Chapterღ 43

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LOUIS’S POV

- Bene ragazzi, per oggi è tutto. Potete andare. – sorride il professor White congedandoci.

Il fatto che Wendy sia ancora appiccicata al culo di Niall al rifugio è solo un vantaggio temporaneo di cui approfitto volentieri. Da questo posto posso sentire tutto quello che Chelsie e quel coglione si dicono, anche se le ho promesso che non interverrò più. Non so quanto ancora resisterò prima di infrangere la promessa. Quel lecca culo australiano ci sta davvero provando spudoratamente con Chelsie, e non so quanto resisterò, anche qui, prima di spaccargli la faccia a suon di pugni. I due si alzano e raccolgono le loro cose continuando a scherzare, mentre io mi alzo e aspetto lei. Quando Luke mi passa davanti mi saluta con un cenno della mano, e io ricambio col sorriso più falso del mondo. Quando Chelsie se ne accorge mi tira una dolce pacca sullo stomaco prima di ridacchiare e scuotere il capo.

- Devo andare a prendere Sophia a scuola.. vieni con me? Andiamo a mangiare qualcosa insieme.. – propongo.

- Si volentieri.. – mi sorride.

Cammina avanti a me mentre ci dirigiamo verso l’uscita, quando una voce adulta e composta mi blocca, facendo voltare entrambi.

- Signor Tomlinson, potrei parlarle qualche secondo? In privato se non le dispiace.. – sorride lanciando uno sguardo d’intesa a Chelsie.

- Ti aspetto fuori.. – dice piano.

Annuisco e la guardo mentre esce senza voltarsi. Dio che culo che ha! Ed è mio, il mio culo!

Mi volto verso il professor White un po’ scazzato. L’ultima cosa che voglio è perdere tempo con le sue inutili prediche sul mio comportamento di ieri.

- Senta io non vorrei sembrarle sgarbato o stronzate simili. Devo andare a prendere mia sorella a scuola e non ho voglia di sentirmi delle prediche sul mio comportamento scorretto di ieri. Le chiedo scusa. Ora posso andare? – sbuffo.

- Veramente non è di questo che voglio parlarti. Sarò molto onesto con te Louis, non mi piaci, non mi piaci per niente. Hai un atteggiamento sfacciato e menefreghista nei confronti di me e della mia lezione, ma è anche vero che sei uno dei miei migliori alunni. –

- E a cosa dovrebbe portare questo discorso? – chiedo ironico.

- Sai Louis, io posso sembrare un’idiota di primo impatto.. ma non lo sono. Io non so di preciso che affari loschi trami coi tuoi amici, e nemmeno mi interessa saperli se non vuoi parlarmene, ma penso che tu stia trascinando con te delle persone che non merito il tuo schifo. Non so se riesco a spiegarmi bene.. – dice con strafottenza.

Sta parlando di Chelsie? Perché sono pronto a spaccare la faccia anche a lui se si intromette nei miei affari, nella mia vita o nella sua. Chi diavolo è per venire a farmi la predica se è giusto o no che io stia con la mia ragazza? E chi diavolo è per decretare così apertamente dello schifo in cui vivo!? No, è deciso.. primo o poi gli spaccherò la faccia anche a lui!

- Vada al sodo professore.. non ho tempo da perdere con inutili ramanzine! – quasi ringhio.

- Io vorrei aiutarti.. –

- Aiutarmi? –

- Ho scontato una condanna di due anni in passato perché vivevo la stessa vita che vivi tu, e la ragazza che amavo di più al mondo è morta per quella mia vita. Ti vedo spesso qui, fuori dal cancello coi tuoi amici, spesso vi sento parlare a ricreazione.. tu mi assomigli più di quanto io potessi immaginare. – si fa serio.

HEARTS & GUNSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora