37.

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Manca poco alla fine dell'anno e per festeggiare Gionata ha dato una festa privata in una di discoteca in centro.
Ci sono tutti i nostri amici riuniti e ancora tante altre persone che non conosco, insomma il locale è colmo di gente che passa a dare gli auguri e si accinge a bere champagne nei tavolini a spese di Gio.
Ciò che meno mi rende tranquilla è la possibile presenza di Nicolò, dato che è amico del rosso, e la possibile compagnia della sua "dolce metà".

Siedo al bancone del bar estraniandomi dalla mia cerchia di amici per pochi minuti, volendo cercare un po' di tranquillità dato il casino che è questo posto.

«È da mezzora che giri la ciliegia in quel Manhattan» alzo lo sguardo catturata dalla voce di Kath e lascio la presa dal picciolo, lasciando cadere la ciliegia sul fondo del bicchiere «Immagino quanto possa essere difficile, però non voglio vederti così» soggiunge

Tiro un sospiro e abbasso nuovamente lo sguardo, mostrandomi distaccata «Kath, non ne parliamo...è tutto okay» mi porto il bicchiere alla bocca per poi berne il contenuto e riporlo nuovamente sul bancone «Il tuo ragazzo ha dato una festa e tu dovresti divertirti» faccio spallucce io, incoraggiandola

«Esatto, e invece sono a fare il vigile con tutte queste bitches che vagano intorno a lui e i suoi amici» lamenta lei, strappandomi un sorriso dato il modo buffo in cui lo dice.
Non ho il tempo di scherzare ancora per molto con la mia amica che nel mio campo visivo entra Nicolò, che sembra ancora non mi abbia notata.
Lo seguo con lo sguardo osservando i suoi movimenti e vedo che saluta Gionata amichevolmente per poi bisbigliare qualcosa al suo orecchio.
Accanto al rosso si affianca la consorte del moro che alquanto esuberante saluta il mio amico che non sembra tanto felice di vederla.

«Che ci fa anche lei qui? Adesso mi sentono!» scatta Katherine dallo sgabello, ma faccio per trattenerla in tempo, così lei mi rivolge un'espressione confusa

«Katherine, va tutto bene. È normale che l'abbia portata con sé, è la sua ragazza...» faccio spallucce io tranquillizzandola «Basta solo marcare il territorio e giocare» dico armandomi di sicurezza, scorgendo una nuova luce negli occhi della rossa.

Alzo il braccio per attirare l'attenzione di Alessandra che mi rivolge un sorriso euforico e cammina nella mia direzione, trascinando con sé il suo ragazzo.
Nico incrocia il mio sguardo e sembra essere nostalgico, ma cerco di non dargli tanto peso.

La mia amica si allontana per alcuni istanti dato che il suo ragazzo la sta cercando, lasciandomi sola con loro.

«Fanny, eccoti! Avevamo proprio chiesto a Gionata dove fossi» ammette lei mentre mi bacia per salutarmi

Lo stesso teatrino lo metto in scena con Nicolò a cui rivolgo soltanto un mezzo sorriso falso «Sedetevi, qua fanno degli ottimi drink, prendete da bere anche voi, su» incito io la coppietta felice a bere qualcosa

«Io credo di non voler bere nulla» fa spallucce Nicolò, indispettendosi

«Ah no? Strano...a Barcellona sembravano piacerti i drink» metto su un ghigno pungente

«Come lo sai tu?» mi chiede Alessandra mentre guardo Nicolò mettere su un'espressione contrariata

«Me l'aveva raccontato Gionata ricordando del loro fantastico viaggio per soli uomini» dico prontamente, salvando la situazione ancora una volta.

Nonostante cerchi di avere a che fare con loro e non provare strane sensazioni non riesco a vedere Nicolò, lo stesso che fino a qualche settimana prima scherzava con me e mi stringeva tra le sue braccia.
Il fatto è che per quanto possa mascherarlo ci sto ancora male e non mi va di vederlo insieme ad una che non sia io.
Ce l'ho con me stessa per essermi presa una forte cotta per la persona sbagliata e sono arrabbiata ancora di più perché non sarò io a farli lasciare, non mi piacciono i tradimenti e le bugie.

Con una banale scusa lascio i due al bancone, allontanandomi per schiarirmi le idee.
Avanzo verso il centro sala e vengo accolta da Arturo che è in compagnia di un ragazzo dai capelli buffi e l'aria simpatica

«Hey baby» dice con accento marcato rivolgendomi un occhiolino

Metto su un sorriso forzato in segno di saluto e mi soffermo ad osservare per qualche istante il ragazzo accanto a lui

«Ti presento Elia, un mio caro amico» lo introduce Arturo

Il ragazzo mi sorride amichevolmente e mi stringe la mano presentandosi, così a mia volta faccio io. Scambio due parole con i ragazzi parlando un po' dei programmi che hanno per le feste di fine anno e passiamo un po' di tempo in compagnia mentre gli altri sono sparsi in giro per il locale liberamente.

Dalle mie spalle soggiunge Umberto, facendomi spaventare lievemente, intromettendosi nella conversazione fino a quando con aria titubante mi da delle direttive «Ah Fanny vedi che Kath è in bagno che ti cerca...»

«Sei entrato nel bagno delle ragazze?» storco la bocca con aria confusa, scoppiando a ridere subito dopo

Il ragazzo scuote il capo con aria incerta per poi rispondermi prontamente «Mi ci hanno portato» afferma, mettendo su un sorriso malizioso che mi fa ridere «E comunque ti conviene andare subito, Kath non sembrava stare tanto bene» soggiunge con un mezzo broncio, così annuisco e lo ringrazio, saluto Arturo ed il mio nuovo amico Elia che mi hanno tenuto compagnia finora prima di dirigermi verso i bagni.

Sulla mia faccia prende vita un'espressione disgustata data la forte puzza di fumo e acido mentre mi addentro nel bagno delle donne.
Cerco Katherine con lo sguardo, schivando con gli occhi le ragazze riunite a sistemarsi il trucco davanti allo specchio che vanno via dopo poco.
Busso all'unica porta chiusa chiamando il nome della mia amica e quando si apre la figura di Nicolò si palesa davanti a me trascinandomi dentro.

Un forte senso di rabbia e smarrimento pervade il mio corpo, lasciandomi spiazzata davanti alla sua presenza fisica.

«Tu?» sgrano gli occhi con fare sprezzante e faccio per andarmene, quando il moro mi ferma afferrandomi saldamente il braccio per trattenermi.

Mi fermo a guardare la sua mano su di me e subito un uragano di emozioni si scatena dentro facendomi battere il cuore

«Aspetta!» dice deciso richiudendo la porta «Smettila di evitarmi» soggiunge serio

«E tu smettila di inseguirmi» rispondo prontamente «C'è la tua ragazza di là, e mi sembra di essere stata chiara quando ti ho detto di voler tagliare i ponti» incrocio le braccia indisposta

«Certo sei stata chiara, ma poco sincera» reclina il capo abbozzando un ghigno compiaciuto

«Sei disgustoso» scuoto il capo amareggiata, trattenendomi dal dargli uno schiaffo per cancellare quel fastidioso sorrisetto

«E tu sei un'immatura» ribatte accusandomi nuovamente, avvicinandosi a me forse un po' troppo

Respiro il suo profumo destabilizzandomi ulteriormente, fino a perdere la lucidità. I suoi occhi si incastrano nei miei perfettamente e coglie l'attimo per saldare la presa su di me.

«Sai cosa vorrei fare?» chiude gli occhi lasciandosi andare per qualche istante

«Io voglio tirarti uno schiaffo!» esclamo alzando la mano in procinto di agire, ma vengo trattenuta dalla sua mano che si intreccia prontamente alla mia, calmandomi.

Le lacrime colmano i miei occhi e trattengo per non piangere davanti a lui, scuoto il capo amareggiata un'ultima volta prima di liberarmi dalla sua presa «Non possiamo» dico con un filo di voce e gli occhi lucidi, accingendomi velocemente all'uscita lasciandolo solo ancora una volta.

-Quando inizierò a dimenticarlo e stare meglio?- mi chiedo, provando un dolore che mi logora l'anima

Buon Natale ragazze! Ecco qui un aggiornamento che ha tardato ad uscire per forza di cose, spero possa piacervi.
Approfitto per augurare Buon Natale a tutte voi.
Grazie per l'attenzione,
Marcella❤️

Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora