura del vivere giorno per giorno senza un domani, mentre ci si ama alla follia. Luke è un mondo totalmente diverso da quello sgangherato e movimentato di Louis.

Che ne è stato degli altri? Beh. Liam si è ripreso subito dopo lo sparo. Ora sta con una ragazza di nome Jiuliette, o Jiulie, come la chiama lui. Sembrano felici. Harry e Zayn in fin dei conti non stavano poi messi così male, se la sono cavata con qualche punto, come Liam. Loro sono entrambi spariti con Louis, fuori città, chissà dove stavolta. Niall è stato il caso più complicato e miracolato di tutti. Ha tenuto duro fino alla fine. Wendy mi ha detto che, quando Louis mi ha cacciata dall’ospedale, lo hanno messo in coma farmacologico per ben due settimane, prima che si svegliasse come se nulla fosse successo. Il biondino si è ripreso miracolosamente, dopo aver rischiato la morte sicura. Ora lui e Wendy sono a Parigi. A fare cosa? La loro luna di miele. Due settimane fa hanno detto si davanti ad un funzionario del comune, davanti ai pochi amici presenti e ai pochi membri delle famiglie. E’ stata anche l’ultima volta che ho visto Zayn. Non so quando i due piccioncini torneranno, sempre che torneranno. Niall ha una casa a Mulligar, vicino ai suoi e so che avevano in mente di trasferirsi li. Per quanto soffra per il fatto che non avrò qui la mia migliore amica, di certo non sarò così egoista da privarle la sua nuova vita e tutte le sue sfumature.

E di Sam? Di lui nessuna traccia. Louis gli ha sparato in centro schiena. Quando ce ne siamo andati sembrava morto. Due ore dopo Harry e Zayn sono tornati per controllare. Il suo cadavere non c’era.