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«Oh, ma 'ndo stavate? V'aspettavamo pe' le foto!» ci rimprovera quasi Dylan alla nostra vista

Guardo Nico negli occhi mettendo su un mezzo ghigno e mi stringo nel suo braccio, lasciando che sia lui a prendere parola «Io e Fanny dobbiamo dirvi una cosa» guardo Katherine sbiancare in volto di getto e allora trattengo una risata

«È incinta? Porcoddue lo sapevo!» Arturo esclama entusiasta, come se avesse avuto la conferma di un dubbio che covava da un po', mentre gli altri volti diventano a tratti inespressivi

«No, no!» lo ammonisco io «Non sono incinta, tutto okay» smentisco io e sento Luke e Gionata tirare un sospiro di sollievo in maniera buffa, ancora una volta nascondo una risata divertita

Le dita di Nico accarezzano il mio braccio come per tranquillizzarmi «In realtà noi vogliamo ufficializzare» esordisce il moro, ottenendo sin da subito consensi dai suoi amici

Umberto si alza e tenendo il bicchiere di carta colmo di  Sprite in mano prende parola «Nostra cognata ufficiale?» fa venendomi contro «Auguri, Fanny» ci abbracciamo fraternamente quando il moro allenta la presa su di me.
Sorrido commossa stringendomi nell'incavo del suo collo

«Regà non avrò un nipotino, ma ho 'na sorella, m'è andata bene» Arturo si avvicina per dare una pacca fraterna a Nico che ride divertito

Si aggiunge ad Umberto poi, scompigliandomi i capelli come avrebbe fatto con sua sorella minore

Oltre i due ragazzi noto Katherine che prende a camminare verso di me lentamente, non riesco a leggere la sua espressione, ma credo sia incredula quanto la sottoscritta. I due si scostano quando è abbastanza vicina da prendermi le dita e stringerle tra le sue. Mi sorride a trentadue denti dandomi poi un bacio sulla guancia, mi getta le braccia al collo esultando contenta, facendomi ridere

Rivolge uno sguardo a Nico che le sorride soddisfatto, sciolgo l'abbraccio per lasciarli interagire «Era ora che vi decideste» commenta la rossa, mettendo il mio ragazzo in soggezione. Si scambiando un abbraccio fraterno che dura qualche secondo, facendomi riempire di lacrime i bulbi oculari

«Frà» Gionata gli da una pacca «Sono fiero di te» gli sorride spigliatamente come è solito fare, gli sussurra qualcosa all'orecchio che non riesco a captare e poi fa uscire un risolino, incuriosendomi

Gianni spunta fuori, interrompendo i due poco dopo «So' finiti i giochi, bellomì» esordisce, strizzandomi l'occhio in modo scherzoso, andando poi a dare una pacca fraterna a Nicolò

«Dai, su facciamo un brindisi!» fa Gionata girandosi verso le bottiglie disposte sul tavolo

«Se, io non bevo quasi mai, perciò approfitto dell'occasione» fa seguendolo

———

«Scegliamo un giorno» dico con la testa sul suo braccio, lo sguardo fisso sul soffitto e i capelli madidi di sudore

«Di lunedì?» domanda incerto, poggiando una gamba sulle mie

«Di lunedì è un trauma» mi acciglio sarcastica

«Vero, pensa se volessi mettere un promemoria: "lunedì - fidanzamento"» ride soffermandosi «Allora facciamo di giovedì?» chiede rassicurandosi

«Perché sei saltato a giovedì?» chiedo rivolgendogli entrambi gli occhi con aria curiosa

«So della tua mania per i giorni fortunati» conferma lui, facendomi sorridere

«Tre su dieci dei fidanzamenti barra matrimoni che organizzo di martedì e venerdì riescono a reggere, il resto finiscono male e tu sei tra quelli» spiego rammentando

Nicolò mette su un'espressione sorpresa, guardandomi in maniera buffa «Pe dàvero?»

Annuisco con orgoglio in tutta risposta

«Per questo hai una mania per i giorni?» domanda ritraendo la gamba dalle mie per reggersi meglio

«Be' no, è una cosa mia d'istinto, tipo percezione, nulla di così complesso» faccio spallucce pacatamente

«Ah...e che ne dici di sabato?» mi osserva sperando di fare colpo proprio come un ragazzino

«Sì, sabato è perfetto» sospiro lasciandogli un bacio sul braccio ancora teso sotto la mia testa, guardandolo esultare lievemente di sottecchi per la riuscits

«Dovremmo mandare gli inviti a Roma» dice pensieroso

«Cosa?» mi volto poggiando la guancia sinistra sul cuscino per creare un contatto visivo

«I miei amici non possono non esserci» mette su un mezzo sorriso umoristico

«Ah, be' sì» annuisco, tornando a guardare altrove

«Che pensi?» da scivolare la sua mano sul mio viso per attirare il mio sguardo perso

«No niente...» sorrido leggermente «Mi fa strano, non ci sto capendo nulla» sistemo il lenzuolo sulle gambe, consapevole di avere i suoi occhi addosso

«Io ci sono già passato, andrà tutto bene» dice sarcastico alludendo a quanto successo nei mesi precedenti con la sua ex

Rivolgo al riccio uno sguardo fulmineo, mentre penso a dove colpirlo per fargli più male, ma poi diplomaticamente sospiro per non dargliela vinta «Pensa se venisse il mio amante pronto a guastare la festa» inarco le sopracciglia, guardando la sua espressione tramutare

«Oh, ma che stai a dì?» si regge sulle braccia sedendosi in mezzo al letto, scostandomi leggermente «Guarda che non è divertente» dice offeso, guardandomi ridacchiare

«Non essere permaloso» osservo, continuando a tenere un ghigno sul viso

«Il tuo sarcasmo è troppo lancinante ultimamente, stai a fa la stronza pure co' me» incrocia le braccia portandosele al petto, continuando a fare l'offeso

«Aoh!» esclamo istintivamente «Io non faccio la stronza» dico in difensiva

Il riccio scoppia a ridere dandomi un colpetto con l'indice sulla bocca «Com'è che hai detto?»

«Che non faccio la stronza?» metto su una smorfia confusa, arricciando la fronte

«No, ti sei espressa in romanaccio» mi fa osservare lui

Inarco le labbra in un mezzo sorriso imbarazzato «Mi è uscito d'istinto» mi giustifico trovando sicurezza da ostentare

«Hai un accento buffo quando lo fai, pare de sentire le escort sulla Salaria» scoppia a ridere con aria divertita

Storco il naso in un'espressione sprezzante «Che ne sai delle escort sulla Salaria?» indago passando poi a provare disgusto

Senza ricevere risposta dall'altro lato, bensì delle risa, attiro l'attenzione portandomi su col busto in modo tale da sedermi in mezzo al letto, per poi dargli una pacca sull'addome

«Fanny, ahia!» esclama con ancora un ghigno nella voce «Sto a scherzà, era pe' ride» alza le mani parandosi

In realtà forse sono un po' gelosa, sarà che lui sembrava così lontano da me che ancora non realizzo di averlo come fidanzato.

Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora