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«Aspetta...» dico staccandomi dalla presa di Vale dando l'attenzione al mio telefono che squilla rumorosamente

Lui sbuffa seccato lasciandomi poi andare «Chi è adesso?» chiede

«È Katherine» dico prendendo il cellulare portandomelo accanto

«Non puoi attaccare?» dice con voce calda riavvicinandosi

«Dai» indietreggio quasi rimproverandolo. Porto il cellulare all'orecchio rispondendole «Pronto amo?» mentre Valerio mette su un'espressione seccata

«Ti stiamo aspettando, non vieni?» chiede la mia migliore amica dall'altro capo

Mi porto una mano sulla fronte con aria sgomenta. Me ne ero proprio dimenticata! Avevo preso appuntamento con Katherine per andare a bere qualcosa insieme ai ragazzi «Scusami....» sposto lo sguardo da un oggetto all'altro, sentendomi gli occhi del mio ragazzo addosso

«Che ti prende? Non sei solita a saltare gli appuntamenti» osserva lei, mentre Valerio mi mima di attaccare

«Scusami, veramente...è che stasera sono con Vale e...» cerco di giustificarmi

«Lascia stare, tanto ci stai tutti i giorni con Vale, non fa niente, ci vediamo appena puoi» fa con tono offeso

«Kath, veramente, non fare così...» sospiro dispiaciuta

«Seriamente, fa nulla. Ci sentiamo» replica lei, attaccando poi la chiamata

Resto intristita da ciò che è appena successo, è la mia migliore amica e mi dispiace che succedano questi malcontenti. Io e lei non litighiamo mai, qualsiasi cosa accada siamo sempre pronte a venirci incontro.

«Che ha detto?» chiede il biondo indagando

«Ci è rimasta male...» dico seccata, grattandomi la nuca con dispiacere

«Capirà» avanza nella mia direzione stringendomi in un abbraccio compassionevole «Non è ancora abituata al fatto che tu abbia un ragazzo e che non puoi stare sempre con loro» spiega, come se il mio comportamento fosse giusto, convincendo anche me.

Annuisco «Il fatto è che non abbiamo mai messo altre persone tra di noi» provo mettere su un ragionamento

«Fanny» salda le mani sulle mie spalle, guardandomi poi negli occhi «È la vita che è così, è normale che adesso tu passi più tempo con me che con lei» dice con fare ovvio

«Sì, però la capisco, insomma passo il mio tempo solo con te, a volte sembra che ti pesi lasciarmi i miei spazi»

Il biondo si acciglia leggermente, mantenendo un tono pacato «Io ti lascio tutti gli spazi di cui tu hai bisogno» replica lui

Arriccio le labbra mettendo su un'espressione di disaccordo «Non fingere di non aver capito. Ti da fastidio Katherine? Che c'è che non ti convince?» chiedo cercando di capire cosa gli passi per la testa

«Non ritorniamo su questo discorso, lo sai come la penso» mi fulmina con gli occhi «Mi da fastidio che passi del tempo con gli amici del tuo ex» ammette

«Che c'entra il mio ex?» sgrano gli occhi, confusa «I miei amici sono miei amici e basta! E dovresti essere tranquillo perché ti ho dato la prova che non m'interessa nulla di ciò che mi sono lasciata alle spalle» ringhio sulla difensiva.

Ho un carattere molto forte e spesso per paura di farmi sovrastare finisco per perdere le persone che mi stanno intorno. Avendo avuto delle esperienze negative in passato adesso tendo a partire in quarta, finendo a superare certi limiti.

«Non sei tu che mi preoccupi» dice tenendomi il viso
«Credi che non abbia visto alla festa come ci è rimasto a vederti con me? Non sono così stupido» dice alzando leggermente i toni

Resto impietrita per alcuni secondi dalle sue parole, cercando di farmele scivolare di dosso «Magari non si aspettava che l'avessi superato, tutto qua» gesticolo passando sulla difensiva «Lui ha una persona accanto, io altrettanto, ciò che è passato è perso ormai, smettila!»

I muscoli della sua faccia sembrano distendersi, permettendogli di assumere un'espressione pacata «Basta» fa massaggiandosi le tempie «Non mi va di litigare per gli altri»

Sbuffo annoiata «Neanche a me va di litigare per cose che non esistono, quindi falla finita» incrocio le braccia prendendo le distanze, ormai nervosa «Anzi, quando avrai finito di farti paranoie e tirare in mezzo il mio passato mi richiami» sbraito, dirigendomi in salotto.

Il biondo mi segue, curioso di sapere cosa mi stia passando per la testa «Che stai facendo?» chiede stranito

«Me ne vado, sinceramente non ha senso stare qua adesso» faccio prendendo la mia borsa dal divano

«Oh, ma dove vai?» viene nella mia direzione a passi lunghi, togliendomi la borsa da mano

«Non mi va di stare con uno che sta sempre sugli attenti, se sei insicuro è un problema tuo, di certo non mio» inarco le sopracciglia con fare indispettito

I suoi occhi celesti d'un tratto divengono di un grigio perla, scurendosi di botto «Stai dicendo tutte stronzate! Se io ti parlo di quello e tu reagisci andandotene confermi ciò che io penso» mi corregge alzando i toni leggermente

«Me ne vado perché sono stanca di te che pensi sempre alle stesse cose, okay? Lo capisci? C'è stato qualcosa con Nico, non posso farmene una colpa, che c'è di normale nel rinfacciarmi questa storia?» ringhio incrociando i miei occhi nei suoi, premendogli l'indice contro il petto con fare accusatorio

«Nico?» ride nervosamente «Che c'è stato Fanny? Sai cosa? Che ti ha mentito tutto il tempo solo per portarti a letto e stare con due piedi in una scarpa» dice sovrastandomi «Perché ha saputo approfittare di te e tu non l'hai superato» soggiunge scuotendo il capo.

Le sue parole sono una linciata al petto talmente dolosa che mi manca il respiro per alcuni secondi, sentendo gli occhi appesantirsi dalle lacrime e il naso pizzicarmi. Deglutisco guardandolo con aria spenta e senza proferire più parola resto ferma.

«E piangi, adesso che ti piangi? Ti ho detto le cose come stanno, niente di nuovo» sbotta leggermente

Trattengo il respiro per qualche istante in modo da ingoiare prima le lacrime «Non sto piangendo» tutto ciò che riesco a dire, con una voce più autoritaria possibile.

«Smettila» proferisce lui, prendendomi la testa tra le mani e lasciandomi un bacio sulla fronte «Ti voglio soltanto aiutare, nessuno può volerti più bene di me, credimi» fa sfiorando le sue labbra com le mie

Sospiro esausta e abbasso la testa sul suo petto, annuendo di comune accordo. Non avrei dovuto fidarmi di lui, Valerio ha ragione.

Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora