30.

2K 46 59
                                    

Passo la spazzola tra i capelli lunghi e scuri mentre guardo il mio riflesso allo specchio e sorrido pensando a stanotte con Nico.
Stranamente ricordo tutto o forse, mal di testa a parte credo di aver reagito bene allo svaso della scorsa serata.

Nicolò è andato via di primo mattino, purtroppo aveva un impegno...però svegliarci insieme è stato molto piacevole, ora credo di potere definire la nostra relazione ufficiosa almeno

Ripongo la spazzola nel cassetto e passo ad infilare il cappotto, pronta per uscire.
Prendo la borsa e chiudo a chiave la porta di casa, scendendo giù dove mi aspetta Katherine per andare a lavoro insieme.

Apro il portone con una spinta decisa e saluto la mia migliore amica con un bacio per guancia, felice di vederla «Buongiorno» le rivolgo un sorriso

«Sei di buon umore stamattina? L'erba di ieri ti ha fatto bene» ironizza lei deridendomi amichevolmente

«Sarà...» faccio spallucce restando vaga, superandola «Ti va un caffè?» le chiedo fermandomi in corrispondenza di un bar

«Sì dai» annuisce lei, seguendomi

———

Nicolò's pov

Varco la soglia di casa, preparandomi psicologicamente al questionario che mi farà Alessandra non appena mi vedrà.

Entro dentro e chiudo la porta stando attento a fare poco rumore
Butto un occhio nella camera da letto, sperando che Alessandra sia ancora a dormire e invece noto che in camera non c'è nessuno.
Sbuffo seccato e tolgo il maglioncino, dirigendomi in bagno, quando la voce accusatoria della mia ragazza mi sorprende «Perché non sei ritornato a dormire?» incrocia le braccia, guardandomi in cagnesco.

«Ho dormito nella Dark House con i ragazzi, ero troppo stanco per guidare» dico con naturalezza per sembrare credibile

«Avresti potuto avvisare» mi accusa lei

«Avevo il cellulare scarico» controbatto istantaneamente

Si avvicina a me, mettendo su un'espressione rilassata «Scusami se penso male» scuote il capo rimproverandosi

Faccio spallucce in segno di rassegnazione e le rivolgo un mezzo sorriso rasserenante.
Anche questa volta l'ho scampata per un soffio, o sono fortunato o dovrei tornare a fare l'attore piuttosto che il trapper.

«E questi?» percorre con l'indice la lunghezza dei graffi sulla mia spalla, rivolgendomi un'occhiata interrogativa

«Ahm...questi me li sono fatti prima...» faccio per spiegare «Ero appoggiato al muro e c'era un chiodo di fuori, così ci ho strusciato contro» mimo il movimento volendo ricostruire la dinamica dei fatti.

Alessandra sembra non ci creda tanto, ma per qualche strana ragione mette su un sorriso «Vedi amore, dovresti stare attento a dove ti appoggi» punta ai miei occhi mentre prende una pausa «Potresti farti male e non vorrei mai» mi raccomanda, lasciandomi un bacio a stampo, per poi superarmi «Io scendo, devo scegliere gli ultimi addobbi per la nostra festa» dice congedandosi

Annuisco senza proferire più parola e la guardo sparire dietro la porta.
Sbuffo seccato e vado davanti allo specchio, per guardare i graffi che Fanny stanotte mi ha procurato.
«Non male, dolce Fanny» penso tra me e me commentando il suo operato.

Vado in bagno a prepararmi, stamattina devo incontrare i ragazzi alla Dark House per parlare di lavoro e, nel mio caso, scappare dalla pischella oppressiva che mi ritrovo come ragazza.

———
Premo frequentemente la x sul joystick, intento a vincere la partita di Fifa contro Umberto, imprecando davanti la televisione.

La voce narrante del gioco segna la fine della partita con una mia sconfitta che mi porta a lanciare il controller violentemente a terra «Stupido controller» vaneggio per oppormi alla sconfitta, mentre Umberto esulta trionfante.

«Oh G...» arriva Arturo che varca la soglia della porta d'ingresso. Ci saluta in maniera fraterna e prende posto sul divano, di fronte al tavolino basso, dove svuota il grinder pieno d'erba, intento a girarne una.

«Ma che te sei svejato tardi G?» gli chiede Dyl

«Me so' svejato da poco, so' stato a dormì da 'na tua amica Umbè» dice senza distogliere l'attenzione dall'erba

«Chi amica?» chiedo volendo saperne di più

«Antonella me pare che se chiama...» prende una pausa per leccare la cartina prima di chiuderla «È biondina tipo, alta» da una descrizione della ragazza mentre Umbe storce la bocca «Non la conosco frà»

«Tu invece c'hai na faccia rilassata proprio, hai dormito bene eh?» ironizza Arturo riferendosi a me, portandosi la canna in bocca per poi accenderla.

Dylan e Umberto si voltano a guardarmi co' n'aria stravolta «Allora davvero sei rimasto da Fanny?» chiede quest'ultimo facendomi sentire sotto pressione

«Porella non stava bene, aveva fumato troppo» cerco una scusa per giustificarmi

«E tu sei andato a soccorrerla» dice Dyl con fare ovvio «E stamattina sei tornato da Alessandra, bravo sei proprio 'n gran cojone» soggiunge con aria delusa

«Che dovevo fare?» cerco di difendermi io

«Nulla, stai facendo solo peggio» m'incolpa Arturo

Se mi ritrovo anche i miei fratelli contro vuol dire che non sto facendo bene le cose.
Giuro che non sono uno stronzo con Fanny e che stanotte non è stato un gioco, ma nessuno capisce quanto sia difficile dire "basta" ad una come Alessandra.

_xlellax_

Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora