Problemi d'amore||Tony Effe

18.

Gionata's pov

La porta si schiude sotto la mia presa, la spingo in avanti per entrare in casa.
Sento delle voci femminili provenire dal soggiorno, chiudo la porta alle mie spalle gettando le chiavi sul mobile

«Kath?» alzo la voce per farmi sentire dalla mia ragazza mentre avanzo, è con Fanny e sono sedute sul divano a chiacchierare

Alla mia presenza la rossa dagli occhi vivaci mi sorride, aspettando che mi chini per salutarla.
Mi sporgo per darle un casto bacio sulle labbra e saluto anche la mia amica, baciandola sulla guancia

«Di che stavate parlando?» indago sedendomi accanto a Kath

Quest'ultima guarda l'amica alla sua sinistra prima di rivolgersi a me «Indovina chi ha incontrato e perché ci ha dato buca ieri» dice facendomi incuriosire

Fanny mette su un sorriso gigantesco, come se volesse reprimerlo, ma l'euforia si legge nei suoi occhi, stuzzicando la mia curiosità «Chi?»

Si copre gli occhi con fare imbarazzato per poi proferire parola «Nicolò»

Mi acciglio confuso, rivolgendo poi uno sguardo alla mia ragazza «È fusa» ridacchia quest'ultima

«E sei rimasta con lui?» mi gratto il capo con fare preoccupato mentre spero in un "no"

«Sì, cioè...chiariamo: è lui che è rimasto con me» ridacchia vaneggiando, con aria scherzosa

«Non capisco...che è successo?» chiedo per capire meglio

«Sono caduta e mi sono fatta male, lui mi ha aiutata e portata a fare un controllo» spiega in soldoni quanto accaduto la sera precedente

«Fan, ma non dovresti essere a riposo?» cambia argomento la mia ragazza, con aria dubbiosa

«Ma no, sto già meglio...riesco a camminare almeno» fa spallucce lei

Un cellulare squilla, catturando l'attenzione di noi tutti, storco il naso quando vedo Fanny prendere il suo telefono e rispondere.

Spero proprio che non sia Nicolò, anche perché dovrò scambiarci due parole con lui a breve.
Non mi va che stia con due piedi in una scarpa; Fanny non se lo merita, è una brava ragazza e non immagina la situazione che c'è dietro.

Tiro un sospiro quando mi accorgo che a chiamare la mora è una cliente e capisco che a momenti dovrà tornare a lavoro

«Piccioncini io vi lascio, ho un incontro di lavoro tra poco al quadrangolo della moda» si alza, baciando sulle guance Katherine e poi me «Ci vediamo e fate i bravi» dice prima di lasciare l'appartamento

Katherine mi abbraccia dolcemente, facendomi rasserenare per qualche istante «Gio, che hai?» chiede, guardandomi negli occhi

Quegli occhi, nascondono un mondo e sembra che solo io abbia la chiave per accedervi.
La cosa più magica ch'io abbia mai potuto vedere.

Le accarezzo la guancia dolcemente col pollice schiantando le mie labbra sulle sue, ma prima che il bacio prenda una piega passionale un messaggio di Paolo fa vibrare il mio cellulare.
Mi stacco e gli rispondo, riponendo poi il telefono «Kath, c'è una cosa che devi sapere» sbuffo seccato, vedendo la preoccupazioni farsi viva negli occhi della rossa

«Che succede?» prende a torturarsi le labbra di getto

«Tranquilla, nulla che ci riguarda» dico, vedendola poi tirare un sospiro di sollievo «Menomale, mi hai fatto prendere un colpo»

«Vorrei parlarti di Fanny...più che altro di Nicolò» mi tormento i capelli, con fare frustrato

«Vai parla» dice lei diventando seria

«Però prometti di non dirlo a Fanny» premetto io

«Dai Gio, quante storie, spara!» dice quasi rimproverandomi

«Promettilo!» ribatto io, ammonendola

«Lo prometto, ora dimmi» alza gli occhi al cielo, incrociando le braccia al petto

«Nicolò è fidanzato» dico tutto d'un fiato

La guardo cambiare espressione velocemente, serrando gli occhi «Cosa?» chiede incredula, mentre io faccio cenno di sì con la testa

«Quando eravamo in viaggio era sempre al cellulare con la ragazza, gliel'avevo detto di stare sulle sue, ma non mi ascoltava» scrollo le spalle, spiegandole

«E che ci fa qui?» si porta una mano sulla fronte, con fare amareggiato «Minchia se glielo dico a Fanny, come se glielo dico» scatta in piedi prendendo il telefono

Scatto in piedi anch'io, abbracciandola per bloccare i suoi movimenti «Kath, ragiona un attimo» dico cercando di calmarla
«Ci parlo io con Nico, però non dirle nulla» la rassicuro, sentendola rilassarsi tra le mie braccia, così allento la presa lasciandole un bacio sui capelli

Devo fare qualcosa e in fretta, non posso permettere che Nico vada a fondo e la faccia stare male

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