Chapterღ 30

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- Attenta! E’ davvero molto caldo.. – mi dice la mora passandomi una tazza di thè fumante.

Soffio stupidamente sopra la superfice del liquido marroncino per farlo raffreddare giusto un po’ e berne un sorso. Sa di limone, probabilmente dovuto al fatto che una fettina dell’agrume ne galleggia sulla superfice. E’ perfettamente tonda e giallastra. Siamo tornate in taxi a casa mia e per tutto il viaggio non ho fatto altro che parlare di quel breve scambio di parola con Louis in singhiozzi amari. Ho dovuto dirle della mattina che è partito, di quel nostro incontro sconosciuto al mondo, omettendo i derivati del mio passato a lei sconosciuto. Casa mia è completamente vuota. Mia madre ha il turno di notte per tutto il resto della settimana.

- Che schifo! Da quando sono così emotiva!? – dico asciugandomi il viso.

- Da quando ti sei innamorata? – mi canzona sorridente lei.

- Già.. Innamorata di un totale idiota! –

- Chelsie probabilmente lui non lo ha detto con cattive intenzioni.. Era solo preoccupato per te.. – dice accarezzandomi un braccio.

Forse è così, ma sapere di non essere ricambiati fa male lo stesso, cazzo! Evidentemente ha solo trovato un fottuto modo per farmi capire che non gli è piaciuto per nulla quello che c’è stato tra noi, anche se avevo creduto che non fosse così. Wendy controlla il telefono, aspetta un messaggio di risposta da Niall che deve passarla a prendere tra poco. Mi ha chiesto se volevo che rimanesse ma credo di aver bisogno di stare un po’ sola, almeno ora, e schiarirmi le idee.

- E’ carino tu abbia fatto pace con Niall.. – dico tirando su col naso.

- Tra due persone è normale litigare.. credo che questo rafforzi i rapporti, amore o amicizia che siano. – sorride.

- Questo dev’essere lui.. Sta tranquilla ok? Vedrai che si risolverà tutto. – aggiunge dopo aver sentito l’acuto suono del campanello trillare.

Mi abbraccia calorosamente prima di uscire dalla stanza indirizzandosi di sotto. Mi concede il fatto che non abbia voglia di rifare le scale per accompagnarla sotto. Ho voglia di stare sotto le coperte e guardarmi qualche vecchio film in bianco e nero, magari uno di quelli deprimenti, da guardare con affianco pop corn e fazzolettini di carta. Sento la porta aprirsi e la voce di Wendy riecheggiare nella piccola casa, non è sola ovviamente.

- Non credo dovresti salire.. – suggerisce lei a qualcuno, che mi è facile riconoscere quando apre bocca per risponderle.

- Wendy non metterti in mezzo! E’ di sopra? – sbuffa stressato.

- Trattamela bene, altrimenti ti spezzo in due! – lo avverte.

Tengo lo sguardo fisso sulla mia fumante tazza di thè al limone e ne bevo un altro sorso. Il rumore della porta che sbatte riecheggia nel silenzio della casa, esattamente come i suoi passi diversamente silenziosi sulle scale. Non credo di avere la forza di litigare con lui ora.. anzi credo che litigare con lui sia davvero l’ultima cosa che voglio, sempre. La porta è leggermente socchiusa e scricchiola fastidiosamente quando lui la apre appena per entrare, ma non si spinge oltre la soglia. Non alzo lo sguardo, mantenendolo sempre sulla mia tazza azzurra a pallini bianchi.

- Credo che io te non dovremmo mai più andare ad una festa insieme Chelsie Morris! – sbuffa sarcasticamente.

- Perché? – chiedo facendo spallucce.

- Scappi via sempre in lacrime o incazzata nera! Si può sapere che cazzo ho detto di sbagliato stavolta? – dice, l’irritazione palpabile nella sua voce.

- Niente.. – mento.

- Tu mi farai impazzire prima o poi! Ti ho cercata dappertutto! Da Wendy, da John.. sono andato persino al rifugio. Pensavo che non saresti stata a casa per paura di farti trovare.. e invece sei qui e mi dici che non c’è niente? Che cazzo di problemi hai allora? – dice bruscamente.

HEARTS & GUNSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora