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«Tony! Tony devi correre, sta succedendo un casino» balza Mario fuori dal balcone con aria preoccupata, interrompendo me e Nico

Il riccio lascia la mia mano e senza fare troppe domande domande annuisce e avanza dentro, girandosi poi verso di me «Scusami» prima di lasciarmi fuori

Istintivamente li seguo e torno in salone, ma quello che vedo è la porta dell'ingresso spalancata e rumori strani provenienti dall'androne. Le mie amiche si radunano al centro della stanza, Katherine si morde le unghie nervosamente

«Dove sono andati tutti? Che succede?» chiedo preoccupata

«Dei ragazzi di Isola cercavano Gionata e Nico» mi spiega Francesca, mentre alla mia migliore amica le si riempiono gli occhi di lacrime

«Cosa vogliono da loro?» mi acciglio io avvicinandomi

«Non lo so, di certo non sono buone notizie» soggiunge Fra

Stringo le labbra e deglutisco amaramente «Io vado di sotto» faccio dirigendomi verso la porta, volendo andare da Nico

«Vengo insieme a te!» si alza Kath

«Ferme! Dove volete andare tutte e due?» proferisce Antonella «Dovreste starne fuori, se la vedono tra maschi» soggiunge lei

Mi soffermo per qualche istante fino a quando sento la voce di Mario che chiama Nico a voce rotta, per poi sentire il tonfo sordo del cancello che sbatte

«Al diavolo! Io vado vedere che succede» cammino veloce verso le scale e le scendo velocemente, i rumori che sentivo vengono sovrastati dai passi delle ragazze che mi seguono scendendo i gradini.

Tiro violentemente il cancello per aprirlo ed uscire fuori. Il freddo di questa serata si schianta sul mio viso appena in strada. Mi guardo intorno per mettere a fuoco e noto a qualche metro di distanza i ragazzi raggruppati a cerchio

Avanzo per raggiungerli quando vengo presa da Mirko che mi blocca impedendomi il passaggio «Fanny sta' lontana, andate via» proferisce scacciando me e le ragazze dietro

«Mirko fammi vedere, che è successo?» faccio per scavalcarlo, invano

Vedo tre mezzi sfrecciare lungo la via, gli ultimi due su un tmax nero si girano a guardare la scena per poi accelerare.

Vedo nel buio il corpo di Nico che giace a terra e istintivamente mi abbasso sconvolta a guardarlo «Nico...amore che ti è successo?» dico sentendomi un nodo in gola, il moro non risponde, ha gli occhi schiusi ed ha ancora qualche macchia di trucco sul viso «Che è successo?» mi volto verso i ragazzi che non sanno cosa dirmi

Mi sento bagnare le dita e per riflesso alzo la mano scoprendo una scia di sangue su di essa, sgrano gli occhi capendo che il sangue proviene dal fianco del mio ragazzo «Cristo...» osservo interdetta

Dietro di lui c'è anche Gionata, sbatto le palpebre sentendomi annebbiare la vista. «Gionata?» dice Kath con un filo di voce, restando impalata a guardare

«Portiamoli all'ospedale» irrompe Umberto

«No, macché scherzi? Meglio chiamare un'ambulanza» continua Diego

«Dobbiamo fare presto, questo sta a perde' troppo sangue» dice Gianni osservando Nico

«Raga Gionata non si muove» proferisce Mario, facendomi perdere un battito

Adesso; immaginate che fino a dieci minuti prima eravate a festeggiare e divertirvi con i vostri amici in maniera del tutto sana e dieci minuti dopo vi ritrovate a sorreggere un fidanzato e un migliore amico che sono a terra privi di conoscenza senza sapere il perché, bella merda vero?

I ragazzi alzano Nico da terra pronti a caricarlo nei sedili posteriori dell'auto di Mirko, facendo poi lo stesso con Gionata che va nella macchina del Formica

Abbraccio Katherine mentre guardo i ragazzi inermi, lei poggia la testa sulla mia spalla e scoppia a piangere «Non potrei mai senza lui, Cristo se davvero esisti fa che stia bene» dice in un pianto isterico

Le lacrime solcano le mie guance arrivando alle labbra, resto in silenzio senza sapere cosa dire. La stringo forte a me fino a quando i ragazzi ci chiamano pronti a partire

«Andiamo» dice Mirko sistemandosi al lato guida

Mi separo da Kath ed entro in macchina con lui, guardando Nico dietro di tanto in tanto. Corriamo verso il pronto soccorso, scortati dal Benz di Umbe che fa strada.

«Chi erano quelli sul tmax?» chiedo in cerca di spiegazioni

Mirko scuote la testa in maniera frastornata «Non posso dirti nulla, sarà Nico a spiegarti tutto non appena si riprenderà»

«Quel ragazzo era Vegas?» dico cercando di ricordare la faccia. Mi pare sia lo stesso ragazzo con cui stava litigando Gionata quella sera in discoteca, anzi, ne sono quasi certa.

Al suono delle mie parole Mirko resta in silenzio, come fosse spento «Ho capito, è lui» soggiungo io

Arrivati al cancello ci fermano le guardie giurate e vedendo i ragazzi dietro preparano subito le barelle per trasportarli all'interno della struttura.

«Io parcheggio, tu inizia a salire con lui, poi vi raggiungo» mi ordina Mirko «Andrà tutto bene» fa prima di lasciarmi andare

Mi sento smarrita, non so come faccio a reggermi ancora in piedi, sarà la forza di volontà. Umberto e Dylan prendono me e Katherine sottobraccio e ci portano su.
Siamo in una sala bianca adornata da qualche pianta qua e là e delle sedute di plastica, qualche poster sanitario affisso sulle mura e una croce sulla porta di ferro a due ante, dove vi è al centro una finestra per osservare cosa accade all'interno

Poco dopo un'equipe di medici ci sfila avanti spingendo due barelle su cui giacciono i ragazzi. Nico ha una pezza bianca attorno alla vita macchiata di sangue, mentre Gionata solleva il torace a seguito delle scosse del defibrillatore «Ancora! Ancora!» incita la dottoressa, diretta in sala

Alla vista di questa scena il cuore mi sale in gola e temo il peggio, la situazione non sembra delle migliori

Katherine si avventa su di lui abbracciandolo «Sta male vero? Cristo santo, Gionata che ti hanno fatto!» osserva lei disperata mentre i medici cercano di scacciarla via

Mi volto stringendo Umberto che prende a tremare «Perché loro? Nico amore mio» inizio a piangere e pronunciare frasi senza senso in preda alla disperazione

«Portiamoli entrambi in rianimazione!» ordina uno dei medici spalancando la porta all fine del corridoio

«Voglio andarci anche io, voglio assicurarmi che stiano bene» fa Katherine

«Adesso provvedono loro, dobbiamo essere pazienti e positivi» dice Dylan cercando di placare gli animi

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Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora