26.

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È ormai sera quando torno a casa e trovo Alessandra che mi accoglie incominciando con le sue pare «Dove sei stato?» dice di primo acchito, facendomi sbuffare annoiato, guadagnandosi la mia totale indifferenza «Ma hai visto che ore sono?» incrocia le braccia seguendomi fino in camera

«Sì ho visto e quindi?» sbotto io, togliendomi il giubbino

«Io avevo ragione, tu non mi ami più» digrigna i denti lei come una bambina capricciosa, ma riesco a fermarla in tempo, stufo dei suoi teatrini «Non ricomincià a piagne senza motivo mo' eh perché me rimetto il giubbino e me ne scendo» la rimprovero, cercando una scusa che mi permetta di allontanarmi da lei

«Non sei per nulla comprensivo nei miei confronti, sei sempre assente e sembro non esistere per te» lamenta lei a braccia conserte, facendomi intenerire per qualche secondo.

Mi massaggio le tempie con fare dispiaciuto e faccio per scusarmi, volendo rimediare.

Mi avvicino a lei che mi guarda con la faccia da cane bastonato, facendomi sentire uno stronzo «Scusami, non volevo...» sussurro con voce flebile mentre le accarezzo la guancia e vedo gli occhi di Ale guardarmi con aria speranzosa, come se per lei fosse già tutto passato.

Fanny, Alessandra, sto uscendo pazzo, voglio Fanny? Non ho il coraggio per lasciare Ale? Non so più come agire e non ci voglio nemmeno pensare adesso.

D'istinto mi avvicino di più alla mia ragazza chiudendo gli occhi per lasciarmi andare e respiro il suo profumo dolce, che non è quello di Fanny, ma...questo non importa adesso, giusto?

Scuoto la testa per scacciare via la sua immagine prima di attaccare le mie labbra su quelle di Alessandra, congiungendole in un bacio.
Lei porta una mano sul mio zigomo, passandoci il pollice con un tocco leggero ed io faccio alcuni passi indietro volendo arrivare al dunque, trascinando anche lei, verso il letto.
Mi lascio cadere sul materasso con addosso Alessandra, pronta ad andare oltre con me.
Mi alzo leggermente per sfilarmi la maglia, prendendo a giocare con le mani sotto la sua per un po' prima di lasciarla soltanto in reggiseno.

Ribalto la situazione, facendola stendere sotto di me e ne approfitto per darle qualche bacio umido sul collo mentre sono intento a sfilarle i jeans che in poco tempo le scivolano giù appresso alle mutande.

Faccio scivolare i miei boxer giù per le gambe restando nudo su di lei, che ansima aspettandomi.
Mi sistemo tra le sue gambe e prendo a spingere dentro di lei, che sotto di me si muove permettendomi di prendere il ritmo.
Alessandra socchiude gli occhi lasciandosi scappare qualche urlo di tanto in tanto, così mi lascio andare anch'io e chiudo gli occhi per assaporare meglio il momento.

A pensarci era meglio tenere gli occhi aperti, perché il viso di Fanny si sta facendo spazio nel mio immaginario.

Questo mi fa sussultare, facendo ravvivare i sensi di colpa dentro di me e costringendomi a smettere ciò che sto facendo.

Alessandra se ne accorge però e mi rivolge un'occhiata stranita per capirne di più, ma faccio come se non ci fosse.

«Tony, che hai?» insiste lei per parlarne, ottenendo il mio silenzio, così si avvicina a me lasciandomi delle carezze sul petto

Fisso il vuoto senza proferire parola, avvertendo una brutta sensazione allo stomaco.
Non credevo di non essere in grado a gestire questa situazione e mi sento in colpa perché non voglio prendermi gioco di nessuna delle due, ma non riesco a capire con chi stare.

«Hey» mi da una scossa, richiamando la mia attenzione

«Sono...stanco» dico guardandola a stento, incamminandomi verso il bagno «Vado a fare una doccia» soggiungo senza voltarmi

«Va bene amore, come vuoi» dice lei, senza proferire altra parola in merito.

Apro l'acqua aspettando che si riscaldi ed entro in doccia, lasciando che il getto caldo si schianti sulla mia pelle violentemente, lasciandomi a guardare un punto fisso mentre l'acqua mi scorre tra i capelli, scendendomi sugli occhi, fino a ricoprire il mio corpo

Non riesco a togliermi quella ragazza dalla testa, appena credo di esserci riuscito eccola che mi compare in mente, prendendosi le mie attenzioni tutte per lei.

Adesso ad esempio avrei voglia di tenerla in giro per casa...

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Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora