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Katherine's pov

«Gionata è dentro che ci aspetta» dico chiudendo la portiera dell'auto alle mie spalle.
Il riccio fa scattare l'auto chiudendola in sicurezza col telecomando.

«State iniziando a preoccuparmi» mette su una smorfia stranita, mentre io lo supero di qualche passo in avanti

«È l'effetto dei Trap King e Queen» faccio spallucce, sistemandomi la tracolla sulla spalla

Il portone del palazzo scatta aprendosi, lasciando l'ingresso libero «Prego» dice Nicolò tenendomi il cancello aperto

«Sai che stai iniziando ad essermi simpatico?» ironizzo io entrando per prima, seguita da Nicolò

Alla porta ci accoglie Gionata, che saluta me con un bacio sulle labbra e il suo amico con una pacca fraterna «Me l'hai trattata bene?» fa il rosso strizzandomi l'occhio

«Io le tratto tutte bene le pischelle dei fratellini» fa Nicolò accennando un sorriso

I ragazzi si spostano sul divano, io apro il freezer cacciando fuori il gelato che Gionata mi aveva promesso, prendo poi il the dal frigo ed afferro infine dei cucchiaini dalla dispensa, tornando dai ragazzi a mani piene

«Volete?» faccio poggiando la roba sul tavolino basso di fronte al divano

Nicolò scuote il capo in segno di diniego «Più gelato per me!» esclamo io sarcastica

«Io lo voglio» proferisce il rosso

«No tu non lo meriti» faccio spallucce io scherzando

«Katherine non fare l'infame, dai» mette un broncio lui

«Stavo scherzando, ma mi hai dato dell'infame quindi non ti do proprio nulla» improvviso una risata malvagia

«A regà, me sta a venì l'ansia, invece de litigà per gelato, che me dovete dì?» ci interrompe Nicolò

«Ci stavo prendendo la mano, scusa» dico giustificandomi

Gionata mi fa un cenno con la mano come a dire "parliamo dopo", tornando poi serio «Tra qualche giorno viene il tuo compleanno eh frate?» ghigna Gionata

«Sì, ma te che ne sai?» si acciglia il riccio

«Eh eh, io so tutto» fa spallucce Gionata, infilzando il cucchiaino nella vaschetta di gelato che tengo poggiata sulle gambe, guadagnandosi una mia occhiataccia «Comunque, non è questo che conta, volevamo che tu e Fanny vi vedeste» spiega il rosso

«Ce la voi portà come regalo di compleanno?» ridacchia Nicolò «Dai fratè è 'na cazzata, se porta pure quello e io nun lo vojo» scuote il capo il riccio

«Cercheremo di farla venire sola, oppure lo distraiamo noi» faccio per convincerlo

«Io apprezzo che ve preoccupate pe' me e Fanny, però fin quando starà con quello non si lascerà mai andare con me, lo so pe' certo» dice fon fare ovvio

«Prima o poi si dovrà ammorbidire, no?» fa il rosso, cacciandosi il cucchiaino da bocca

«Voi state fori, io nun ce sto a fa 'na cosa contro il volere de Fanny, già è 'na pazza isterica, figurateve se sapesse che la stamo a complottà» osserva Nicolò, portando fuori dalla tasca dei suoi Amiri delle cartine ed una bustina

Gionata ed io ci scambiamo uno sguardo veloce «Allora ce ne occupiamo da soli» fa il rosso

Annuisco col capo, acconsentendolo «Dobbiamo fare fuori Valerio»

———

Fanny's pov

Apro le finestre, chiudendo le tende, tornando poi sul letto accanto a Valerio

«Oggi non parli molto, che è successo?» chiede il biondo, studiandomi

«Nulla, sono solo stanca...ho la schiena a pezzi» lamento distendendomi sul materasso

«È ovvio, ti sei addormentata sul pavimento del bagno» mi rimprovera lui

«Avresti anche potuto portarmi a letto visto che non avevo le forze dopo aver vomitato anche l'anima» dico sull'offensiva

«Scusami» dice stringendo le labbra, avvicinandosi poi per strapparmi un bacio.

Chiudo gli occhi cacciando un sospiro stanco, intenta a voler riposare. Il biondo percorre i miei capelli con le dita, facendomi rilassare ulteriormente, contornandomi poi la vita col braccio, facendo ricadere la mano sul mio fondoschiena.

Sento il materasso muoversi sotto il peso di Vale che si avvicina, lasciandomi baci sul viso. Apro gli occhi guardandolo con aria dolce e ricambio un bacio veloce per poi abbassare le palpebre che sento ormai pesanti.

«Amo...» sussurra Vale con voce calda

«Mh?» indugio stanca

«Mi stai evitando?» fa lui, sentendosi ferito probabilmente dal mio atteggiamento

«Amo sono stanca, non c'ho voglia» mi giustifico io, tenendo gli occhi chiusi mentre sistemo la guancia sul cuscino.
Il biondo sbuffa, restando in silenzio, attirando la mia attenzione «Che c'è?» chiedo io osservandolo

«E una volta sei stanca e poi ti fa male la testa, mi stai evitando da un bel po'» risponde lui

«Ma che pare ti fai» rido ironicamente

«Che ridi? Tu mi stai nascondendo qualcosa» serra gli occhi studiandomi

«Non ti nascondo proprio un bel niente, adesso smettila con 'ste cazzate» ribatto in totale pacatezza, portando la mano sul suo petto per tranquillizzarlo

«La settimana prossima parto per Napoli» proferisce lui

«Come parti? Non mi avevi detto niente» mi acciglio, sedendomi in mezzo al letto

«Ho un live lì con Emanuele e gli altri» spiega il biondo «Potresti venire con me» propone

«Mi piacerebbe un botto venirci, magari rivedrei mio fratello...» dico toccandomi i capelli con aria pensosa «Però ho un evento importante da organizzare, non credo sia possibile raggiungerti» metto su un broncio con aria dispiaciuta

«Non puoi appendere e venire con me?» curiosa lui, alzandosi accanto a me

Scuoto il capo in segno di negazione «Non posso proprio»

«Che merda!» esclama seccato «Non mi fa piacere lasciarti qui da sola» ammette, guardando un punto fisso davanti a lui

«Ti aspetterò, per quanto tempo starai fuori?» chiedo, giocando con i polpastrelli tra i suoi capelli rasati e leggermente pungenti

«Tre giorni, tutto il weekend»

«Passeranno in fretta, magari potremmo sentirci via web e poi non sarò sola, approfitterò della tua assenza per recuperare il tempo perduto con i miei amici» dico rassicurandolo

«È quello che mi preoccupa» mi lancia un'occhiata magnetica, facendomi sussultare

«Mi comporterò bene, prometto» faccio per convincerlo «Non hai motivo di preoccuparti» soggiungo

«Mh...se vengo a sapere qualcosa di spiacevole è meglio che sparisci» reclina il capo

«È una minaccia?» mi acciglio confusa

«Un avvertimento»

«Non mi piacciono questi avvertimenti, non ce n'è bisogno»

«Meglio così allora» mi strizza l'occhio, rubandomi un bacio a stampo

Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora