86.

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Esco da casa di Kath e la temperatura sembra essersi abbassata ancora più di prima. Il freddo mi punge il viso e mi addormenta le mani.

Cammino a piedi con gli auricolari nelle orecchie, le mani in tasca e la borsa in spalla. Spero di arrivare a casa prima di Nico.

Sbuffo seccata interrotta dalla suoneria del cellulare che squilla, lo caccio fuori dalla tasca e leggo il nome, così metto su un sorriso e rispondo «Amore! Come stai?» dico trattenendo dei brividi causati dal freddo

«Vita mia, è un po' che non ti sento...io sto bene, tu come stai?» fa lui dall'altro lato chiedendo di me

«Finora bene dai, solo che qui è tutto incasinato, sai no...» dico vagamente

«In che senso incasinato? Non te la senti più di stare a Milano?» Chris domanda con tono preoccupato

«Certo che sì! È quasi un anno che non ci vediamo, mi mancate tutti, a volte vorrei avervi qui con me» ammetto, guardando l'asfalto umido a terra

«Ci manchi anche tu vita mi', mamma anche se non te lo fa capire è in pensiero per te» confida il mio fratellone

Sospiro, assorbendo ciò che mi dice «Perché?» m'informo io

«Mah, vede la sua piccolina stare sola, lavorare in un'altra città, sa che sei sempre in giro...insomma è molto apprensiva, lo sai» spiega lui

«Già...» dico con aria rassegnata

«Senti, io vorrei vederti da vicino, ti sento un po' strana, perché non stacchi un po' e torni a Napoli per qualche giorno? Faresti felice anche mamma» propone lui

«Chri non posso appendere di punto in bianco, poi ho da fare, non lo so» dico scossa

«Solo un paio di giorni, che ti costa? Non ti manca la tua famiglia?» chiede lui insistentemente

«Certo che mi mancate, ne parliamo dopo con calma dai» faccio per troncare

«Va bene, pensaci su eh» mi raccomanda lui

Attacco la chiamata e faccio per trovare le chiavi del portone nella borsa, dopo poco le tiro fuori ed apro il portone del palazzo.

Salgo fino al piano di casa mia e mi fermo fuori la porta, quando inserisco la chiave nella serratura e faccio per girare la porta si apre. Sobbalzo spaventata quando ci vedo Nicolò di fronte
«Che ci fai già qui?» chiedo di getto

«Ho finito prima in studio e sono passato in clinica per farmi controllare la ferita, sono tornato prima perché volevo parlarti ma non c'eri» dice lievemente amareggiato, lasciandomi entrare

«Che ti ha detto il dottore?» sfilo il piumino giù per le maniche tenendolo tra le braccia

«Si sta sanando, sto a posto» fa sedendosi sul divano mentre io cammino fino a camera nostra per posare il capo nell'armadio

Esco in salone e mi siedo sul bracciolo del divano, guardando Nico che fissa la tv con aria disinteressata

«Dove sei stata tutto il tempo?» si volta appena verso di me lanciandomi uno sguardo interrogativo

«Sono passata da Kath, non mi andava di stare da sola a casa a fare nulla» spiego io

«Mh, capito» dice voltandosi di nuovo

Prende in mano una cartina e ci apre una sigaretta sopra «Ho sentito mio fratello» proferisco io, studiandolo a fondo

«Che dice?» il moro sgretola pezzi d'erba con le prime tre dita della mano

«Ho pensato di scendere a Napoli» caccio fuori io, cercando di guardare la sua espressione, ma il moro reclina il capo appositamente.

Sembra rabbuiarsi d'un tratto e tace, continuando a smanettare con la cartina «Oh, ma mi ascolti?» chiedo io cercando una risposta

«Sì, ti ho sentito» fa lui pacatamente, continuando a non guardarmi

«E rispondimi!» sbuffo seccata incrociando le braccia

«Che ti devo dire? Torna a Napoli, fai pure» si gira finalmente lanciandomi un'occhiata indifferente mentre poi prende a leccare la colla per chiuderla

«Io ho bisogno di rivedere la mia famiglia e di staccare un po' da tutto questo» spiego io

Lui accenna un sorriso nervoso «Che ridi?»

«Litighiamo perché uno ti sta dietro ancora dopo due mesi, invece di dimostrarmi che sto andando in para te ne vai perché vuoi staccarti, è okay» fa portandosi la canna tra le labbra e accendendola

«Non voglio staccarmi da te, è il contorno che è pesante» faccio sedendomi accanto a lui per avvicinarmi

«Che te devo di'» fa guardandosi le mani con aria seccata

«Vieni con me!» propongo io

Il moro mi guarda per un istante e scuote il capo in segno di diniego «Perché no?»

«Svagati un po' da sola, non ti preoccupare» fa mostrandosi offeso

«Ma io voglio stare con te» faccio toccandogli i capelli

Il moro non risponde, lasciandomi fare
«Non mi hai dato un bacio né quando sei andato via, né quando sono tornata e fai pure l'offeso» faccio continuando a toccargli i capelli

Nico si volta curvando la bocca in un mezzo sorriso e mi lascia un bacino sulle labbra

«Ah grazie» alzo gli occhi al cielo, inappagata.
Ritiro le mani portandole a me, smettendo di accarezzarlo.

Il riccio ride e si avvicina, prendendo il mio labbro inferiore tra le sue labbra, staccandosi immediatamente per osservarmi. Arrossisco imbarazzata all'istante, sentendomi le guance andare a fuoco.

Nico mi guarda intensamente e riprende a baciarmi, facendomi stendere il busto. Sorrido stringendogli le braccia al collo, attirandolo su di me.

Impiglia le dita tra i miei capelli mentre lascia baci umidi sul mio mento a scendere, prima di continuare però lo interrompo di getto
«Aspetta, fermati» faccio cercando i suoi occhi

«Che c'è?» chiede dubbioso, a tratti spaventato

«Parti con me?» mi inumidisco le labbra e lo fisso, sperando in un sì

«Solo se dopo ci fermiamo a Roma però» dice lui reggendosi sulle braccia con in faccia un sorrisetto

«Che facciamo a Roma?» mi acciglio stranita

«Voglio portarti a Rione» fa chinandosi su di me, lasciandomi un bacio sulle labbra

So quanto è importante Rione per lui, me ne parla spesso con nostalgia, volermici portare per me significa molto. Lo guardo sorpresa ed entusiasta e faccio cenno di sì con la testa «Ti amo così tanto» gli dico stringendolo a me

_xlellax_
Attenzione, attenzione! A tutti i passeggeri i treno per Napoli da Milano condotto da Fanny e Nico sta per partire, ci siete?🤷🏽‍♀️👌🏼

Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora