10.

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A svegliare me e la mia migliore amica è il telefono dell'hotel che fa da servizio sveglia, è mattina presto e la testa sembra stia per scoppiarmi da un momento all'altro.

Della notte scorsa ricordo ben poco e ringrazio Dio per essermi svegliata nel mio letto, sebbene sia ancora vestita

«Fanny dobbiamo prepararci» dice Kath, mettendosi seduta

Mi tocco la fronte come se fosse stata martellata vivacemente e arranco con fare svampito fino al mio cellulare, controllando l'orario

Osservo la stanza e guardo la mia migliore amica recarsi al bagno, sento il collo pesarmi e noto la collana scendermi sul décolleté, la accarezzo col pollice e l'indice facendomi spuntare un mezzo sorriso mentre penso al momento in cui Nico me l'ha data

«La tua valigia è pronta?» sento la voce della mia amica provenire dal bagno

«Sì» replico io, alzandomi e raggiungendola

Ci prepariamo a lasciare l'hotel, guardando la camera un senso di nostalgia pervade il mio corpo, facendomi rattristare lievemente

———

«Come è andata?» chiede la receptionist con un accento buffo

«Todo bien» sorrido io ammiccando cordialmente

Porgiamo le chiavi della camera sul bancone e prendo coraggio per parlare «Solo una cosa...» dico togliendomi la collana, la ragazza mi guarda stranita mentre gliela poso sul bancone «Questa è del ragazzo nella 619, è possibile fargliela parvenire?» chiedo io cordialmente.
Lei rilassa i muscoli della faccia cambiando espressione
«Lo voy a hacer subito» dice sorridendoci

Prendiamo le valige e la salutiamo, recandoci fuori dall'hotel.
Il taxi non tarda ad arrivare e in poco tempo ci scorta all'aeroporto.
Dal finestrino guardo l'hotel farsi sempre più lontano da me fino a sparire dal mio campo visivo

«È stata una bella vacanza» osserva Kath, un po' malinconica

«Sì dai, è stato bello» sorrido, ripercorrendo mentalmente i giorni passati in Spagna

Nicolò's pov

«Tu che hai combinato? Te sei svegliato stamattina che parevi Nainggolan» rido guardando Umberto in modo compiaciuto, mentre infilo le scarpe

«No a regà, nun se po' dormì co' 'na spagnola» dice Umberto, ricordando la sua notte di fuoco, abbottonandosi le collane

«Nottata caliente eh» interviene Arturo con voce cantilenante

«È così» si unice Dyl commentando

«Guarda guarda, l'unici che non parlano so' sti due 'nfamoni che ieri hanno fatto 'n casino co' le ragazze» osserva Arturo, riferendosi a me e Gionata in modo scherzoso

Guardo Gionata trattenendo una risata, volendo celare il tutto sebbene mi riesca difficile, l'espressione maliziosa del rosso poi mi aiuta poco

«Seh, guarda come ridono» ci accusa Dyl

«T'ho visto perfino io a te, subito te sei accollato alla rossa» dice Umberto riferendosi a Gionata, mentre si allaccia la cinta dai jeans

«Minchia almeno io me lo sono tenuto nelle mutande, a differenza tua» ride il rosso, passando in difensiva

«Se se, se vede che stavi là là» commenta Dyl lanciandogli un'occhiata di sottecchi, scatenando una risata univoca

«A' Tony, sei pronto?» dice Pyrex, chiamandomi da lontano

«Se fra', aspettateme che me sto a fa i capelli» dico passandomi la spazzola un'ultima volta, trovandomi in ritardo rispetto agli altri

Esco velocemente anch'io, prendo il cellulare e m'incammino con i ragazzi, per andare a fare una passeggiata al centro città

Solo che quando ci rechiamo in reception per lasciare le chiavi, la ragazza dice di avere qualcosa per noi

Intanto ci guardiamo confusi, cercando di capire, quando poi Arturo interviene «A regà tranquilli, vole l'autografo de Sfera, sicuro»

«Ah eh, se se» dico io ricordando

Dopo poco la ragazza torna, senza carta e penna però, bensì con una collana in mano, guardandola meglio mi rendo conto che è la mia, così guardo la ragazza accigliandomi confuso

«Oh Nico, è la tua questa» conferma Umberto

«Me l'han data le dos chicas que sono partite esta mattina» spiega lei, mischiando i due idiomi

«Partite?» strabuzzo gli occhi confuso, rivolgendo un'occhiata a Gionata che a sua volta mi guarda stranito

«Sì, le dos chicas della stanza accanto» fa per spiegarci «Me ha detto la ragazza con i capelli escuri che tenevo da darti questa» fa la ragazza per spiegare

Così mi sento un vuoto allo stomaco, non riuscendo a realizzare che sia andata via, senza nemmeno avermelo detto...mi rattristo leggermente e prendo la collana, cercando di celare le mie emozioni

«Se grazie» sorrido a boffo alla ragazza, incamminandomi

«Ma come, son partite?» chiede Gionata, affiancandosi a me

«Eh...» faccio spallucce io

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Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora